parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 08/07/07
domenica 14ª Tempo Ordinario /C
   
Letture: Isaia 66, 10-14; Salmo 65; Galati 6, 14-18; Luca 10, 1-12.17-20.


Gesù designò altri settantadue discepoli e li inviò due a due

Dal Vangelo di Luca capitolo 10,versetti da 1 a 12; da 17 a 20

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.

Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.

Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.

Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome".

Egli disse: "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.

Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli".

in cammino CON GESÙ PER incontrare e servire
tutti gli uomini

In camino con Gesù

Gesù è in cammino verso Gerusalemme, dove manifesterà fino all’ultimo il suo amore per tutti gli uomini, il suo modo di amare tanto diverso dal nostro.

Il suo incontro con persone di ogni condizione, di ogni età, soprattutto l’incontro che i poveri, le persone deboli, quelli che sono esclusi, lo porta a coinvolgere quelli che camminano con lui nel diventare partecipi del suo amore e comunicarlo agli altri.

Gesù ha iniziato con i dodici apostoli, persone non “specialiste” come lo potevano essere gli scribi, i sacerdoti del Tempio di Gerusalemme; li ha scelti di mezzo a persone comuni: pescatori, persone che pensavano piuttosto ai soldi, come Matteo. Questi si sono messi a camminare con Lui, ad ascoltare le sue parole e ad avvicinarsi con Lui a tante persone, soprattutto incontrandole per strada, e poi nelle case.

Il Vangelo di oggi ci parla di altri settantadue discepoli che egli manda a due a due “in ogni città e luogo dove stava per recarsi”. C’è l’urgenza di comunicare il Vangelo, la vita del Vangelo, l’amore e la forza di pace che sgorga dal vangelo.

Servire i fratelli

Ma questa non è una preoccupazione solo di alcune persone “dedicate” a questo compito; ogni discepolo è inviato, mandato dal Signore a comunicare il Vangelo a tutti. Non si tratta di avere delle qualità particolari, o di studi speciali fatti; e non si tratta nemmeno di persone che vivono in una condizione particolare; tutti quelli che seguono Gesù, prendono sul serio il suo Vangelo, sono chiamati a comunicare la vita del Vangelo.

Quanto Gesù dice: “non portate borsa, né bisaccia, né sandali” sa che la nostra vita è piena di tanti bagagli che ci appesantiscono e non ci fanno camminare speditamente verso gli altri. Sono i pesanti bagagli dei nostri impegni, dei pregiudizi verso gli altri; il bagaglio di idee per cui “uno si deve sentire di fare certe cose”, deve avere delle capacità che non tutti hanno.

Sono tutti bagagli culturali, psicologici, o di preoccupazioni non sempre necessarie, che non ci fanno andare verso gli altri e comunicare la vita che il Signore ci ha fatto conoscere e ci dona di vivere.

Egli manda i discepoli due a due, perché già il loro essere insieme, volendosi bene ed aiutandosi, sia la prima predicazione del vangelo, con l’unione delle loro vite. Nel nostro mondo dove prevale il protagonismo, l’antagonismo degli uni verso gli altri, la comunione dei discepoli è il segno di una vita diversa possibile.

La vera gioia

Il ritorno dei discepoli al Signore dopo aver comunicato il vangelo nei vari luoghi dove erano andati è il segno chiaro che i discepoli sono chiamati a vivere in una famiglia, nella comunità del Signore. E la Chiesa è l’immagine di tante piccole – o meno piccole – comunità, che “succhiano il latte buono col quale il Signore ci nutre, secondo l’immagine che ci presenta il profeta Isaia: “così succhierete al suo petto e vi sazierete delle sue consolazioni”.

Il Signore chiama anche oggi, questa parola è rivolta anche a noi, perché senza escludere nessuno, nei diversi luoghi della nostra città, nei luoghi di lavoro, per strada, mentre facciamo le cose più quotidiane, ci sentiamo inviati, mandati dal Signore a comunicare la vita buona del Vangelo e la pace e la riconciliazione che da esso viene.

Intenzioni di preghiera:

  • O Signore che doni ai tuoi discepoli il potere di vincere il male con il bene e di aprire il cuore degli uomini al tuo amore, concedi a noi, che chiami a comunicare il tuo Vangelo, di confidare sempre nella tua pace e nell’amore vicendevole che la manifesta.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa benedetto, per il nostro vescovo Crescenzioe per tutta la tua Chiesa perché susciti in essa buoni operai per la tua messe, autentici messaggeri del tuo Regno in questo tempo.
  • O Padre che ci consoli, come una madre consola i suoi figli, guarda a tutti i tuoi servi che nelle difficoltà, nel pericolo, a rischio della propria vita, percorrono le vie del mondo per servirti e per testimoniare il Vangelo. Proteggili, custodiscili e fa che sempre in te trovino la loro gioia e il loro vanto.
  • O Signore, aiutaci a crescere con il cibo buono del tuo Vangelo, mandaci persone che ci aiutino a conoscere la tua via di amore e di pace.
  • O Signore, al termine della settimana noi ti preghiamo di accogliere tutte le invocazioni che salgono a te dai tanti che soffrono; in particolare ricordati nel tuo amore senza fine di chi - debole, povero, malato, prigioniero, carcerato - confida nel tuo aiuto e nella tua misericordia.
  • O Signore che non vuoi che nessuno resti escluso dalla comunicazione del Vangelo insegnaci a guardare a tutti i popoli, a tutte le culture con amicizia. Fa che i tuoi discepoli sappiano portare la tua pace al mondo e per la pace noi ti invochiamo: perché essa scenda presto in Terra Santa, in Iraq e in ogni luogo dove si ode il fragore delle armi.