Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
14 marzo 2004 -
3ª Domenica del Tempo di QUARESIMA/C

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L'invito di Gesù, davanti alle violenze di questo mondo

Cari bambini

Anche voi avete sentito le notizie sui fatti che sono accaduti in questi giorni, a Madrid, capitale della Spagna. E anche a voi può venire di fare la domanda: “Perché succedono queste cose così brutte”?

Ascoltiamo il Vangelo di oggi e sentiamo che cosa ci dice Gesù.

Leggiamo dal Vangelo di San Luca (capitolo 13, da 1 a 9)::

In quel momento si presentarono a Gesù alcuni uomini per riferirgli il fatto di quei Galilei che Pilato aveva fatto uccidere mentre stavano offrendo i loro sacrifici.

Gesù disse loro: "Pensate voi che quei Galilei siano stati massacrati in questa maniera perché erano più peccatori di tutti gli altri Galilei?

Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo.

E quei diciotto che morirono schiacciati sotto la torre di Siloe, pensate voi che fossero più colpevoli di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme?

Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo".

Poi Gesù narrò loro questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fico nella sua vigna. Un giorno andò nella vigna per cogliere alcuni fichi ma non ne trovò.

Allora disse al contadino:

- Sono già tre anni che vengo a cercare frutti su questo albero e non ne trovo. Taglialo! Perché deve occupare inutilmente il terreno?

Ma il contadino rispose:

- Padrone, lascialo ancora per quest'anno! Voglio zappare bene la terra attorno a questa pianta e metterci sopra del concime.

Può darsi che il prossimo anno faccia frutti; se no, la farai tagliare".

In realtà Gesù ci dice che invece di metterci a giudicare di chi è la colpa, è importante pensare a diventare ognuno di noi migliore, a togliere dai nostri modi di vivere, di parlare, di trattare gli altri, togliere ogni gesto e ogni parola di violenza.

Se c’è tanto male nel mondo, come possiamo noi aiutare questo mondo a diventare migliore?

Gesù ci dice: convertitevi, cambiate vita, altrimenti il male che cresce sempre di più può raggiungere un numero sempre più grande di persone. Insomma Gesù ci dice: più vedete il male attorno a voi e più dovete comprendere che c’è bisogno urgente che ci sia più amore nel mondo a cominciare dal comportamento di ognuno di noi.

Quante volte Gesù ci ha detto che la cosa più importante per noi e per questo mondo è voler bene, aiutare, comprendere le sofferenze e la rabbia di tanti che stanno male. E noi dimentichiamo facilmente questo invito affettuoso di Gesù.

Nella seconda parte del Vangelo Gesù racconta una parabola (una storia), quella di un albero che non porta frutti. Questo per farci comprendere che ognuno di noi è come un albero che è chiamato a fare frutti dolci, saporiti, cioè diffondere attorno a lui parole e gesti belli, amichevoli, di aiuto agli altri.

E il Signore con noi è paziente e buono aspettando ancora per altro tempo che noi facciamo i frutti che egli aspetta. Un frutto che ci è stato chiesto per questo tempo di Quaresima, in preparazione alla Pasqua, è quello di ricordarci dei poveri e compiere un piccolo gesto per loro, almeno uno durante la settimana. Lo stiamo facendo?

Gesù continua ad insegnare anche a noi


Preghiera a Gesù

Gesù, io ti prego per tutti quelli

Che sono morti in Spagna.

Aiutami a togliere dal mio cuore

ogni parola e ogni gesto violenti.

Gesù, aiuta gli uomini

a vivere in pace fra di loro.