parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 12 novembre 2017

Domenica 32ª Tempo Ordinario /A
 
 

Letture: Sapienza 6, 12-16; Salmo 62; 1Tessalonicesi 4, 13-18; Matteo 25,1-13

 

Dal Vangelo di Matteo capitolo 25, versetti da 1 a 13

Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

1 Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.

6A mezzanotte si alzò un grido: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!». 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: «Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono». 9Le sagge risposero: «No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene».

10Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: «Signore, signore, aprici!». 12Ma egli rispose: «In verità io vi dico: non vi conosco».

13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.


LA SAPIENZA DI CHI VIVE OGNI GIORNO NUTRITO DALLA PAROLA DI DIO


Mentre le stolte andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo
e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.

 

Gesù è lo sposo al quale andare incontro

Ancora una volta Gesù usa l’immagine di una festa di nozze per aiutarci a vivere la nostra vita pronti in ogni momento a riconoscerlo, ad andargli incontro ed accoglierlo nei diversi momenti e situazioni nei quali egli si manifesta.

Ai tempi di Gesù la sposa aspettava l’arrivo dello sposo assieme a delle ragazze per andargli incontro con le fiaccole accese ed entrare nella casa dove era preparato il banchetto per le nozze. Nel paragone usato da Gesù lui è lo sposo e noi, il popolo dei credenti, rappresentiamo la sposa che gli va incontro quando lui arriva e insieme iniziamo la vita di comunione con Lui.

Secondo questa immagine siamo chiamati ad essere sempre pronti nell’andare incontro al Signore ed accoglierlo. Ma quando e come egli si manifesta a noi per accoglierlo? Sono tante le occasioni che egli ci dà, anche quando meno ce l’aspettiamo. Oggi possiamo riconoscerlo ricevendo una famiglia siriana, fuggita dalla guerra dopo aver perso tutto e che è stata accolta nel nostro paese.

La saggezza e la stoltezza

La parabola raccontata da Gesù ci parla di dieci ragazze che assieme alla sposa aspettano lo sposo per accoglierlo insieme. Sembrano tutte uguali perché tutte hanno le fiaccole accese pronte ad accoglierlo. Ma lo sposo tarda e tutte si addormentano e non si accorgono che le fiaccole stanno spegnendosi. Mentre cinque di loro hanno con sé l’olio di riserva in caso di attesa prolungata, le altre cinque non ci avevano pensato. Lo sposo arriva, le prime con le fiaccole accese lo accolgono e vanno insieme nella casa della festa mentre le altre restano fuori.

Essere saggi nel racconto della parabola significa avere gli occhi aperti per ciò che viene e non vivere semplicemente alla giornata; possiamo dire anche che la saggezza consiste nel non limitarsi semplicemente ad ascoltare le parole di Gesù ma anche nel praticarle. La costanza nell’ascoltare e vivere la parola di Dio ci rende capaci di essere pronti a rispondere al grido per lo sposo che arriva.

Il Signore viene in mezzo a noi anche nel tempo presente

Vegliare significa prendere la realtà di Dio così seriamente da essere pronti ad accoglierlo in ogni momento e non vivere pensando solo all’immediato presente. Lo sposo da accogliere è Gesù, ma egli si manifesta a noi in tanti modi. Si manifesta nel grido dei poveri che chiedono aiuto come Gesù stesso spiega identificandosi con loro, quando dice «tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40).

Si manifesta nella voce dei profeti che egli fa sorgere in mezzo a noi; pensiamo a papa Francesco, egli è una voce profetica per la Chiesa e per il mondo, che possiamo accogliere e fare nostra. Si manifesta quando uomini e donne di lingue e culture diverse, di religioni diverse, si lasciano guidare dallo Spirito, si incontrano, imparano a dialogare insieme e pregano lo stesso Dio; questa è l’immagine del regno di Dio che viene, l’immagine della famiglia umana riunita nella diversità e nella pace.

Come le ragazze sagge, andiamo incontro al Signore

Bisogna essere pronti a cogliere le diverse occasioni che ci sono offerte e farci incontro al Signore, pronti ad accogliere e riconoscere i segni della sua presenza. E non rischiare di lasciar passare questi momenti, impreparati, rimanendo nella vita di sempre come avvenne a tanti della generazione contemporanea di Gesù. «È venuto Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino – dice Gesù - e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”» (Lc 7,33-34). Sono giustificazioni che nascondono un rifiuto, scuse per continuare nella vita di sempre.

Andiamo incontro al Signore ogni volta che egli si fa presente a noi, andiamogli incontro con la luce della fede nella parola di Dio. Questa è la sapienza da desiderare, da cercare. L’olio che avevano quelle ragazze sagge è per noi la Parola di Dio che accolta con fede e vissuta ci fa andare incontro allo sposo, pronti a riconoscerlo dove e quando egli si manifesta.

Intenzioni di preghiera

1) O Signore, fa’ di noi dei discepoli vigilanti che sanno mettersi prontamente in cammino verso di te, per poter godere con pienezza della gioia che prepari.

2) Ti preghiamo, Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Santa Chiesa, perché con la luce della fede renda sempre viva testimonianza della tua Parola di salvezza, che libera dal male e restituisce alla vita.

3) Ti preghiamo, Signore, per la nostra comunità e per tutte le comunità perché siano in ogni angolo del mondo segni d’amore, rifugio per i poveri, case di misericordia e di pace.

4) Ti preghiamo, Signore, per coloro che sono fragili, vecchi, malati nel corpo e nella mente: liberali dal male, dona loro sostegno, conforto e salvezza.

5) Ti preghiamo, o Signore, dona al nostro mondo la tua sapienza perché sia sconfitto il male, sparisca ogni violenza, si affermi la pace. Ricordati di chi è ancora sequestrato e prigioniero in Siria, in Medio Oriente e in ogni parte del mondo.