Napoli e il culto a san Biagio
 

culto di san Biagio a Napoli

CULTO A SAN BIAGIO

Sebaste, la città di Biagio, in Armenia, ha avuto molti martiri: è conosciuta sia in Oriente che in Occidente come culla di martiri.
Alle caratteristiche di santo guaritore e ai suoi poteri, tipici del mondo agricolo e pastorale, si deve l’enorme diffusione che il santo ha avuto in Oriente e in Occidente.
Fin dal VI secolo in trattati medici dell'epoca si citava l’intercessione del santo come potente rimedio contro le malattie della gola; ma il popolo ha considerato utile l’intervento di Biagio anche per malattie più generali e per altre infermità specifiche. Altrettanto potente è considerato Biagio come protettore degli animali domestici.

La data della sua festa cade il 3 febbraio in Occidente e l’11 febbraio in Oriente. Non c’è regione d’Europa che non conosca un culto di Biagio: in Iugoslavia, in Germania, a Costantinopoli, a Canterbury in Inghilterra.

In Italia il culto di Biagio è particolarmente diffuso al Sud, dove sono numerosissime le chiese a lui dedicate. Caratteristici sono i riti per la sua festa, che prevedono la benedizione dei cibi e della gola con due ceri incrociati e che si ricollegano direttamente alle istruzioni che il santo diede alla madre del bambino guarito e alla vedova su come celebrare la sua memoria e invocare il suo aiuto.

In alcuni luoghi vengono mangiati dei pani rituali, attraverso i quali i fedeli ottengono la protezione dai malanni della gola. Il santo viene rappresentato in abbigliamento da vescovo, talvolta con in mano un pettine di ferro, a rappresentare gli strumenti con i quali fu torturato; altre volte appaiono raffigurati i celebri miracoli della guarigione del bimbo e della restituzione del maiale. Il simbolo più tipico è però quello dei due ceri incrociati, a ricordo del rito istituito da Biagio.

 
 

LA CHIESA DI S. BIAGIO A NAPOLI (SEC. XVII)

La Chiesa di san Biagio Maggiore si trova all’incrocio di via San Biagio dei Librai con Via San Gregorio Armeno, nella piazzetta a destra. Attualmente chiusa, sono previsti lavori di restauro.

È una piccola chiesa, contigua a quella di San Gennaro all’Olmo. Nel 1631 il cardinale di Napoli, Boncompagni, per le molte grazie fatte ai malati di gola, volle edificarla unendo l’antica cappella di San Biagio e la sagrestia di San Gennaro.

Le monache armene, venute a Napoli ai tempi della lotta iconoclasta contro le immagini, recarono con sé alcune reliquie di San Biagio. Ad opera loro si è diffuso largamente in Napoli il culto al Santo.

I negozianti della zona che all'epoca erano in gran parte librai, decisero di prendersi cura della chiesetta. Di qui la denominazione di "San Biagio dei Librai" che ha dato il nome alla strada del centro storico "Via San Biagio dei Librai".

Fino al terremoto del 1980 la chiesa è stata officiata. Si è ora in attesa di lavori di restauro. Frattanto la statua è stata portata nella vicina chiesa dei Santi Filippo e Giacomo dove si svolge l’attività parrocchiale.

A questo santo medico, Biagio, vescovo e martire per la sua fede, tanti continuano ancora oggi a rivolgersi, invocando da lui aiuto e protezione.

La tenerezza di san Biagio che conosciamo attraverso i racconti tramandati, il suo amore ai malati e sofferenti, sono una indicazione per l’uomo di oggi che, attirato sempre più dalla voglia di possedere beni materiali, si scopre meno umano e comprensivo, meno attento e vicino alle sofferenze dei suoi simili.

La memoria viva di questo santo orientale, a distanza di tanti secoli, spinge anche noi a cercare nella Parola del Vangelo la strada per rendere la nostra vita più umana e solidale con quelli che invocano aiuto.
E' questa la testimonianza e l'esempio che San Biagio lascia a noi in eredità.


Preghiera

 

 






PREGHIERA A SAN BIAGIO

Signore Gesù,
tu conosci il dolore dei tanti
che soffrono nel corpo e nell’anima.
Ti preghiamo con a san Biagio
vescovo e martire:
dona guarigione e sollievo
ai malati e ai sofferenti.
Insegnaci a cercarti
con la sua stessa fede;
fa’ che impariamo anche noi
a stare vicino a chi è debole,
malato, bisognoso,
e a manifestare la tua misericordia
in mezzo agli uomini.
Te lo chiediamo uniti a san Biagio,
tuo amico e testimone.
AMEN.