parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 25/02/07
1ª Domenica di Quaresima /C
   
Letture: Deuteronomio 26, 4-10; Salmo 90; Romani 10, 8-13; Luca 4, 1-13.
 

Gesù, pieno di Spirito Santo, fu condotto nel deserto dove fu tentato dal diavolo.

Dal Vangelo di Luca capitolo 4 versetti da 1 a 13

1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto 2dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.

3Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane”. 4Gesù gli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo”.

5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: 6“Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. 7Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo”. 8Gesù gli rispose: “Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai”.

9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; 10sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano”; 11e anche: “essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra”.

12Gesù gli rispose: “È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo”. 13Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.

La Parola di Dio È la nostra forza nelle prove

Riscoprire la tenerezza e la compassione di Dio

Con il segno delle ceneri poste sul nostro capo, siamo entrati in questo tempo prezioso per avvicinarci a Dio e prepararci alla Pasqua. Ricevere le ceneri significa riconoscere la nostra debolezza e la nostra piccolezza e lasciarci attirare da Dio che vuole fare di noi creature nuove, uomini e donne dal cuore nuovo.

Noi ci avviamo alla Pasqua, mistero centrale della nostra fede. E in queste settimane siamo presi per mano per riscoprire la tenerezza e la compassione di Dio. Egli si fa vicino a noi con la sua Parola, parola che accolta ci rigenera a sentimenti nuovi e ci dà la forza per affrontare le tentazioni e le prove della vita di ogni giorno.

Gesù sperimenta le nostre tentazioni

Ogni giorno siamo tentati di costruirci la vita poggiandoci sulle nostre forze, credendo di poter essere autosufficienti. Ci sembra ragionevole preoccuparci principalmente di avere il necessario materiale per vivere. Ci sembra normale piegarci a tanti compromessi per avere un po’ di considerazione, un po’ di potere terreno. Ed è comune anche la tentazione di prendercela con Dio se non ci protegge come noi vorremmo, prendersela con lui per quanto di male ci accade: è la tentazione di mettere Dio al nostro servizio e non viceversa, essere noi al suo servizio.

I quaranta giorni che Gesù trascorre nel deserto prima di iniziare la sua attività pubblica ci fanno comprendere come affrontare le prove della vita quotidiana che si presentano a noi. Il Vangelo ci dice che Gesù, pieno di Spirito Santo, affronta le prove del deserto. Il tempo del deserto è tempo di prova, di lotta contro le tentazioni di continuare a vivere per se stessi, di cercare il successo o un po’ di potere sugli altri, di fare di Dio colui che deve porre riparo ai nostri passi falsi.

Comportarci da figli che si fanno guidare dal Padre

Il comportamento di Gesù nei quaranta giorni nel deserto, di fronte alle prove, ci aiuta a riscoprire il nostro essere figli di Dio, lasciarci guidare in ogni prova dalla sua Parola. Di fronte alla tentazione di farsi prendere solo dalle preoccupazioni e bisogni materiali Gesù risponde: “Non di solo pane vivrà l’uomo”.

Mentre sappiamo quanto è facile e quanto è normale vivere le nostre giornate presi completamente dalle preoccupazioni e bisogni materiali. Il tempo trascorso davanti al Signore, con la Bibbia fra le mani, nella preghiera, ci fa ritrovare la nostra dignità di figli che dal Padre apprendono ad affrontare ogni prova e a fare la scelta di non dimenticare i poveri, quelli che non hanno nemmeno il necessario per vivere. La Quaresima è un tempo in cui siamo chiamati a stare con la Parola di Dio e per mezzo suo vedere con occhi nuovi.

Il miraggio di avere sempre di più, di possedere, ci fa allontanare dai poveri, fino a non vederli. Come se non esistessero. Stando dinanzi al Signore, noi conosciamo la tenerezza e la compassione di Dio per tanti che sono smarriti, che sono nel bisogno e nella difficoltà.

Con Gesù impariamo a lottare contro la durezza, l’avarizia, il poco amore

L’immagine di Gesù portato dal diavolo a Gerusalemme e posto in un punto alto del tempio per chiedere interventi straordinari al Padre suo, stravolge la missione di essere a servizio degli uomini, di spendersi per loro.

Il Signore ci insegna a vincere le abitudini contratte che non ci fanno comportare da figli di Dio. Ci insegna a lottare contro la nostra durezza, la nostra avarizia, la mancanza di amore attingendo energie dalla sua Parola e dalla forza dello Spirito, che è spirito di comunione e di amore.

Gesù si è fatto simile a noi in tutto, anche nelle tentazioni, ma le ha vinte. Le ha vinte riferendosi ogni volta alla Parola di Dio. La Parola di Dio è la nostra forza; da deboli che siamo diventiamo vincitori del maligno. La Quaresima è il tempo opportuno per riscoprire la forza della Parola di Dio nella nostra debole vita. E poter dire per esperienza vissuta: davvero “non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4, 4) .

  • Intenzioni di preghiera:

  • O Signore noi ti preghiamo: donaci di vivere con profondità lo Spirito di questa Quaresima per vincere ogni tentazione prima che soffochi in noi la tua voce.Fa’ che questi giorni siano per noi un tempo di vera conversione, di preghiera, di incontro con te.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio; dona loro la sapienza del Vangelo per guidare la tua Chiesa lungo il cammino della Quaresima, verso la tua Pasqua.
  • Gesù, noi ti ringraziamo per quello che apprendiamo venendo al catechismo. Aiutaci a mettere in pratica le cose che hai fatto tu.
  • Ti preghiamo o Signore per tutti noi, perché viviamo uniti a te il tempo della Quaresima. Rendici più forti nella fede, più saldi nell’amore e proteggici da ogni male.
  • Ricordiamo, Signore, davanti a Te, tutte le guerre dimenticate di questo mondo e ti chiediamo di donare a noi, a tutti i nostri fratelli, ai paesi in guerra, a ogni uomo e ogni donna, la tua pace. Proteggi in particolare la Guinea Conacry e la Costa d’Avorio, due nazioni che vivono momenti difficili.
  • O Signore tu che ascolti il lamento di ogni uomo che soffre e non resti indifferente al dolore e al pianto, asciuga le lacrime dei poveri, dei piccoli, dei soli, degli ammalati, dei prigionieri.