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san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Antico Testamento
Libro di Giuditta
 
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Il libro di Giuditta
 

Giuditta

L'autore narra la vicenda di una donna ebrea che, forte solo dell'aiuto del Signore, riesce a sconfiggere l'esercito più potente della terra, uccidendone il condottiero, Oloferne.

La piccola nazione giudea deve confrontarsi con l'imponente esercito di Oloferne, incaricato di sottomettere tutto al re Nabucodonosor e di distruggere ogni culto che non sia quello di Nabucodonosor divinizzato.

I Giudei sono assediati in Betulia che, rimasta senz'acqua, è ormai sull'orlo della resa. A questo punto si fa avanti Giuditta, una giovane vedova, bella, saggia, pia e risoluta, che vincerà prima l'inerzia dei suoi compatrioti e poi l'esercito assiro.

Ella rimprovera ai capi della città la loro mancanza di fiducia in Dio; quindi prega, si prepara, esce da Betulia e si fa condurre alla presenza di Oloferne. E usa contro di lui le armi della seduzione e dell'astuzia.

L'uccisione del loro capo mette in fuga gli Assiri e il loro accampamento è abbandonato al saccheggio. Il popolo sale a Gerusalemme per rendere grazie al Signore che li ha liberati per mano di questa donna.

Nelle gesta di questa donna riecheggiano le parole del Magnificat: Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”. In modo simile, la Chiesa, la comunità dei credenti, si ritrova nelle “grandi cose” compiute dal Signore attraverso la modestia dei discepoli.

Il libro di Giuditta, scritto verso l’anno 140 a.C., si colloca in un momento in cui il popolo ebreo deve confrontarsi con i seleucidi che si schierano contro il Dio di Israele. Una donna, per di più vedova, insegna come essere forti di fronte al male.