parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 02/12/18

1ª domenica di Avvento /C
 
 

Letture: Geremia 33,14-16; Salmo 24; 1Tessalonicesis 3,12 - 4,2; Luca 21,25-28.34-36.

 

Dal Vangelo di Luca capitolo 21, versetti 25-28.34-36

25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.

36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».


GESÙ VIENE PERCHÉ AMA IL MONDO

Cristo_Giudizio
«State attenti a voi stessi ...
Vegliate in ogni momento pregando».

L’Avvento è una finestra di luce che si apre per noi

Viviamo in un tempo in cui tanti sono pessimisti, spesso incontriamo persone arrabbiate, insoddisfatte o impaurite per il loro futuro. Il Vangelo di questa prima domenica del tempo di Avvento parla di paura, ansia, angoscia. C’è bisogno di ascoltare, di cogliere domande e preoccupazioni.

Il Signore viene a dirci che questo mondo può cambiare e l’avvento di Gesù è una finestra di luce che si apre per noi, che ci mostra la speranza di un Dio che è vicino e che per lui questo mondo non è condannato a restare così. Gesù non viene per condannarlo o giudicarlo, perché egli ama il mondo e lo spinge ad aprirsi ad un futuro diverso.

Gesù sceglie la via della debolezza

Ma Gesù non viene nella via della forza, del potere economico, egli sceglie la via della debolezza e il suo Avvento ci fa scoprire e apprezzare la forza della debolezza: Maria, una ragazza povera di un piccolo villaggio, i pastori o poi dopo di loro tanti uomini e donne comuni, deboli ma credenti e accoglienti vanno verso l’appuntamento con Gesù che viene. E tutti questi “piccoli” ci insegnano che il male può essere vinto, perché l’amore è più forte del male e dell’odio.

L’Avvento ci apre un nuovo inizio: partire da Gesù, dalla sua Parola e dai poveri. In questo tempo difficile l’Avvento torna per noi, per tutti gli uomini con la speranza di un mondo migliore. Gesù viene a sciogliere i cuori induriti, apre la mente a chi pensa solo al suo benessere, l’udito a chi ascolta solo le sue ragioni, gli occhi di chi non vede altro che il proprio orizzonte.

Sono tanti quelli che vogliono il bene

In ogni persona c’è una vocazione al bene e anche le catene del male hanno un punto di rottura: quelli che sono posseduti dal male, prigionieri di un sistema di violenza, anche loro non mancano di sentimenti di umanità. Ed essi, più degli altri, hanno bisogno della benevolenza e del nostro amore. E la gente che vuole il bene è più numerosa di quanto crediamo, quelli che cercano sono più di quanto noi pensiamo.

C’è gente che aspetta, sono tanti quelli col desiderio che qualcuno venga, che indichi la via dei poveri: il bene ha bisogno di essere resuscitato nel cuore della gente. Lo vediamo nei pranzi di Natale assieme ai poveri, sono tanti quelli cercano di aiutare in molti modi, che si rendono disponibili a preparare e a rendere belli e familiari questi spazi di fraternità aperti a tutti.

Un tempo di ascolto e riflessione, di preghiera e di amore

Guardiamo con occhi nuovi le persone, non facciamo selezioni, rivolgiamoci a tutti e scopriremo tante disponibilità, tanti col desiderio di fare il bene. Tante volte è facile pensare che gli amici del Signore, i suoi discepoli sono piccola cosa dinanzi ai poteri forti di questo mondo. L’Avvento è il tempo dell’uscita dal pessimismo per andare verso colui che viene, Gesù che è pace e perdono, che è paziente e misericordioso, forte di amore nella sua debolezza.

Viviamo i giorni dell’Avvento come tempo di ascolto e di riflessione, di preghiera e di amore. Su questa via incontreremo il Signore. Ha detto un monaco siriano che è stato prigioniero dei terroristi dell’Isis: «La preghiera fa cadere le barriere e ci permette di vivere relazioni autentiche con i nostri fratelli uomini, senza odio, ma in tutta gratuità e con molto amore». La Parola di Dio illumini i nostri passi e riscaldi il nostro cuore per accogliere il Signore che viene.

Intenzioni di preghiera

1) Padre, noi ti ringraziamo perché attraverso la tua Parola ci fai conoscere le tue vie e ci guidi verso la salvezza. Che il tuo Spirito ci sostenga, ci aiuti ad aprire il nostro cuore all’ascolto particolarmente in questo tempo di Avvento.
2) Ti preghiamo, Signore, di sostenere e proteggere Papa Francesco e il nostro vescovo Crescenzio.

3) Ti preghiamo, o Signore, per i poveri, i dimenticati delle nostre città, gli invisibili, i respinti, perché possano trarre forza e grazia dalla tua Parola che è fonte di speranza e trovino nella solidarietà dei tuoi figli un porto sicuro per la loro vita.

4) Ti preghiamo, Signore, per i giovani, per i piccoli, per chi si affaccia alla vita, perché siano raggiunti dalla tua Parola, imparino ad amarla e attraverso essa possano conoscere la volontà di Dio sulla loro vita.

5) Signore della Storia, donaci sempre la forza di annunciare la tua Parola di vita e di pace in ogni angolo del mondo perché sia vinta ogni violenza. Proteggi coloro che sono stati sequestrati e sono ancora in pericolo.

6) Ti preghiamo, o Signore, per i malati di AIDS, particolarmente per coloro che in Africa sud orientale ancora non ricevono le cure necessarie. Dona a tutti guarigione e salvezza e sostieni il lavoro di DREAM, programma che cura i malati di AIDS in Africa.