parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 06/01/22

Epifania del Signore
 
 

Letture: Isaia 60,1-6; Salmo 71; Efesini 3,2-3.5-6; Matteo 2,1-12.

Le Chiese ortodosse che seguono il calendario gregoriano festeggiano il Battesimo del Signore nel Giordano e la sua manifestazione (epifania) al mondo.

dal Vangelo di Matteo 02, 01-12

1 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.

4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.


IL VERBO SI È FATTO «CARNE»

I magi, entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre,
si prostrarono e lo adorarono.

I magi, persone in attesa di un mondo diverso

Il Natale di Gesù ha dato inizio ad un movimento che nel corso dei secoli ha raggiunto uomini e donne di ogni età, di ogni etnia, di ogni cultura. Poteva sembrare un piccolo evento quello della nascita di Gesù a Betlemme, posto in una mangiatoia. Per primi arrivano i pastori, persone umili, disprezzate che ascoltano l’annuncio dell’angelo. Ma oggi il vangelo ci parla di «alcuni Magi che vennero da Oriente» in cerca del bambino per adorarlo.

Non sono re, come la tradizione li ha voluto presentare, non sappiamo nemmeno quanti fossero – il vangelo dice «alcuni magi» - sono pagani, persone che vivono nelle tenebre e che di Dio non sanno altro che quello che dicono le mute stelle. Certamente sono persone in attesa, attesa di un mondo diverso, tanto da iniziare un viaggio certamente faticoso. Il loro cuore è aperto a un nuovo orizzonte, c’è in loro un desiderio che li spinge, sono aperti a una novità.

I magi invitano a seguire la luce che non tramonta

La storia dei Magi continua fino ad oggi. Anche oggi scopriamo tanti uomini e donne che vogliono uscire da una vita fatta solo di beni materiali, non paghi delle piccole soddisfazioni della vita: anche se buone, non bastano, perché durano poco e non danno la pace che cerchiamo. Altre volte si è abbagliati dal fascino della ribalta, dei soldi e del successo che “promettono tutto e subito” ma facilmente fanno passare dai sogni di gloria al buio più fitto.

I Magi invitano a seguire una luce stabile, una luce gentile, che non tramonta perché non è di questo mondo, viene dal cielo. Questa luce vera è la luce del Signore, o meglio, è il Signore stesso. Egli è la nostra luce che accompagna e dona una gioia unica. Perché dove c’è Dio c’è gioia.

Seguire, come i magi, la notizia della Scrittura

Nel palazzo di Erode – che distava pochissimi chilometri da Betlemme – c’è un atteggiamento contrapposto, non si sono resi conto di ciò che stava succedendo. Così osserva papa Francesco: «mentre i Magi camminavano, Gerusalemme dormiva, in combutta con Erode che, invece di essere in ricerca, pure dormiva». E rimase sconcertato, ebbe paura. È lo sconcerto che, davanti alla novità che rivoluziona la storia, si chiude in se stesso, nelle sue conoscenze, nei suoi successi.

Erode ebbe paura, e quella paura lo conduce a cercare sicurezza nel crimine, facendo uccidere tanti bambini. Quegli uomini venuti da lontano scoprono che ciò che cercano si trova in un altro luogo. I Magi scelgono di farsi guidare dalla stella e trovano Gesù là dove non lo aspettavano. Gli scribi conoscono la profezia ma non vanno a cercare il re che è nato, Erode teme la profezia e reagisce con la violenza, i Magi, invece, appresa la notizia della Scrittura, vanno verso il luogo della nascita del bambino.

Anche oggi tanti sentono la nostalgia di Dio e lo cercano

Essi si fanno guidare dalla stella che li conduce a Betlemme e si ferma dove si trova il bambino. Se anche noi desideriamo un mondo diverso, più giusto e più umano, guardiamo anche noi la stella, che per noi è il Vangelo, la parola del Signore che ascoltata, letta, meditata, messa in pratica, ci fa incontrare Gesù, ce lo fa riconoscere nei feriti della vita, negli affaticati, nei maltrattati, negli abbandonati. E ci fa scoprire che la forza e il potere del Signore si chiama misericordia.

I magi ci aiutano ad alzare anche noi lo sguardo da noi stessi e farci guidare dal Vangelo, ci guidano verso i tanti luoghi dove troviamo i piccoli e i deboli. E i magi ci rendono più attenti a tanti uomini e donne che anche nel nostro tempo sentono la nostalgia di Dio, si mettono in cammino e cercano chi possa dare loro indicazioni per incontrare il Signore. Dalla parola delle Scritture che conosciamo sapremo non solo dare le indicazioni giuste ma potremo camminare con loro e incontrare insieme quel re umile e povero, provando insieme «una gioia grandissima». «Su! Alzati, rivestiti di luce, su di te risplende il Signore» - dice il profeta (Is 60,1-2). Accogliamo con gioia il Natale di Gesù e incamminiamoci con passo deciso per la strada che il Signore ci indica col suo Vangelo.

Intenzioni di preghiera

1) Perché come i Magi siamo cercatori di pace e di speranza in questo tempo di Pandemia. Perché il Signore ci doni nuovo slancio missionario e ci guidi verso le mangiatoie dove giacciono i piccoli e i deboli.

2) Per Papa Francesco, vero interprete dell’attesa universale di salvezza; per il nostro vescovo Domenico e per la Chiesa perché sia animata dal desiderio profondo che tutti i popoli conoscano Gesù e perché aiuti ognuno ad incontrare nel Bambino, la salvezza.

3) Per il dono del Vangelo, stella luminosa che ci guida nel nostro cammino a guardare verso il futuro. Perché lo ascoltiamo e lo custodiamo senza lasciarci intimidire dal male.

4) Perché Gesù, principe della pace, doni al mondo, agitato da tanti conflitti e divisioni, di conoscere la riconciliazione.

5) Per i feriti dalla vita, i malati, i poveri, coloro che fuggono dalla miseria e dalla guerra in cerca di rifugio e protezione. Che il dolore dei nostri fratelli non ci lasci mai indifferenti e ci aiuti a cambiare il corso della nostra vita.