parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 13/01/19

Battesimo del Signore /C
 
 

Letture: Isaia 40, 1-5.9-11; Salmo 103; Tito 2, 11-14; 3,4-7; Luca 3, 15-16.21-22.

 

Dal Vangelo di Luca capitolo 3, versetti da 15 a 16 e da 21 a 22

15Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

21Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».


IL SIGNORE VIENE AD APRIRE I CIELI SULLA NOSTRA VITA E SUL MONDO


Il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito santo
e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato»

Anche oggi c’è «un popolo in attesa»

Dopo il Natale ci apriamo al tempo nuovo che il Signore ci chiama a vivere, rafforzati e pieni di gioia per quanto abbiamo visto e ascoltato in questi giorni santi. Il Signore continua a camminare con noi, a parlarci perché ci inoltriamo sempre di più nelle sue vie.

Anche oggi c’è «un popolo in attesa», che cerca, che aspetta, come ai tempi di Giovanni che battezzava nei pressi del fiume Giordano. Il battesimo di acqua manifestava il desiderio di purificazione, di liberazione dai tanti legami che ci tengono prigionieri di noi stessi. Anche oggi questo desiderio c’è in tanti e si manifesta in diversi modi. L’incontro con Gesù, con la sua famiglia con tanti fratelli e sorelle accoglie questo desiderio e lo realizza.

Si aprono i cieli sulla vita degli uomini

Noi abbiamo incontrato il Signore nel bambino di Betlemme, come i pastori, come i magi, nelle tante mense imbandite in chiesa e in tanti luoghi bui per la solitudine, per la sofferenza. Il Signore è venuto fra noi. E vuole continuare a vivere con noi, a camminare con noi per incontrare, conoscere, illuminare e guarire.

Al fiume Giordano Gesù si mette in fila con gli altri, si unisce a quelli che si fanno battezzare da Giovanni. Egli non ha bisogno di purificazione ma piuttosto viene ad aprire i cieli sulla terra, a manifestare che Dio è con noi e opera perché la vita degli uomini e del mondo si apra alla sua vita che porta pace e amore.

Una storia nuova nella quale coinvolgerci

E mentre è in preghiera i cieli si aprono e la forza di amore, lo Spirito Santo, si manifesta si manifesta sotto forma di colomba perché viene a portare pace, ad abbattere i muri che ci dividono e ci lasciano prigionieri del male. Egli viene ad iniziare una storia nuova con tutti gli uomini di buona volontà, che egli ama. Una storia nella quale il Signore ci ha coinvolto e ci coinvolge.

Gli incontri con tanti uomini e donne di ogni condizione ci fanno toccare con mano il bisogno di consolazione, di comunione, di amicizia, di gioia. E noi che abbiamo visto e creduto dobbiamo essere suoi profeti in questo tempo, parlare al cuore della gente, preparare la strada perché i cieli si aprano ancora sulla vita di tanti. «Alza la tua voce con forza» dice anche a noi il Signore, «non temere» (Is 40,9), io sono con voi per riunire le persone con la forza del mio amore, per rinnovare la faccia della terra.

I cieli sono ancora chiusi sulla vita di tanti, non ancora raggiunti dal grande disegno di amore di Dio per tutti gli uomini. La luce di Gesù rende luminosa la nostra vita e anche voi – ci dice il Signore - siete la luce del mondo; come non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per nasconderla, ma perché faccia luce a tutti, così risplenda la vostra luce davanti agli uomini (cfr. Mt 5, 14-16).

Gustate e vedete quanto è buono il Signore

Non possiamo tenere per noi quanto abbiamo vissuto in questo tempo, non possiamo dimenticare le tante domande che ci sono state rivolte, le attese e le speranze suscitate in tanti che erano abbattuti e rassegnati. La vostra luce – dice anche a noi il Signore - deve illuminare la vita di tanti: sono giovani, adulti, sono di tutte le età. Come io ho parlato e parlo al vostro cuore, imparate da me a parlare anche voi al cuore di questi che sono vostri fratelli, così potranno essere rigenerati e rinnovati con la forza dello Spirito Santo.

Guardiamo al Signore – dice il salmo – e i nostri volti saranno luminosi, impariamo da lui ad ascoltare il grido del povero perché lui «è vicino a chi ha il cuore spezzato» (Sal 34,19), «consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri» (Is 49,13). Vedremo ancora e gusteremo quanto è buono il Signore, quanto è bello immergerci sempre più nel suo disegno di amore, fare nostro il sogno di dare una grande gioia al mondo intero grazie a lui.

Intenzioni di preghiera

1. Come i cieli si aprirono sul Giordano, fa’ Signore che ancora oggi si aprano sulla nostra vita e su quella del mondo. Aiuta la nostra Comunità a camminare animata dall’amore, per abbattere i muri di divisione e liberare i cuori dal male.

2. Ti preghiamo Signore per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa che come il Battista, con questa liturgia, ci ricorda il dono del nostro battesimo. Aiutaci ad immergerci ancora nella nuova storia iniziata da Gesù.

3. Signore, che hai insegnato ai tuoi discepoli che c’è più gioia nel dare che nel ricevere, aiutaci a parlare alla nostra generazione e particolarmente ai più giovani, perché sappiano seguirti con gioia e senza paura nella missione di cambiare il mondo.

4. Signore, ti preghiamo per il futuro dell’Europa, perché custodisca con saggezza il dono della Pace e promuova la società del vivere insieme, in cui più nessuno sia escluso o respinto.

5. Ti preghiamo, Signore, per chi è sopraffatto dalle prove della vita, per chi non vede più un futuro innanzi a sé; perché il male non sia padrone della vita di tanti; perché le terre ridotte ad un deserto dalla violenza e dalla guerra possano rifiorire alla pace. Veglia sulla vita di quanti sono ancora sequestrati e in pericolo in tante parti del mondo.