parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 1°/09/19

Domenica 22ª Tempo Ordinario /C
 
 

Letture: Siracide 3, 17-18.20.28-29; Salmo 67; Ebrei 12, 18-19.22-24; Luca 14, 1.7-14.

 

Dal Vangelo di Luca capitolo 14 versetti 1.7-14

1 Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.

7Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: 8«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, 9e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: «Cedigli il posto!». Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto.

10Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: «Amico, vieni più avanti!». Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. 11Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

12Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. 13Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».


CAMMINARE CON GESÙ, AMICO BUONO DI TUTTI GLI UOMINI


«Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, ciechi;
e sarai beato perché non hanno da ricambiarti
»

In ascolto sempre della parola del Signore

Celebriamo oggi con tutta la comunità presente in tante parti del mondo la festa di Sant’Egidio dal quale la comunità ha preso il nome. È un canto di gioia e di gratitudine che eleviamo al Signore con tanti nostri fratelli e sorelle per quello che ci fa vivere, ci fa conoscere, ci fa incontrare.

Non smetteremo mai di ascoltare Gesù maestro buono della nostra vita. Egli ci ha incontrati con i nostri limiti, le nostre misure, le nostre concentrazioni; non ha smesso mai di parlarci, di istruirci; ci ha presi per mano e ci portati a camminare con lui, a guardare, a fermarci, ad ascoltare e conoscere le domande, i bisogni, le sofferenze di tanti.

La casa del Signore, dove tutti vengono accolti

Oggi sono ottanta anni dall’inizio della seconda guerra mondiale, con l’invasione della Polonia da parte dell’esercito tedesco. Siamo stati condotti nei tanti luoghi di sofferenza, nei campi di sterminio di Auschwitz, siamo stati curati contro ogni indurimento del cuore di fronte a tanto dolore, a tante sofferenze. Stare con Gesù, camminare con lui è stare alla scuola di un umanesimo nuovo che sgorga dal Vangelo.

La comunità è una benedizione per la nostra vita, per la vita di tanti, specialmente di tanti poveri che sperimentano l’amore del Signore: «a chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri» abbiamo cantato con le parole del salmo. E sperimentiamo quanto sono vere queste parole.

Una comunione di tavola

La liturgia è stare a pranzo col Signore e lui che vede quello che c’è nel nostro cuore non smette di istruirci. C’è sempre la tentazione dei primi posti, di porre noi stessi prima degli altri. Ma l’incontro con i più deboli, con i poveri, con gli ammalati ci porta a fare la stessa esperienza di Gesù, l’esperienza dell’amore gratuito, a superare la reciprocità basata sul dare per ricevere.

La novità portata da Gesù è quella di un amore che non calcola e che toglie l’ineguaglianza e la discriminazione fra gli uomini. Gli storpi, gli zoppi e i ciechi erano esclusi dal culto del tempio e quindi dalla comunità. E Gesù ci ha insegnato ad entrare in comunione di tavola proprio con loro, imparando a comportarci come lui.

Gesù ribalta le relazioni

Quanti pasti, quanti momenti di festa vissuti anche in questo tempo di estate calda! E quanto sollievo, refrigerio, sostegno e consolazione. Il Signore ribalta le relazioni: il sapiente si fa umile, il debole si fa forte e il forte si fa debole. La parola di Dio ci comunica i pensieri del Signore e ci educa a pensare con Lui e ad operare con Lui.

La nostra vita rispecchi sempre più il Vangelo che proclamiamo, scegliamo sempre la via della mitezza, della dedizione disinteressata, non adagiamoci sull’amore che c’è già. Il Signore ci chiede di crescere e di allargare questo amore perché sono tanti quelli ancora da incontrare e accompagnare. Siamo donne e uomini liberati dall’amore per noi stessi, che imparano sempre di più a mettersi al servizio degli altri.

Intenzioni di preghiera

1) Signore, aiutaci a non cercare il nostro interesse ma a trovare la grandezza della nostra vita nel servizio gratuito e gioioso ai fratelli più poveri.

2) Nel giorno in cui facciamo memoria di Sant’Egidio, ti preghiamo, Signore, di custodire il popolo di umili e di poveri che hai radunato nel tuo nome, perché comunichi a tutti il Vangelo. Proteggi e guida la Comunità, con il tuo Santo Spirito.

3) Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Santa Chiesa, perché si riveli franca e coraggiosa nell’annunciare a tutti la Parola che chiama alla conversione e che salva. Benedici il prossimo viaggio del papa in Mozambico, Madagascar e Mauritius.

4) Nel giorno in cui ricordiamo l’inizio della II Guerra Mondiale, ti invochiamo, Signore, per la pace nel mondo intero e per la fine di ogni conflitto. Veglia su tutti i paesi dove soffiano venti di guerra.

5) Signore, insegnaci a renderti lode per quanto hai creato. Aiutaci ad essere strumenti della tua cura per tutti gli esseri di questa terra, perché nessuno è dimenticato da te. Aiuta chi governa le sorti delle nazioni a cercare il bene comune, a proteggere l’ambiente e il futuro di tutti.