parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 01/11/15

Festa di Tutti i Santi
 
 

Letture: Apocalisse 7,2-4.9-14; salmo 23; 1ª lettera di Giovanni 3,1-3; Matteo 5, 1-12.

 

Dal Vangelo di Matteo capitolo 5, versetti 1-12

1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 4Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. 5Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. 6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.


Le beatitudini: Via della salvezza

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Gesù insegnava loro dicendo: Beati i poveri in spirito»

Una moltitudine di nostri fratelli e sorelle

La Chiesa oggi, in questa liturgia, ci fa contemplare una folla immensa di uomini e donne comuni che si sono lasciati attrarre dal Vangelo e ci testimoniano che ognuno di noi può fare la stessa scelta. È molto facile vivere in questo mondo confusi in una moltitudine anonima che viene trascinata dalle diverse correnti del tempo.

Si può essere trascinati dai venti del tempo – del consumismo, del protagonismo, del vittimismo, della violenza – ma si può imboccare anche la via degli operatori di giustizia e di pace che non contano sulle proprie forze ma su quella che il Signore dona a quelli che l’invocano, la forza del suo Spirito che è amore.

La salvezza viene da Dio

La rassegnazione, la difesa del piccolo spazio in cui si vive rende complici degli operatori del male. La memoria di tutti i santi ci fa alzare lo sguardo da noi stessi e ci fa contemplare questo fiume di amore, questo fiume di vita che nella storia si è riversato sugli uomini e ha bonificato la terra. Un fiume che è giunto sino a noi continua a scorrere e ci invita ad accostarci ad esso.

È una moltitudine immensa che ora vive dinanzi a Dio e ci dice con forza: la salvezza appartiene al nostro Dio e all’Agnello, il mite e umile di cuore, il Signore Gesù. In mezzo a loro ci sono alcuni con le vesti bianche che vengono dalla persecuzione e «hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello».

I martiri, persone comuni, forti della forza di amore di Dio

Di alcuni vissuti in tempi lontani conosciamo la storia, come Francesco di Assisi e tanti ancora; di altri, vissuti in tempi più vicino a noi, sappiamo che erano persone comuni, fragili, deboli; ma la forza del Vangelo, dell’amore di Dio riversato nei loro cuori, li ha resi forti e coraggiosi. Ricordiamo il giovane William del Salvador che operava con i bambini per sottrarli alla scuola di violenza delle «maras», il giovane Floribert che non si è lasciato corrompere dai soldi che gli offrivano per far entrare nel paese cibo avariato.

E fra i tanti che stanno davanti al Signore a cantare le sue lodi vediamo il vescovo Romero e il giovane sacerdote Rutilio Grande, ambedue del Salvador. Non erano forti, non erano eroi, ma con la preghiera, con la forza donata loro da Dio hanno percorso la via delle beatitudini.

 Sono nostri fratelli e sorelle che sono in comunione con Dio ma anche con gli uomini e ci accompagnano indicandoci la strada. Uniti al Signore ci accompagnano nel nostro pellegrinaggio terreno e ci indicano la strada. Monsignor Romero – ha ricordato papa Francesco nei giorni scorsi – non è stato martire solo nel momento in cui l’hanno ucciso; è stato martire prima, perseguitato fino alla sua morte ed è stato perseguitato anche dopo la sua morte, con diffamazioni, calunnie, anche da parte dei suoi fratelli sacerdoti e vescovi. Un uomo che ha continuato ad essere martirizzato anche dopo la morte.

Le beatitudini: le vie dell’amore

La via che essi hanno seguito è quella di Gesù: vede le folle e l’amore lo spinge a tracciare le vie dell’amore, le beatitudini. L’orgoglio e il vanto si oppongono all’umiltà di cuore. Imparate da me che sono mite e umile di cuore – dice Gesù. L’amore scioglie la durezza di cuore e ci rende misericordiosi, difensori della giustizia, degli oppressi, operai della pace - papa Francesco dice “artigiani della pace” volendo indicare il lavoro paziente e duraturo di chi non si stanca di provare e riprovare – anche se ci saranno quelli pronti a insultare, a perseguitare, a dire male con quella che il papa dice essere la pietra più dura che esiste al mondo: la lingua.

 Più volte nella Bibbia il Signore ci ammonisce a tenere a bada questo piccolo muscolo; la lettera di Giacomo dice: «la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!» (Gc 3,5). Può fare opera di divisione o opera di pace.

La parola di Gesù e questa numerosa folla di testimoni ci indicano la strada della salvezza per la nostra vita e per la vita di questo mondo, ancora troppo ferito dalla violenza e dalla guerra. Le beatitudini sono via al cielo, ma questo cielo di luce e di pace inizia già su questa terra.

Intenzioni di preghiera

1) Ti ringraziamo, o Signore, perché hai circondato la nostra vita di una folta schiera di testimoni che ci indicano la via della santità, nell’umile e gioioso servizio al Vangelo. Aiutaci con loro a renderti lode per l'opera del tuo amore in mezzo agli uomini.

2) Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa tutta: fa' che sia resa feconda dal tuo Spirito e sia manifestazione vissuta del Regno proclamato dalle Beatitudini.

3) Ti preghiamo, o Signore, per tutti coloro che soffrono: perché siano guariti quelli che sono malati, consolati quelli che piangono, saziati coloro che hanno fame, e trovino giustizia i diseredati della terra; e ti preghiamo per noi, perché viviamo nello spirito delle Beatitudini.

4) Signore, guarda al nostro mondo, ferito dalla violenza e dalla guerra. Vinci ogni egoismo e ogni male. Concedi la liberazione a coloro che sono ancora sequestrati in Siria e in Iraq.

5) O Signore, che apri agli uomini la via del cielo e illumini di speranza ogni sofferenza, custodisci i nostri fratelli che ci hanno lasciato, perché siano con te per sempre.