parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 21/01/07
3 ª Domenica del Tempo Ordinario/C
   
Letture: Isaia 62, 1-5; Salmo 95; 1ª Corinzi 12, 4-11; Giovanni 2, 1-12.
 

"Oggi si è adempiuta questa Scrittura"

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 2 versetti da 1 a 12

1 Poiché molti hanno posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3 così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, 4 perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

16 Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

18 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, 19 e predicare un anno di grazia del Signore.

20 Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

Che lo spirito di Dio possa operare largamente in noi

Il Signore ci parla e ci illumina

Ogni domenica conclude la nostra settimana e dà inizio a quella successiva. E la conclude con l'incontro con lui, il Signore: egli ci convoca, ci riunisce nella santa liturgia, ci istruisce con la sua Parola e ci comunica la forza del suo Spirito. Egli ci fa rileggere quello che abbiamo vissuto alla sua luce, ce lo fa ricomprendere con la sua sapienza. E ci invita a continuare il cammino con Lui.

Ogni giorno egli ci parla, se noi lo ascoltiamo: nella preghiera comune della sera, nell'incontro personale con lui nel silenzio della nostra camera con il libro santo fra le mani. Ma in questo giorno, il suo giorno, egli riunisce tutta la comunità e ci parla proprio come fece nella sinagoga di Nazaret quel giorno.

Gesù ci manifesta l'amore del Padre suo per tutti gli uomini

Dopo aver ricevuto il battesimo di Giovanni, si è ritirato nel deserto, dove è rimasto per quaranta giorni: sono stati giorni di prova, giorni in cui è stato messo alla prova dal nemico di Dio, ma anche giorni di riflessione e soprattutto di preghiera, di comunione intensa col Padre. Quella voce ascoltata al Giordano mentre si trova in preghiera – “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto” – lo radica anche come uomo in quel legame totale che come Dio da sempre aveva vissuto col Padre; egli viene ora a manifestare la immensa bontà e la grandezza di Dio, nostro Padre, attraverso la parole e le opere che egli compirà.

Luca ha raccolto con molta cura i fatti e le parole di Gesù perché le generazioni contemporanee e quelle successive potessero conoscerlo ed entrare in rapporto con Lui. Parole e fatti che sono giunti fino a noi.

La forza dello Spirito attua la Parola di Dio

Gesù ritorna a Nazaret, dove era da tutti conosciuto; lì aveva trascorso gli anni dell'infanzia e della giovinezza. Ma – dice l'evangelista Luca che ci accompagnerà nelle domeniche del tempo ordinario lungo quest'anno – “ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito” : quel Gesù che essi hanno conosciuto come loro coetaneo, forse come compagno di gioco o di lavoro, ora si manifesta con una forza interiore che essi non conoscevano, la forza dello Spirito con cui comincia ad operare e che vuole comunicare a tutti quelli che lo seguiranno.

Questa forza dello Spirito di Dio realizza quanto egli afferma: una parola che diventa carne, che diventa vita, che raggiunge e cambia la vita degli uomini. Questa è l'esperienza che Gesù vuole iniziare proprio da Nazaret, dove è cresciuto, dove è conosciuto e dove – forse – pensava di trovare più facilmente accoglienza. Ma noi sappiamo che non è stato così. E anche oggi la sua Parola può trovare o non trovare accoglienza.

Quella parola del profeta Isaia che tante volte avevano ascoltato nella sinagoga, ora si compie in Gesù:

“Lo Spirito del Signore è sopra di me … mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”.

I cieli si sono aperti e una abbondanza di misericordia si riversa sugli uomini per mezzo di Gesù: ne faranno esperienza i tanti malati, i ciechi, gli oppressi, i lebbrosi, i prigionieri di una vita rassegnata, i tanti poveri che Gesù incontra. Gesù lo dice chiaramente e lo ripete a noi: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi” .

Anche “oggi” lo Spirito di Dio continua ad operare

Questo “oggi” è iniziato e continua nel tempo, ovunque lo Spirito del Signore scende e trova uomini e donne che si aprono alla sua azione. Il Vangelo che con tanta cura Luca ha scritto e che ci è stato trasmesso nella Chiesa, aperto anche oggi in questa santa assemblea, continua ad essere scritto con nuove pagine dai discepoli del Signore.

Quante pagine belle sono state scritte nel tempo degli uomini quando irrompe lo Spirito di Dio! E sono state scritte anche in questi ultimi tempi, in queste ultime settimane, come noi stessi possiamo testimoniare. Qui nella nostra città, in tanti luoghi del mondo, in tanti luoghi bui rischiarati dalla grazia del Signore che si serve di persone umili e generose.

Non ci possiamo accontentare di restare meravigliati di fronte all'opera del Signore, come a Nazaret. Non basta. C'è bisogno di credere e di lasciarsi commuovere interiormente come avvenne per quell'assemblea convocata dal sacerdote Esdra. C'è una gioia e una gratitudine vedendo quello che il Signore continua ad operare anche oggi per mezzo di suoi umili discepoli, che diventa fede in Lui.

Combattere lo spirito di divisione che è in noi

È una gioia e una forza che si sperimenta quando lo Spirito del Signore unisce e guida le membra di quel corpo grande di cui ci parla l'apostolo Paolo: “noi tutti – dice – siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito” . Il fondamento e la forza di ogni comunità cristiana è questo Spirito che ci unisce, ci sostiene, ci guida, ci fa camminare insieme.

Questo Spirito spesso trova in noi uno spirito antagonista, uno spirito che non viene da Dio ma dal principe del male, che divide, insinua sospetti, genera pensieri di malevolenza, giudizi, riserve, tutte cose opposte alla comunione che anima il corpo di Cristo, la Chiesa, la comunità cristiana. E lo fa vivere.

I dettagli su cui si sofferma l'apostolo ci fanno riflettere sull'importanza di ogni membro della comunità, di ciascuno di noi. Ogni membro è importante se vive con gioia il compito che gli è affidato nel posto che occupa: “se il piede dicesse: poiché io non sono mano, non appartengo al corpo, non per questo non farebbe più parte del corpo. E se l'orecchio dicesse: poiché io non sono occhi, non per questo non farebbe più parte del corpo” .

Lo Spirito di Dio conduce alla comunione

Eppure queste sono cose che tante volte noi pensiamo, diciamo, con la conseguenza di generare divisioni e di rendere più appesantiti i movimenti di tutto il corpo. Lo Spirito che guida Gesù a parlare e ad operare, trovi spazio sempre più largo nella vita di ciascuno. Perché tutto il corpo possa crescere, raggiungendo tanti che non ne fanno parte.

Le divisioni che ci sono nei cristiani, ancora divisi in diverse chiese, ci fanno comprendere quanto è urgente che lo Spirito del Signore non venga ostacolato dallo spirito di divisione che troviamo in ciascuno di noi. Lo Spirito del Signore genera all'amore, ci avvicina ai nostri fratelli separati, trasforma il nostro incontro con i poveri in rapporti di comunione fraterna, trasforma la nostra amicizia in comunione fraterna fra di noi e ci apre alla misericordia, al perdono, all'affetto verso tutti gli uomini. Preghiamo per la comunione dei discepoli del Signore, preghiamo perché si affretti il giorno dell'unione di tutte le Chiese.

 

  • Intenzioni di preghiera:

  • Ti ringraziamo o Signore per il dono del tuo giorno, perché non siamo un popolo abbandonato, senza speranza e senza parole. Perché la tua Parola è la luce che ci fa vedere l'oggi del tuo Regno compiersi in mezzo a noi.
  • O Signore noi ti preghiamo per tutta la tua santa Chiesa perché sia fedele nel custodire e nel comunicare il tesoro della tua Parola, per il Papa Benedetto e per il nostro vescovo Crescenzio: sostienili sempre con la forza del tuo Spirito.
  • Gesù, noi bambini venendo al catechismo, ti stiamo conoscendo. Tu vuoi cambiare la nostra vita e renderci capaci di avvicinare e voler bene a tutti. Rendici obbedienti alle tue parole.
  • O Signore in questa settimana di preghiera per l'unità dei cristiani noi ti invochiamo perché nessun seme di amarezza ci divida dai nostri fratelli ma tutti, nel tuo nome, sappiamo lavorare per una profonda e piena comunione.
  • Ti preghiamo o Signore accogli le invocazioni che salgono a te da ogni parte del mondo: in particolare ti preghiamo fa che la pace conquisti i cuori in ogni angolo della terra e l'inimicizia non regni più tra i popoli.
  • Ti preghiamo o Signore per chi è malato, per chi conosce la fragilità del suo corpo, per chi soffre: perché trovi guarigione e salvezza