parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 07/01/07
Battesimo del Signore
   
Letture: Isaia 40, 1-5.9-11; Salmo 103; Tito 2, 11-14; 3,4-7; Luca 3, 15-16.21-22.
Le Chiese ortodosse che seguono il calendario giuliano (russa, serba,…) festeggiano il Natale del Signore

"Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sonpo compiaciuto"

Dal Vangelo di Luca capitolo 3 versetti da 15 a 16. 21-22

15Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo:

“Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”…

21Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo:

“Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

Il Signore continua a manifestarsi agli uomini

L’epifania del Signore continua

La festa del battesimo di Gesù continua la serie delle manifestazioni del Signore, al termine di questo tempo del Natale. E si manifesta sempre in maniera umile: di fronte alla nostra piccolezza orgogliosa egli, Figlio di Dio, ci mostra la via diversa di Dio. Colui che abbiamo visto nascere a Betlemme posto in una mangiatoia, che si è manifestato prima ai pastori e poi ai magi, uomini in cerca di Dio venuti da popoli pagani, ora si manifesta nell’umiltà del battesimo al Giordano.

Ormai adulto di trenta anni, lo vediamo mischiarsi a quella folla di persone, anch’essa che cerca Dio, che desidera un tempo nuovo per la sua vita. Giovanni, uomo che nella preghiera ha imparato a sentire e riconoscere la presenza di Dio, riconosce in quel giovane che si presenta a lui, l’atteso, proprio colui che il mondo aspettava.

E lo dice in maniera chiara a quel popolo riunito: “in mezzo a voi c’è uno che è più forte di me. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. Quelle persone che si erano fatte battezzare da Giovanni volevano cambiare, ed erano in attesa di una parola nuova che potesse condurli a vivere una vita nuova, diversa.

Non possiamo continuare ad agire come sempre, se vogliamo una vita nuova

Sì, per vivere una vita nuova, perché questo mondo cambi, c’è bisogno di essere disponibili a cambiare noi stessi. Non può cambiare questo mondo se noi vogliamo continuare a fare le stesse cose di prima, ad agire come sempre abbiamo fatto.

E con Gesù può iniziare un cammino che tanti – a partire dai primi che l’hanno seguito – hanno sperimentato e hanno potuto vivere con lui tempi nuovi. È un cammino, una via, tanto diversa dai cammini che il nostro mondo ha tracciato. Gesù si manifesta umile; possiamo dire che in lui ormai adulto, non sono scomparse la povertà e la piccolezza del bambino deposto nella mangiatoia.

È proprio l’opposto di quello che avviene per noi: più cresciamo in età e più ci sentiamo sapienti, forti e indipendenti. Gesù adulto si mette in fila e si lascia battezzare. E negli ultimi giorni della sua vita terrena lo vediamo mettersi in ginocchio a lavare i piedi dei discepoli; e poi conoscerà la terribile umiliazione della croce. Ricordiamo le parole che egli rivolge ai suoi discepoli: “imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt. 11,29).

Il cielo e la terra non sono più lontani e separati

Con Gesù si aprono i cieli e con lui noi possiamo incontrare Dio da vicino, entrare in familiarità con lui, essere purificati nell’intimo del nostro cuore e conoscere la bellezza di essere mossi dall’amore stesso di Dio. Così nasce, cresce e si forma il popolo puro che appartiene al Signore e che continua nel tempo a vivere quanto egli stesso ha vissuto e operato negli anni sulla terra, in Palestina.

È il Vangelo di Gesù che diventa vita per noi: lo abbiamo visto in tante manifestazioni belle in questo tempo di Natale, fino a quello che vivremo oggi con i nostri amici poveri, gli ospiti del Dormitorio Pubblico.

Questa vita vogliamo continuare a vivere, sempre più uniti al “mite e umile di cuore”, sicuri che con lui la vita è più bella, più felice, più solidale. Camminiamo col Signore, con la certezza di vedere sempre più i cieli aperti su questo mondo e lo Spirito di amore toccare in profondità il cuore di tanti uomini.

Possa questa famiglia del Signore, questo popolo che a Lui appartiene, crescere sempre più e diffondersi dove ancora non si conosce il Vangelo e la pace che essi comunica.

  • Intenzioni di preghiera:

  • Ti ringraziamo o Signore per il dono del Battesimo: aiutaci ad essere sempre grati del tuo grande amore che ci rende per sempre tuoi figli e che oggi per noi è la grazia di un nuovo inizio.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la santa Chiesa di Dio. Guidala sulle strade del mondo, perché annunci ovunque il Vangelo e orienti il cammino di tutti i popoli verso di te.
  • Gesù, noi bambini ti preghiamo per quelli che sono in carcere, per quelli che in Africa non hanno il cibo per nutrirsi. Aiutaci a non chiudere il cuore e pensare solo a noi stessi.
  • Ti preghiamo Signore per i giovani perché imparino a spendere la propria vita per quello che vale, perché aprano il loro cuore a chi è povero e bisognoso di aiuto.
  • Ti preghiamo o Signore per questa piccola comunità. Accompagnala lungo questo nuovo anno, nel servizio ai poveri, nutrita dalla tua Parola. Proteggila da ogni male, custodiscila nell’unità.
  • O Signore ti preghiamo per tutti quelli che si rivolgono a te nella preghiera; in particolare ti preghiamo di concedere il perdono e la gioia della conversione a chi chiede di rinascere con te dopo l’annuncio del Natale.
  • Perdona o Signore l’umanità, perché spesso le sue vie sono lontane dalla tue: disarma gli spiriti violenti e rafforza chi cerca la pace. Ti preghiamo perché si affermi la giustizia e la pace tra le nazioni. Perché gli egoismi, le chiusure, gli interessi di parte cedano il passo alla misericordia e al senso del bene comune.