parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

2
la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 07/07/19

Domenica 14ª Tempo Ordinario /C
 
 

Letture: Isaia 66,10-14; Salmo 65; Galati 6,14-18; Luca 10,1-12.17-20.

Ricordo di Athenagoras (†1972), patriarca di Costantinopoli, padre del dialogo ecumenico.

Dal Vangelo di Luca capitolo 10 versetti da 1 a 12 e da 17 a 20

1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!

3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!». 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.

8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: «È vicino a voi il regno di Dio». 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11«Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino». 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».


«ECCO, VI MANDO COME AGNELLI IN MEZZO A LUPI»


«Ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi».

Il Signore è accanto a noi

Ringraziamo il Signore perché ci raccoglie attorno a sé nella santa liturgia per istruirci, immettere in noi la forza di amore che viene da lui e inviarci in mezzo agli altri ai quali egli vuole comunicare la vita stessa di Dio.

Tante volte noi pensiamo di essere soli, che il Signore è lontano da noi, ma la sua presenza si coglie nel silenzio, nella preghiera, nel fermarsi a riflettere sulle parole che lui ci rivolge. Riserviamo ogni giorno uno spazio di silenzio per ascoltare il Signore e la sua presenza, con il libro delle sue parole aperto fra le nostre mani.

L’uomo del Vangelo è aperto a tutti

Questo mondo anche oggi ha bisogno di agnelli, di persone miti, portatori di pace in mezzo a tante donne e uomini a volte arrabbiati, conflittuali o pieni di paure suscitate da notizie che ingigantiscono le cose. Andare nella città “a due a due” è un segno di amore, di fraternità, di persone che si fermano accanto agli altri, che ascoltano, che si fanno carico, che aiutano a svelenire i rapporti, a portare consolazione e pace.

Ai tempi di Gesù si pensava che tutte le nazioni fossero 72. E la scelta di Gesù di inviare 72 discepoli sta ad indicare che sin dalla Galilea l’orizzonte di Gesù era già aperto a tutte le nazioni, a tutti i popoli. Nessuno è escluso dal vangelo. Nessuno possiamo escludere dai nostri incontri.

Siamo come agnelli in mezzo a lupi

Gesù sa che anche oggi tanti sono come lupi pronti ad assalire, colpire, fare il male; sa che incontreremo tante difficoltà, siamo come agnelli in mezzo a lupi. Ma non dobbiamo temere se Gesù è la nostra forza, se in lui confidiamo, se – come dice il salmo - «nelle tue mani è la mia vita» (salmo 16,5).

Certo non è facile per agnelli far cambiare vita al lupo, cioè sconfiggere l’individualismo, l’arroganza, la violenza. E poi Gesù dice anche di andare «senza borsa, né sacca, né sandali». Tutto questo ci sembra paradossale. Eppure chi pone la sua vita nelle mani del Signore, sperimenta che queste parole del Vangelo sono molto vere.

L’amore disarmato parla anche ai violenti

L’amore disarmato parla anche al cuore dei violenti, l’amore fa breccia anche quando ci sembra non abbia minimamente scalfito la durezza degli altri. Ma l’amore è come il seme sepolto nel terreno: non subito, ma col tempo, proprio quando sembra che è solo marcito, fa sbocciare un filo di vita nuova.

È l’esperienza di un monaco cattolico della Siria – Jacques Mourad - finito nelle mani violente dell'ISIS, lo stato islamico: torturato, umiliato, tante volte sul punto di essere ucciso e improvvisamente, dopo cinque mesi di prigionia, è stato liberato. Lui, in questi mesi ha sentito sempre il Signore accanto a lui, anche se ha avuto momenti di scoraggiamento, di avvilimento, ma sempre ha pregato.

Rinascere a nuova vita giorno dopo giorno

Apriamoci al Signore, lasciamoci trasformare giorno dopo giorno dal suo amore, con la forza della preghiera e sentiremo di rinascere a nuova vita, ad essere una «nuova creatura» – come dice Paolo (Gl 6,15). Non conta seguire tante regole, fare tante distinzioni, conta aprirsi alla forza debole dell’amore, l’unica che può cambiare il mondo, l’unica forza che ha cambiato e continua a cambiare il nostro cuore.

Anche noi potremo dire: «Signore anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome». Continuiamo a percorrere “due a due” i luoghi aridi delle nostre città e rallegriamoci che i nostri nomi sono scritti nel cielo di Dio.

Intenzioni di preghiera

1) O Signore, che non vuoi che nessuno resti escluso dalla comunicazione del Vangelo, insegnaci a guardare a tutti i popoli, a tutte le culture con amicizia.

2) Ti preghiamo, Signore, per papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa perché non vengano mai a mancare buoni operai per la messe, per l'annuncio sereno e gioioso della Parola.

3) Donaci, Signore, fiducia nell'iniziativa dello Spirito Santo che opera efficacemente anche nella povertà dei nostri mezzi e aiutaci a confidare sempre nel potere della preghiera.

4) Signore, guarda a tutti i tuoi servi che nelle difficoltà, nel pericolo, a rischio della propria vita, percorrono le vie del mondo per testimoniare il Vangelo. Proteggili, custodiscili e fa’ che sempre in te trovino la loro gioia e il loro vanto.

5) Signore, aiutaci a confidare sempre nella tua pace e nell’amore vicendevole che la manifesta. Per la pace, unanimi, noi ti invochiamo e perché siano liberati tutti i prigionieri.