parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 07 gennaio 2018

Battesimo del Signore /B
 
 

Letture: Isaia 55,1-11; Isaia 12,2-6; 1Giovanni 5,1-9; Marco 1,7-11.

Le Chiese ortodosse che seguono il calendario giuliano festeggiano il Natale del Signore.

Dal Vangelo di Marco capitolo 1, versetti da 7 a 11

Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba.

11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».


UNITI A GESÙ MANIFESTIAMO A TUTTI LA SUA OPERA DI SALVEZZA


«Uscendo dall'acqua, Gesù vide squarciarsi i cieli
e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba»

 

I sentimenti nuovi provati da tanti in questo Natale

Ogni Natale ci fa comprendere meglio l’amore che Dio ha per gli uomini, per ognuno di noi, quali che siano le diverse latitudini, le etnie o i differenti credi religiosi. Quello che abbiamo conosciuto in questo Natale è in continuità con quello degli anni precedenti, ma sempre ci fa scoprire qualcosa di più profondo che si compie nell’intimo di tutti quelli che partecipano a questo evento.

Il Signore sa quanti cuori sono stati consolati durante questi giorni attraverso i vari momenti vissuti: dalla liturgia alla tavola della fraternità imbandita in tanti luoghi, dalla marcia e dalla preghiera per la pace che ha attraversato tanti paesi, dai tanti uomini e donne, giovani che si sono avvicinati e hanno provato la gioia del dare gratuitamente e del ricevere più di quanto hanno dato.

La nuova epifania del battesimo al Giordano

Ora, quello che abbiamo conosciuto più in profondità, che abbiamo contemplato e gustato deve diventare una nuova epifania nella nostra vita e per la vita di quelli che incontriamo. È quello che la festa del battesimo del Signore ci invita a vivere.

Quel bambino di Betlemme generato da Maria, accompagnato da Giuseppe, riconosciuto dai pastori e dai magi, che – come ci dicono i Vangeli - «cresceva e si fortificava in età e grazia davanti a Dio e davanti agli uomini» (Lc 2, 40.52), ora si manifesta pubblicamente e comincia ad operare in mezzo agli uomini. Col battesimo inizia una nuova manifestazione, una nuova epifania.

Accogliere lo Spirito e lasciarsi guidare da Lui

Quel giovane Gesù che poteva essere visto solo come un giovane profeta, un uomo di Dio, il battesimo al Giordano ce lo indica come colui che viene a squarciare i cieli chiusi o ancora troppo angusti della nostra vita che vuole irrompere con la forza dello Spirito ed essere ascoltato e seguito. Sarà lo Spirito ad operare ed agire in tutta la sua vita fino al compimento sulla croce.

Camminando con Gesù siamo coinvolti nella sua docilità allo Spirito perché diventino vere anche per noi quello che egli dice di se stesso nel rapporto col Padre suo: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera» (Gv 4, 34). Non si tratta di qualche piccolo miglioramento della nostra vita ma di gustare il sapore sempre nuovo della vita guidata dallo Spirito.

Lasciamo che la Parola di Dio continui ad operare in noi, senza resistenze

Il profeta Isaia parla di nuovi pensieri e nuove vie anche per noi nella misura in cui impariamo a cercarlo e ascoltarlo ogni giorno. La parola di Dio accolta e meditata produrrà nuovi frutti, nuove scoperte, nuove amicizie e nuove aperture. Ce lo ricorda chiaramente la lettera agli Ebrei: «la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4, 12).

Lasciamo che la parola di Dio penetri in maniera profonda nel nostro intimo per ricevere nuova linfa. Alzando lo sguardo da noi stessi vedremo quei campi che già biondeggiano e che ci chiamano a mietere con gioia anche dove altri hanno seminato: «Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica» (Gv 4, 38).

Intenzioni di preghiera

1) Ti ringraziamo, o Signore, per il dono del Battesimo: segno del tuo amore che ci rende per sempre figli tuoi e che oggi, dopo che abbiamo vissuto la grazia rinnovata del Natale, è possibilità di un nuovo inizio.

2) Ti preghiamo, Signore, per Papa Francesco e per il nostro vescovo Crescenzio, per le Chiese ortodosse che oggi festeggiano il Natale, e per tutta la Chiesa di Dio. Guidala e proteggila sulle strade del mondo, perché annunci ovunque il Vangelo e orienti il cammino di tutti i popoli verso di te.

3) Ti preghiamo, Signore, per questa tua famiglia. Accompagnala nel suo servizio, benedici i frutti del suo lavoro, proteggila da ogni male, custodiscila nell’unità.

4) Ti preghiamo, Signore, di concedere il perdono e la gioia della conversione a chi chiede di rinascere con te dopo l’annuncio del Natale.

5) Come i cieli si sono aperti sul Giordano, ti domandiamo, Signore, che ancora oggi si aprano sulla vita del mondo. Disarma gli spiriti violenti e rafforza chi cerca la pace perché gli egoismi, le chiusure, gli interessi di parte cedano il passo al senso del bene comune. Proteggi la vita di chi è ancora sequestrato.