parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione dell'08/01/24

Festa del Battesimo del Signore
 
 

Letture: Isaia 55,1-11; Isaia 12,2-6; 1Giovanni 5,1-9; Marco 1,7-11.

 

dal Vangelo di Marco 01, 7-11

Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».


L’AVVENTO DI DIO NEL NOSTRO TEMPO


E venne una voce dal cielo:
«Tu sei il Figlio mio, l'amato:
in te ho posto il mio compiacimento»

Il tempo nuovo che nasce dallo Spirito

Ci ritroviamo insieme dopo questi giorni santi che il Signore ci ha fatto vivere. Rivediamo i volti sorridenti, contenti, sia dei nostri amici poveri e sia di quelli che sono venuti a servire. Si è respirato gioia, contentezza. Sono l’immagine di un mondo nuovo, di un tempo dello Spirito che ci è donato di vivere. Giovanni Battista ci aiuta ad andare al cuore di quello che abbiamo vissuto: viene dopo di me colui che è più forte di me … io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo.

Abbiamo bisogno di riflettere e comprendere questa forza, lo Spirito Santo, che non è frutto delle nostre capacità, delle nostre bravure, anche se c’è bisogno della disponibilità di ciascuno. Abbiamo visto aprirsi i cieli e lo Spirito manifestarsi nei tanti luoghi dove ci siamo riunti a pregare, ad accogliere e a gioire, a fare festa. Abbiamo sperimentato che sono tanti quelli che hanno fame e sete di un cibo che nutre nel profondo la nostra vita.

Il cielo di Dio si è aperto con Gesù

L’invocazione del Signore riportata da Isaia è stata ascoltata da tanti: o voi tutti assetati, venite all’acqua, venite, comprate senza denaro, ascoltate e mangerete cose buone. Il cielo si è aperto e ha mostrato il suo segreto. Un cielo che è ancora chiuso su tanti luoghi bui, dove si attende l’alba di un giorno nuovo. Con Cristo il cielo si è aperto, da Dio proviene solo amore e pace. Pensiamo alla gioia di Maria quando canta: Dio ha colmato di beni gli affamati e ha rimandato a mani vuote i ricchi (Lc 1,53).

Quanti sentimenti buoni sono emersi in questo Natale: la voglia di tanti di aiutare gli altri, ricerca di serenità, di solidarietà. È emerso il buono che c’è nel cuore di ogni uomo. Lo Spirito scende su Gesù come una colomba, colomba di pace. La pace che aspettano, invocano, nei tanti luoghi dove pace non c’è. Sono tanti i luoghi dove c’è guerra, tante le persone rimaste senza casa, senza il necessario per vivere.

Viviamo in ascolto dello Spirito

Il Natale è un momento di grazia che dona alla nostra vita una luce e un calore nuovi. Con Gesù il cielo è squarciato e l’accesso al cielo ci è donato nella persona di Gesù. Non ci fidiamo delle nostre forze, ma della forza di Dio, della forza dello Spirito. Il mutamento culturale che oggi stiamo vivendo ci spinge ad essere fedeli allo Spirito di Gesù, essere in ascolto dello Spirito perché i nostri pensieri e le nostre vie siano quelli di Dio, per camminare dentro la storia di questo tempo.

Lo Spirito di Gesù animi i nostri incontri con le persone, con i poveri, con le persone sole, con coloro che cercano. Lo Spirito li trasforma in incontri di amore, in dialoghi di amore che uniscono, fanno uscire dalla dispersione, purificano i cuori dalle divisioni, da una vita senza legami e aprono al noi di una famiglia umana, con tante amicizie e un futuro comune. C’è l’Avvento, c’è il tempo nuovo del regno di Dio che viene. Amiamo questo tempo nuovo, lavoriamo con gioia perché tanti ne siano coinvolti.

Intenzioni di preghiera

1) Perché grati del dono del battesimo, ogni giorno gioiamo dell’amore di Dio per noi e perché, come i cieli si sono aperti sul Giordano, ancora oggi si aprano sulla nostra vita e sulla quella del mondo.

2) Perché il Signore perdoni l’umanità quando le vie che percorre non sono le sue. Disarmi gli spiriti violenti, sostenga e rafforzi chi percorre le vie del dialogo, chi cerca la riconciliazione e riempia della sua pace le terre degli uomini.

3) Per il nostro vescovo Papa Francesco e per la Santa Chiesa, nata dall’acqua del Battesimo e guidata dallo Spirito, perché segua il Signore, manifestandone l’opera di liberazione e di riconciliazione.

4) Per tutti i poveri che sono in attesa di un mondo nuovo e di consolazione. Perché senza stancarci comunichiamo loro la buona notizia della grazia di Dio.

5) Per l’Ucraina, la Terra Santa, il Sudan perché in ogni terra cessi il fragore delle armi e si torni a parlare per cercare via di pace al più presto. Per chi in questi giorni ha perso la vita, per chi è ancora sequestrato, per i tanti profughi.