l'arte della seta
 

l'arte della seta

A Napoli e nel Regno (di Napoli), i lavoranti della seta erano migliaia, poiché questa era una delle industrie più fiorenti specie nelle provincie calabresi.

Le sete del regno di Napoli facevano concorrenza a quelle della Lombardia e del Piemonte per colore, leggerezza ed anche per regolarità e morbidezza.

Il periodo di lavoro della seta era da maggio a settembre, ed in gran parte vi lavoravano le donne.

La corporazione dei lavoranti volle costruire questo Conservatorio dei SS. Filippo e Giacomo per ricoverarvi le ragazze povere, orfane di setaioli.

Il conservatorio provvedeva poi a maritarle assegnando una dote di 50 ducati per ogni ragazza. Nel 1788 vi erano nel conservatorio circa 300 ragazze.

L'arte della seta era dotata di un tribunale che aveva competenza su tutti i setiaioli. Era composto da 3 consoli, un consultore, un avvocato dei poveri e fu in carica fino al 1799, quando la Repubblica Partenopea abolì questa giurisdizione.