parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 21/04/19

Domenica della Resurrezione di Gesù /C
 
 

Letture: Atti 10,34.37-43; salmo 117; Colossesi 3, 1-4; Luca 24, 1-12.

 

Dal Vangelo di Luca capitolo 24, versetti da 1 a 12

1 Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. 5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7e diceva: «Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno»».

8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.

11Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. 12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.


DALLA PASQUA INIZIA LA DIFFUSIONE DEL VANGELO NEL MONDO


«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Non è qui, è risorto»

Il disegno di amore che si diffonde a partire dalla Pasqua

Giungiamo a questa Pasqua dopo i giorni santi di tutta questa settimana: la domenica delle Palme, la liturgia della cena e della lavanda dei piedi, la Via Crucis dinanzi a tante persone percosse e umiliate nella loro dignità. Con gioia e con fede vogliamo ricevere e accogliere questa piccola luce posta nelle nostre mani. Viene dal cero, dalla vita di Gesù risorto.

Nella Pasqua noi celebriamo l’inizio di una storia che avrebbe portato a diffondere il Vangelo a partire da Gerusalemme e poi man mano a tutti i paesi. E attraverso i secoli è giunta fino a noi. In ogni tempo il disegno di amore che viene da Gesù ha toccato i cuori, ha portato cambiamenti nella società di ogni tempo. E oggi giunge a noi.

L’amore di Gesù fa andare anche oltre l’impossibile

Guardiamo a quelle donne di cui ci parla il Vangelo della Pasqua. Dall’amore appreso da Gesù hanno imparato ad unirsi, a essere liberate dalla paura, fino a spingerle verso il sepolcro. Mentre la paura e la rassegnazione spingono a chiudersi e a stare lontani da quella tomba – come all’inizio hanno fatto gli altri apostoli – l’amore di quelle donne per Gesù non le ha fermate anche se sapevano che la tomba era chiusa con un pesante masso.

L’amore di Gesù fa andare anche oltre l’impossibile. Tutto può cambiare quando si ama. Anche noi giungiamo al sepolcro con loro. È il segno del cero spento che abbiamo trovato venendo qui. Ma il fuoco di amore di Dio lo ha risuscitato. Quei due uomini anche a noi ci hanno annunciato la resurrezione.

Con Gesù impariamo a scendere negli inferni bui di questo mondo

Questo tempo che viviamo è un tempo di cambiamento profondo. E tanti hanno paura di questo cambiamento e costruiscono muri per chiudersi in se stessi, pensando di poter fermare la storia. L’amore di Dio che irrompe non si rassegna ad un mondo a pezzi, che vuole chiudersi a chi è visto diverso da noi. Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo stesso Figlio, per salvare gli uomini, tutti gli uomini, dalla schiavitù delle divisioni, della solitudine e della morte.

Gesù risorto – diciamo nel Credo – discese agli inferi per liberare gli uomini che erano prigionieri del male. E con Gesù impariamo a scendere negli inferni bui di questo mondo, là dove la vita è come sottoterra, dove gli uomini e le donne sono schiacciati dal male, dalla guerra, dalla violenza, dall’ingiustizia, dalla fame, dalla solitudine, dalla dimenticanza, dalla condanna a morte. Ce lo raccontano quelli che avviciniamo. Sono tanti i luoghi privi di pietà e di compassione, dove il Signore ci conduce per portare la luce della vita, dell’amore e della misericordia.

A tutti il Signore dona la sua salvezza

Abbiamo iniziato la celebrazione con le luci spente per rivolgere lo sguardo alla luce del cero e accoglierla nelle nostre mani. E la fiamma del cero, man mano che si divideva e le nostre mani l’accoglievano, non diminuiva, al contrario cresceva e illuminava questa chiesa sino a riempirla di luce. Quei due uomini in abiti luminosi ripetono anche a noi: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea».

Quante volte anche noi dimentichiamo la Parola di Dio, che mai ci è stata fatta mancare! Conserviamo nel nostro cuore le parole che il Signore ci rivolge, meditiamole: ci portano a vivere andando incontro agli altri invece che chiudersi, e parlare a tutti, piccoli e grandi, buoni e cattivi, perché per tutti è la salvezza donata dal Signore.

I «teli» dell’amore e della misericordia

Il Vangelo di Luca ci dice che Pietro, pur non credendo tanto a quelle donne, «si alzò e corse al sepolcro e chinatosi vide soltanto i teli». E «tornò a casa pieno di stupore». Egli vide i “teli” che avevano avvolto il corpo morto del Signore, erano i teli dell’amore, i teli della misericordia. Sono i segni della risurrezione che anche noi possiamo stendere i teli per sollevare i corpi di tanti poveri, di tanti deboli, di tanti anziani, di tanti stranieri, di tanti profughi.

Anche noi li abbiamo visti questi teli dell’amore e della misericordia. E siamo pieni di stupore. Questa Pasqua ci chiede di moltiplicare questi teli, ovunque nel mondo, ed anche di accompagnare tanti altri a vederli perché possano stupirsi e partecipare alla risurrezione di questo nostro mondo.

Siamo persone deboli, fragili, ma il Signore ci dona il fuoco del suo amore col quale possiamo vincere il male e illuminare di luce nuova questo nostro mondo. Per questo diciamo Alleluia, Alleluia, Alleluia, che significa: lodiamo con gioia il Signore nostro Dio.

Intenzioni di preghiera

1) Signore, fa’ che, ricevendo in questa Pasqua la vita nuova che sorge dal tuo sepolcro, sappiamo vivere con nuovo entusiasmo il desiderio di cambiare il mondo.

2) Signore di ogni consolazione, in questo giorno di esultanza ti preghiamo: dona ad ogni uomo la forza liberatrice della Pasqua, perché nessuno resti prigioniero del peccato, della morte, della tristezza.

3) O Signore, noi ti preghiamo per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la santa Chiesa perché sia comunità pasquale e annunci al mondo intero la buona notizia della salvezza.

4) Signore, tu che con la tua morte hai vinto la morte, ascolta la nostra preghiera per il mondo intero, perché il male sia vinto e la pace possa tornare a regnare tra i popoli. Proteggi la vita di chi è sequestrato e in pericolo.

5) Ti preghiamo, o Signore, rafforza la fede di questa tua famiglia, perché possa vivere l’amore senza limiti che tu hai mostrato sulla croce.