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una pagina al giorno
Lettera di Giacomo
 

Sabato 14 aprile

Gc 5, 1-6. Guai ai ricchi duri di cuore

 

 

 

1E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! 2Le vostre ricchezze sono imputridite, 3le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!

4Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. 5Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.

 
 

Giacomo sembra riprendere i “guai” che Gesù rivolge ai ricchi e a coloro che vivono in maniera dissoluta: le ricchezze non solo vengono consumate dalla ruggine della vita e distrutte dal fuoco della morte, ma neppure riescono a dare la felicità a chi le possiede. Del resto è frequente leggere nei vangeli che la felicità non dipende dai beni che si possiedono, ma dall’amore che si ha per il Signore e per i fratelli. E Giacomo avverte chi dimenticasse l’urgenza della conversione del cuore che “gli ultimi giorni” sono iniziati già dal momento della resurrezione di Gesù.

Il giudizio di Dio è pertanto già presente e riguarda ogni cristiano, anzi ogni uomo, sin da ora. Il criterio usato da Dio capovolge però ogni misura mondana, come si legge nel Magnificat quando Maria canta: “Ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote”. L’invito di Giacomo a “piangere” e a “gemere” è una esortazione perché ci convertiamo a Dio e conduciamo una vita più giusta e più generosa.

Queste parole si rivolgono a tutti: Giacomo ha davanti ai suoi occhi le ingiustizie e le violenze che si abbattono sui poveri e reagisce con estrema durezza affermando che ogni ingiustizia sarà punita dal Signore che ascolta il grido dei poveri e degli oppressi. Egli scenderà a difenderli e condannerà i ricchi e gli oppressori, afferma l’intera Scrittura. Tutti, e particolarmente i discepoli di Gesù, sono chiamati ad aiutare coloro che maggiormente soffrono per le ingiustizie della vita. L’indifferenza significa complicità con gli ingiusti e i violenti.

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