parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 23/12/18

4ª domenica di Avvento /C
 
 

Letture: Michea 5, 1-4; Salmo 79; Ebrei 10, 5-10; Luca 1, 39-45.

 

Dal Vangelo di Luca capitolo 1, versetti da 39 a 45

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».


CON MARIA ANDIAMO INCONTRO AL SIGNORE

Cristo_Giudizio
Elisabetta esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo»

«Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto…»

La liturgia di oggi, in questa ultima domenica alle soglie del Natale, ci fa fermare accanto a Maria. Dopo aver accolto l’annuncio di una maternità che viene da Dio, ha appreso che l’anziana Elisabetta, sua cugina, aspetta anche lei un bambino. E subito, dal villaggio di Nazaret si mette in cammino verso un altro piccolo villaggio della Giudea per esserle di aiuto negli ultimi mesi prima della nascita di Giovanni.

Potremmo dire: una piccola notizia che riguarda due donne, deboli e irrilevanti secondo le categorie del nostro mondo. Eppure «quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti» (1Cor 1,27). Dio ha scelto queste due donne per iniziare con loro la storia del nuovo rapporto di amore con l’umanità.

Lasciamoci condurre dal Signore

Chi ascolta il Signore e si affida a lui si sintonizza su questa nuova lunghezza d’onda. E il profeta Michea, vissuto 700 anni prima, vedendo il piccolo villaggio di Betlemme, scrive: «E tu, Betlemme, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che pascerà con la forza del Signore … egli stesso sarà la pace!» (Mi 5,1.3-4).

Proprio entrando in questa logica del Signore noi impariamo a riconoscerci piccoli, a lasciarci condurre dal Signore, imparando da lui ad avvicinarci a coloro che nel mondo sono dimenticati, disprezzati, lasciati in disparte. Preparare una tavola nel giorno di Natale, servendo e mangiando assieme a quelli che il mondo considera lo scarto della società è far nostro il pensiero e l’agire di Dio nei confronti degli uomini.

L’urgenza di comunicare ovunque l’amore del Signore

Ognuno può rendersi partecipe di questo movimento che avvicina e affratella gli uni gli altri nei modi e nei tempi secondo le proprie possibilità. Tutti possono essere partecipi di questo evento che dà gioia e comunica gioia a chi non ne ha e che è immagine del regno di Dio che viene in mezzo agli uomini.

Come fa Maria che prende l’iniziativa e va a visitare l’anziana cugina, anche noi possiamo muoverci secondo la Parola di Dio che ci viene annunciata. Maria «si alzò e andò in fretta» verso la casa di Elisabetta; lei ci ricorda l’urgenza di comunicare ovunque l’amore del Signore. Il mondo ha bisogno dell’incontro fra coloro che sono lontani, diversi, separati; ha bisogno di comunione e di aiuto vicendevole.

Così si creano nuove storie di amicizia, di comunione, che fanno portano speranza e gioia dove c’era solitudine e abbandono, che aprono vie di pace di cui c’è tanto bisogno anche in questo nostro tempo.

Intenzioni di preghiera

1) Ti ringraziamo, Signore, perché la tua Parola ci accompagna sino alla soglia del Natale, orientando a te il nostro cuore. Fa’ che sappiamo riconoscere i segni della tua visita nella nostra vita, per esultare nella gioia e renderti testimonianza davanti a tutti.

2) Signore, con Elisabetta oggi ti benediciamo perché colmi di gioia i poveri e gli umili con la tua venuta. Concedici la stessa fede di Maria per incamminarci come lei verso i più deboli e per dire: sia fatta la tua volontà nella nostra vita!

3) Ti preghiamo, Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa, perché annunci il Vangelo a tutti i popoli, con la stessa urgenza di Maria.

4) Con l’intercessione di Maria, prima messaggera del Vangelo, ti invochiamo Signore, perché la nascita di Gesù, faccia rifiorire in ogni popolo giustizia, pace e bontà. Restituisci alle loro comunità tutti quelli che sono stati rapiti e ancora sono in pericolo.

5) Ti preghiamo, Signore, perché la nostra comunità cresca nell'amore verso tutti e perché l’incontro tra di noi, come quello tra Maria ed Elisabetta, sia occasione per ricordarci che la via principale è la comunione con i fratelli.