parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 7/01/01
Battesimo del Signore
 
Letture: Isaia 40, 1-5.9-11; Salmo 103; Tito 2,11-14;3,4-7; Luca 3, 15-16.21-22.

il battesimo di Gesù

dal Vangelo di Luca, capitolo 3 versetti 15-16.21-22

Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco…

Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto".

CAMMINIAMO SENZA TIMORE DIETRO IL SIGNORE

Il battesimo di Gesù

Dopo la festa dell'Epifania iniziamo il cammino di questo tempo nuovo insieme al Signore.

Il Vangelo ce lo presenta in mezzo a quella folla che corre al Giordano per farsi battezzare: era un segno e una volontà di riconciliarsi con Dio e purificare il proprio cuore dai sentimenti che tengono ripiegati su se stessi. Gesù si mischia a questa folla e si presenta a Giovanni per farsi anche lui battezzare.

Ma il battesimo di Gesù non è per la sua purificazione; è piuttosto un altro momento della sua vita in mezzo a noi, è un momento di rivelazione, di conoscenza.

Il Vangelo dice: "ricevuto anche lui il battesimo, mentre Gesù stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo … e vi fu una voce dal cielo: "tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto".

I cieli si sono aperti su di noi

Il cielo si è aperto su di noi, su questa umanità, che non è costretta più a vivere sotto cieli chiusi, nuvolosi. Con Gesù i cieli si sono squarciati e su di noi è piovuta l'abbondanza dell'amore di Dio. È la realtà nuova della vita dei credenti, dei discepoli del Signore: noi possiamo pregare come Gesù, come lui ci ha insegnato, col Padre nostro; possiamo respirare il calore dell'amore di Dio che purifica il cuore da calcoli, meschinità, invidia, orgoglio, ira, risentimenti.

L'amore di Dio possiamo dire che è stato "liberalizzato" con la venuta di Gesù, possiamo riceverlo aprendo il cuore. Questo amore disintossica e rigenera la nostra vita. L'apostolo Paolo chiama questo amore "carità". Egli dice che la carità "è paziente, è benigna, non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (1 Corinzi 13,4-7).

Lasciarci inondare dallo Spirito di Dio, Spirito di amore

Questi sono i tratti dello Spirito di Dio che cala su di noi con la venuta di Gesù, con i cieli che si aprono su di noi. E chi ha provato a lasciarsi inondare da questo spirito sa che tutta la vita nostra riacquista vigore ed energie nuove di bene, diventa capace di comunicare gioia, serenità, pace.

È questo il compito dei cristiani in questo mondo, nelle maglie della vita di tutti i giorni. E ben volentieri ci uniamo a tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti, che hanno a cuore le sorti dell'umanità, preoccupati giustamente per un futuro che sia sempre più umano. È un lavoro per la vita che è bello fare insieme.

Chi ci darà la forza?

Ma viene da chiederci: da dove ci verranno le forze, da dove l'aiuto per un lavoro così umano e così divino allo stesso tempo? "Il mio aiuto viene dal Signore - canta il salmista - egli è il tuo custode, è come ombra che ti copre; il Signore proteggerà la tua vita, veglierà su di te, quando esci e quando entri" (cfr. salmo 120).

Noi siamo il popolo di Dio che cammina in questo mondo portando la buona notizia: "consolate, consolate il mio popolo e gridatele che è finita la sua schiavitù" (Isaia 40, 1). Tante risposte di solidarietà verso quelli che gridano aiuto sono un invito e un incoraggiamento a gridare di più, credendo nella forza dell'amore di Dio che cambia il cuore e la vita di quelli che si affidano a lui.

Perciò rinfranchiamo le mani cadenti e le ginocchia infiacchite e lasciamoci condurre dal Signore, amico buono, che si fa accanto a noi, diventa uno di noi, per portarci a vivere come lui. Lasciamoci riunire dal Signore che come un pastore ci conduce a pascoli fertili e con il suo braccio amorevole ci raduna. Sono i pascoli dell'incontro delle diverse culture, delle diverse razze, nella fraternità, nella comprensione, nell'arricchimento vicendevole.

Questo amore che viene su di noi attraverso i cieli aperti dal Signore Gesù, rende possibili i miracoli dell'incontro fra uomini e donne diverse, non in uno spirito di contrapposizione, di timore, di rivalsa, ma nella scoperta dell'unica nostra vera dignità e identità: essere tutti figli dello stesso Padre, figli suoi in Gesù.