parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 27/01/19

Domenica 3ª Tempo Ordinario /C
 
 

Letture: Neemia 8,2-4.5-6.8-10; Salmo 18; 1ª Corinzi 12, 12-31; Luca 1,1-4; 4,14-21.

Giornata europea di memoria della Shoah.

Dal Vangelo di Luca capitolo 1, versetti da 1 a 4 e capitolo 4, versetti da 14 a 21

1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: 18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19a proclamare l'anno di grazia del Signore.

20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».


«OGGI» È IL TEMPO DI ATTUARE IL VANGELO


«Lo Spirito del Signore è sopra di me ... Oggi si è compiuta questa Scrittura»

Il ritorno degli ebrei dall’esilio babilonese

Abbiamo molti motivi oggi per riflettere sulla nostra vita, sulle nostre giornate e su quello che avviene nel nostro mondo in questo tempo. E la parola del Signore ci illumina e ci guida in questa riflessione.

Partiamo dalla prima lettura di oggi, presa dal libro di Neemia. Il popolo ebraico era stato deportato in esilio. Siamo circa 500 anni prima di Gesù. Ed Esdra, sacerdote e esperto delle scritture sante, assieme al governatore Neemia si preoccupano di restaurare la comunità ebrea, rimasta senza tempio e senza parola di Dio. C’è gioia e commozione nell’ascoltare di nuovo la parola delle scritture sante, con la spiegazione del senso e facendo festa assieme, anche con quelli che non avevano il necessario per nutrirsi.

Voci di divisione che ci sollecitano ad operare per l’unione

Viviamo in un tempo nel quale si alzano voci che dividono, che mettono gli uni contro gli altri, dove si parla di rifiuti ed esclusioni. E noi riceviamo la parola dell’apostolo che ci ricorda: «noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito» (1Cor 12,13).

Siamo tutti membri dell’unica famiglia umana e la famiglia dei cristiani vive all’interno di questa grande realtà verso la quale tendere le braccia. Essere cristiani non è una tranquilla abitudine religiosa ma diventare consapevoli della responsabilità di essere lievito di coesione, integrazione in questa realtà frammentata.

Da Nazaret Gesù dà inizio alla sua missione

E il Vangelo – come scrive Luca all’inizio del suo Vangelo – che ci fa conoscere gli avvenimenti di Gesù attraverso quelli che furono testimoni oculari, ci riporta oggi all’inizio del tempo nuovo che Gesù inaugura a Nazaret.

Dopo aver trascorso un periodo di riflessione e di preghiera nel silenzio del deserto, con la consapevolezza del compito affidatogli dal Padre suo, Gesù ritorna nei luoghi della sua infanzia, va nella sinagoga dove veniva portato dalla mamma fin da bambino e dove egli stesso aveva continuato a partecipare fino all’età di 30 anni.

Ora inizia qualcosa di diverso e di profondamente nuovo. Gesù, conosciuto da tutti nel piccolo villaggio di Nazaret, si presenta come l’inviato di Dio, venuto a dare inizio a un tempo nuovo, tempo di riconciliazione, di pace e di giustizia, lieta notizia per i poveri, gli oppressi, gli emarginati.

La Parola di Dio si realizza in Gesù

Gli viene dato di leggere il passo del libro di Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore» (Lc 4, 18-19).

Terminata la lettura, Gesù non commenta il brano, lo compie: oggi questo si realizza, avviene. Questo «oggi» è l’oggi di tutti i luoghi dove si proclama il vangelo. È anche qui. E ogni volta siamo chiamati a far diventare realtà il Vangelo che si ascolta. E sono proprio i poveri, i deboli, gli afflitti, i carcerati, gli emarginati ad aver bisogno di dire: sì, per noi oggi si è realizzata questa Scrittura.

Oggi vi sono accanto: Gesù l’ha detto mentre lo faceva. E questo dovrebbe dire ogni comunità cristiana: oggi vogliamo essere più generosi, oggi vogliamo operare per mettere pace, oggi vogliamo accogliere gli esclusi, oggi ci impegniamo perché i profughi siano accolti, oggi vogliamo diffondere il vangelo della misericordia.

Anche per noi viene l’«oggi» di un nuovo inizio

E questo lo sentiamo mentre in tutto il mondo si celebra la giornata della memoria, memoria della Shoah che ci chiama ad essere vigili e attenti di fronte all’odio e alle discriminazioni di ogni natura: una maggiore vigilanza sulla permanenza di pregiudizi contro gli ebrei e quelli di diversa etnia, vigili di fronte alla diffusione di atteggiamenti intolleranti, alla discriminazione ed esclusione sociale delle minoranze e dei diversi.

Lasciamoci toccare dal vangelo e non rimandiamo al domani per pigrizia o per paura, oggi! È un «oggi» che non finisce, è il tempo nuovo del Vangelo, un «oggi» continuo. Siamo responsabili dell’oggi del Signore perché giunga ad ogni uomo ed ogni donna in questa città e ovunque ci portiamo, ovunque andiamo..

Intenzioni di preghiera

1) Signore, aiutaci a riconoscere nella Parola che ascoltiamo la tua voce, che proclama l’inizio di un tempo nuovo. Donaci di collaborare alla tua opera di liberazione dal male e di salvezza per il mondo intero.

2) Ti preghiamo, Signore, per papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa a cui hai affidato una Parola viva, capace di rinnovare i cuori e la vita di chi l’ascolta. Donale di comunicarla a tutti con generosità e larghezza.

3) Signore, nel giorno in cui si ricorda la Shoah, noi ti preghiamo perché questa memoria dell’orrore persuada a rigettare oggi ogni forma di disprezzo e di odio razziale: perché mai più possano aver ragione sulla vita di tanti uomini e di tante donne.

4) Stendi, Signore, la tua misericordia sulla terra perché i poveri, gli affamati, i soli, gli afflitti, i malati, i senza casa, possano gustare i frutti della tua misericordia.

5) Signore Gesù, mite e umile di cuore, tu che sei venuto a visitare il tuo popolo nella pace, donala a tutto il mondo perché cessi ogni guerra. Concedi la libertà a tutti quelli che in varie parti del mondo sono stati sequestrati e sono in pericolo.