La tragedia negli Stati Uniti:
preghiera in memoria di tutte le vittime
14
settembre
2001

Venerdì 14 settembre, giorno in cui la chiesa fa memoria della Croce di Cristo, noi abbiamo voluto raccoglierci in preghiera nella chiesa dei santi Filippo e Giacomo, per ricordare tutte le vittime della tragedia americana.

La Comunità di Sant'Egidio e tanti della nostra comunità parrocchiale, ci siamo ritrovati insieme a molte altre persone

venute dai diversi luoghi della città per pregare e testimoniare solidarietà verso le vittime e fiducia nella forza buona che viene dal Signore.

Persone diverse, anziani, adulti, giovani, adolescenti, insieme a sacerdoti e suore, tutti insieme abbiamo rivolto al Signore una preghiera per ricevere il dono della pace, perché cessi ogni forma di violenza.

Di fronte alla croce, al dolore e alle sofferenze di tanti, abbiamo invocato con forza il dono grande della pace.

Mentre la nostra preghiera si elevava al Signore, abbiamo manifestato insieme il desiderio forte della pace che vince la rassegnazione.
È vero che di fronte a tanto male ci sentiamo impotenti, abbiamo paura; ma abbiamo scoperto di essere in tanti a desiderare che questo nostro mondo cambi.

Abbiamo ricordato che quel venerdì santo, sul Calvario, ai piedi della Croce, di fronte al dolore, le donne non si sono arrese, hanno seguito Gesù. E all'alba del terzo giorno hanno ricevuto l'annuncio della risurrezione.

Di fronte alla immane tragedia che ha colpito le città di New York e Washington, di fronte alla morte di tante persone innocenti, al dolore delle famiglie, ci siamo uniti alla loro sofferenza, pregando e desiderando per tutti un mondo più umano e libero dalla violenza. Noi speriamo nella risurrezione di questo nostro mondo.

Abbiamo acceso una candelina, una piccola luce tra le nostre mani per non dimenticare, perché le tenebre di questo mondo non vincano; una piccola luce per illuminare una strada di pace che nasce dall'ascolto del Vangelo, dall'amore di Gesù per gli uomini, dalla compassione di Gesù per tutti i sofferenti.

Come discepoli del Signore accogliamo l'invito a testimoniare camminando per le strade del nostro quartiere, della nostra città, di questo nostro mondo, il suo amore per gli uomini.

Testimoniamo la forza debole della preghiera, dell'amore che contrasta ogni forma di violenza, di prevaricazione, di ingiustizia.