Festa di Tutti i Santi


novembre
2001
Letture bibliche: Apocalisse 7,2-4.9-14; salmo 23; 1ª lettera di Giovanni 3,1-3; Matteo 5, 1-12.

la famiglia dei santi

dal Vangelo di Matteo cap. 5, versetti 1-12

1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.

2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

4Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
5Beati i miti, perché erediteranno la terra.

6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

10Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

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Una luce che viene dall'Oriente

"Un angelo saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente" (Apocalisse 7,2).

Mentre sentiamo venire proprio dall'Oriente rumori di guerra, scontri e violenze, la visione dell'Apocalisse ci riporta a quell'Oriente dove il Signore ha fatto sentire la sua voce e ha dato inizio a un popolo che cerca la pace che viene da lui.

In Oriente il Signore ha chiamato Abramo, padre di tutti i credenti; in Oriente è iniziata da storia dell'incarnazione, di Dio che scende in mezzo a noi facendosi uomo in Gesù; in Oriente è iniziata la vita della Chiesa che si è diffusa in ogni parte del mondo, attraendo con la forza del Vangelo donne e uomini al Signore, di ogni età, condizione, popolo e razza.

Un esercito disarmato e forte

In un mondo che in ogni tempo conosce scontri, guerre, violenze, Dio si è andato formando un popolo di discepoli che man mano è diventato un grande esercito lungo la storia. È un esercito che non porta armi, ma un piccolo libro che poco a poco è sceso dentro ognuno di loro rigenerandoli, e facendoli muovere e vivere in mezzo agli altri per strade diverse da quelle "normali" e istintive. Questo piccolo libro che hanno tutti fra le mani è il Vangelo, lo stesso che noi apriamo ogni volta che ci riuniamo nella casa del Signore e che abbiamo imparato ad aprire anche nel segreto della nostra preghiera personale.

Oggi la Chiesa ci fa guardare e contemplare questa grande folla, che non è anonima, è un popolo di persone che hanno camminato insieme, perché anche noi impariamo a camminare insieme con la forza che viene da quel piccolo libro.

Alcuni volti che conosciamo

E guardando in mezzo a quel grande popolo riusciamo a vedere dei volti che ci sono familiari: da quelli dei primi discepoli che hanno seguito il Signore - i dodici apostoli - i quattro evangelisti, Matteo, Marco, Luca e Giovanni in particolare; e poi le donne che hanno seguito Gesù in quei primi tempi, come sua madre Maria che troviamo sino ai piedi della croce, le due sorelle Marta e Maria, il fratello Lazzaro. E poi Lazzaro, Zaccheo e tanti altri. E c'è un uomo di aspetto non imponente, ma che ha fatto nascere tante comunità proprio all'inizio della diffusione del Vangelo: è Paolo innamorato di Gesù e del Vangelo, portato in tutto il mondo allora conosciuto.

Ma poi scendendo lungo i secoli, fino ai giorni nostri, vediamo alcuni che abbiamo imparato a conoscere: Benedetto, Gregorio Magno, Francesco d'Assisi (siamo agli inizi del 1200), che mentre i cristiani vanno a combattere contro i musulmani, sceglie la via dell'incontro e del dialogo e va solo e disarmato, come messaggero di pace, davanti al sultano a Damietta in Egitto.

E venendo ai giorni nostri, vediamo fratel Carlo di Gesù … e poi piccola sorella Magdeleine … papa Giovanni … mons. Romero ucciso tra la croce e l'altare al momento dell'offertorio nel 1980.

Chi sono tutti questi?

Potremmo dire: sono quelli delle "Beatitudini" del Vangelo che si proclama oggi: donne e uomini umili di spirito, poveri nel cuore, che hanno cercato la loro forza nella parola del Vangelo. E sono stati trasformati da questa parola: sono diventati pazienti, misericordiosi, gioiosi. Hanno sofferto con chi soffriva, hanno avuto fame e sete della giustizia e hanno lottato per essa. Il Signore Gesù li ha resi miti di cuore come lui, misericordiosi come il Padre buono e misericordioso della parabola del Vangelo. Hanno operato per la pace e sono diventati donne e uomini di pace.

Essi ci vengono incontro, particolarmente oggi, e ci dicono:

"Perché siete affannati, agitati? Perché vi comportate ancora con durezza e animosità fra di voi? Perché vi agitate? Voi avete iniziato un cammino col Signore, cercando nel suo Vangelo la chiave della vita. Continuate con più coraggio e decisione questo cammino intrapreso.

Unendo la vostra vita a quella del Signore, i vostri dubbi e le vostre paure, i vostri scoraggiamenti verranno superati. Non vi abbattete, non cadete prigionieri del pessimismo. Noi abbiamo creduto nel Signore ed egli ci ha liberati da ogni incertezza e scoraggiamento, anche nella persecuzione.

Questo vostro (e anche nostro) mondo vi fa essere pessimisti. Il piccolo libro del Vangelo apre alla gioia e alla fiducia. Apritevi all'ottimismo della vita che sgorga dal Vangelo.

Purificate voi stessi da ogni prepotenza, discordia, divisione. Cercate ciò che unisce, disarmate i vostri cuori dall'idolatria di voi stessi che si manifesta nel protagonismo. Inoltratevi nella via della mitezza, che vi dà gioia, pace, fiducia e vi rende teneri e compassionevoli".

Un invito da accogliere

Accogliamo questo invito bello, continuiamo nella via del Vangelo, sosteniamoci a vicenda nelle difficoltà, viviamo solidali con tutti quelli che oggi vivono nello Spirito del Signore, a qualunque realtà spirituale ed umana appartengano. "Chi non è contro di noi è con noi" - dice il Signore (Marco 9,40).

In questo tempo nel quale il Signore ci fa vivere, c'è bisogno di testimoni che manifestano la forza buona del Vangelo delle Beatitudini. Mentre molti, specialmente dopo i recenti e terribili atti di violenza terroristica, sembrano cercare la soluzione nello scontro specialmente, noi non siamo dei patetici illusi, ma i continuatori di quel popolo nato attorno alla chiamata del Signore, sin dai tempi di Abramo.

Con la compagnia gioiosa di tanti amici provenienti da ogni luogo, che ci hanno preceduto e ci accompagnano, rinfranchiamo le nostre braccia, rinnoviamo la nostra scelta di vivere per il Vangelo.

Camminiamo insieme tenendoci per mano, diffondendo ovunque semi di pace, di comprensione, di affetto solidale.

Che si possa dire di noi: "Ecco la generazione che cerca il Signore" (salmo 24,6).

Gloria, onore e potenza a Colui che può trasformare la nostra vita!


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