parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 13 maggio 2018

Festa dell'Ascensione del Signore /B

 
 

Letture: Atti 1, 1-11; Salmo 46; Efesini 4,113; Marco 16,15-20.

 

Dal Vangelo di Marco capitolo 16, versetti da 15 a 20

Gesù disse ai suoi discepoli: 15 «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.


GESÙ CI HA APERTO LA VIA DEL CIELO


Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

 

La presenza spirituale del Signore

Dopo la Pasqua Gesù è apparso più volte ai suoi discepoli per quaranta giorni prima di risalire al cielo da dove era venuto. Egli è venuto a portare il seme di una vita nuova fondata sull’amore che egli ci ha fatto conoscere con le parole e i gesti. È la vita che troviamo descritta nel Vangelo.

Ora egli non è più presente fisicamente sulla terra come l’avevano visto i discepoli e tanti abitanti della Palestina, ma vive con una presenza spirituale non meno vera e concreta. I primi discepoli più volte hanno pensato che Gesù avrebbe instaurato il suo regno come un regno terreno. Ora essi hanno compreso la nuova dimensione e sono chiamati a diffondere questo regno di Dio che crea legami spirituali, che rinnova le menti e i cuori degli uomini.

La vocazione dei cristiani

Questa è la vocazione dei cristiani: rendere presente nella storia questo regno spirituale di unità e di amore con la testimonianza della propria vita. Noi siamo deboli, tentati da tante forme di individualismo che portano alle contrap-posizioni, alle divisioni e a tanta violenza.

Ma il Signore non ci lascia soli, ci dona la sua stessa forza che egli ha manifestato negli anni della sua vita terrena: la forza dello Spirito Santo, una forza di amore che viene da Dio.

Gesù è sceso dal cielo per indicarci la via del cielo. E ora noi possiamo percorrere questa via che ci porta al cielo: volere bene a lui, incontrarlo nei suoi fratelli più piccoli, prendere sul serio la sua parola. Questa è la via del cielo e tutti possiamo percorrerla.

Dalla Galilea al mondo intero

Quei primi discepoli, uomini periferici provenienti dalla Galilea, hanno creduto a quanto il Signore ha detto loro: «andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura». Non hanno fatto obiezioni, non si sono appoggiati alle loro forze ma a quella forza che il mondo non conosce, la forza dello Spirito Santo. E il Vangelo di Marco si conclude con queste parole: «allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che l’accompagnavano» (Mc 16, 20).

L’invito a vivere secondo il Vangelo è giunto a noi, chiamati a scoprire la chiamata che abbiamo ricevuto: diffondere anche noi dappertutto - con umiltà, dolcezza e mitezza – la vita buona che sgorga dal Vangelo, che porta pace, unità fra gli uomini. Dinanzi alle divisioni e alle tante violenze di ogni giorno, non possiamo essere spettatori, delegare agli altri questo servizio per il bene di tutti gli uomini. È di ieri la notizia di un altro atto di violenza a Parigi, come quella di tre bombe in Indonesia contro tre chiese, cattolica, evangelica e pentecostale.

Il Signore cammina con noi

Ognuno di noi, se vuole essere fedele alla sua identità cristiana, lì dove passa, nei luoghi dove si reca, deve comunicare il senso di una vita che accoglie, comprende, aiuta, unisce. Il Signore non ci lascia soli, ma è con noi, cammina con noi e ci dona la forza del suo Spirito, quello che rese quegli uomini timidi e paurosi riuniti nel cenacolo, capaci di parlare e testimoniare al mondo la vita nuova che avevano conosciuto.

Riflettendo su queste cose e pregando il Signore, vogliamo prepararci a celebrare la festa di Pentecoste, festa dello Spirito Santo che il Signore effonde su quelli che l’invocano.

Intenzioni di preghiera

1. Nel giorno in cui celebriamo l’Ascensione, ti chiediamo, Signore, che con te si elevi pure il nostro cuore, cresca la nostra fede, si rafforzi la nostra speranza, per divenire tuoi testimoni nel mondo.

2. Ti preghiamo Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio, per tutta la Chiesa e per la missione che le hai affidata. Fa’ che in ogni angolo del mondo essa sia Chiesa in uscita, per incontrare e parlare del Vangelo a tanti che non lo conoscono.

3. Signore Gesù, che con la tua Parola ed il tuo Spirito ogni giorno sei con i tuoi figli, aiuta oggi quei cristiani che vivono in situazioni difficili e pericolose. Sostienili nell’ora della prova, liberali dal male, custodiscili nella speranza e aiutaci a non dimenticarli mai nella preghiera e con la vicinanza. Libera chi è ancora sequestrato.

4. Ti preghiamo, Signore, per tutti quegli uomini e quelle donne per cui il cielo è chiuso, anche a causa del peccato e dell’indifferenza del nostro mondo. Accogli tu la preghiera di chi, nella debolezza, a te si affida.

5. Ti preghiamo, Signore, per la pace, perché cessi il tempo dell’odio e si tornino a cercare vie di dialogo e di riconciliazione ovunque è guerra e divisione.