parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli

2
la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 03/04/16

2ª Domenica dopo Pasqua /C
 
 

Letture: Atti 5,12-16; Salmo 117; Apocalisse 1,9-13.17-19; Giovanni 20, 19-31.

 

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 20, versetti da 19 a 31

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


GESÙ CI MANDA A RICONCILIARE QUESTO NOSTRO MONDO

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Gesù disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco;
e non essere incredulo, ma credente!».

Un’altra Pasqua per rinascere alla vita con Gesù

Abbiamo celebrato la Pasqua. E ogni Pasqua ci aiuta a comprendere più in profondità la vita di Gesù. Comprendiamo che egli ci chiama a vivere uniti a lui, avendo come chiave di ogni pensiero e di ogni gesto il suo amore. Nei giorni della Settimana Santa vediamo che egli non smette di amare quelli che l’hanno lasciato solo, quelli che ingiustamente l’hanno condannato a morte.

E la morte non è stata l’ultima parola. Gesù è risorto, è vivo e ci chiama a camminare con lui in mezzo agli uomini. La Pasqua è per noi un’occasione di risveglio, di nuova nascita rispetto ad un modo stanco e ripetitivo di vivere il nostro rapporto con Lui.

Abbiamo tanti segni di una chiesa che continua a vivere ripiegata su se stessa, ma sono tantissimi i segni di una chiesa che riprende a camminare con una nuova energia di amore, con coraggio.

Un nuovo inizio dei cristiani in mezzo agli uomini

In questo nuovo cammino di giovinezza spirituale, papa Francesco cammina dinanzi a noi, tanti uomini e donne, e giovani stanno scoprendo la bellezza di una vita che apprende dal Signore a guardare con interesse, con affetto, con amicizia; ad accogliere, a farsi vicino a chi aspetta qualcuno che lo ascolti, che gli dia affetto, uno spazio nel suo cuore.

Il Vangelo non ci parla dei discepoli come di persone forti, coraggiose, con qualità speciali. Gesù si manifesta a loro mentre stanno insieme con le porte chiuse per paura dei giudei che avevano ucciso Gesù.

E Gesù si fa presente in mezzo a loro, ha nel suo corpo le ferite della passione, ma è vivo e dice “pace a voi”. Avevano bisogno di sentire queste parole dopo averlo lasciato solo, dopo essere fuggiti per paura. Saranno loro a far conoscere Gesù non solo in mezzo agli ebrei della Palestina, ma uscendo fuori dai confini del loro mondo.

Il Signore conta su di noi

Anche noi non siamo persone forti, con qualità particolari. Ma anche a noi comunica pace, perdono per le nostre debolezze e dice: io conto su di voi per rinnovare questo mondo, la vostra città, il vostro quartiere. “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. Comunicare pace, dare amicizia a tutti, parlare di lui, di Gesù, che ci cambia il cuore, che ci comunica gioia mentre ci facciamo vicini alle persone sole, povere e ci rende capaci di comunicare gioia e pace a chi la cerca.

Ci viene da dire: “ma io ho dei problemi, non mi sento idoneo …”. E Gesù soffia anche su di noi la sua energia di amore e dice: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”. Ci dà il potere di riconciliare, di unire quelli che sono divisi, di fare pace. Lo Spirito Santo è una forza di amore che ci spinge incontro agli altri, superando i nostri limiti e ci rende pacificatori.

Insieme il Signore fa di noi la sua comunità

Ma c’è bisogno di ricucire i rapporti fra di noi. Quei primi discepoli deboli, fragili, stanno insieme; imparano da Gesù a fidarsi gli uni degli altri. Tommaso non era con loro quando Gesù si fa presente ai discepoli. E non si fida di quello che gli raccontano i suoi amici. E vediamo che Gesù ritorna e parla proprio a lui, non per condannarlo ma per invitarlo a credere. Tommaso che aveva usato parole dure verso i fratelli, ora crede, toccato nel cuore dalle parole di Gesù: “Mio Signore e mio Dio!”.

Ma questo episodio ci aiuta a credere: non solo a quello che noi vediamo e tocchiamo. Tanti segni di cambiamento avvengono anche oggi in mezzo a noi. Apriamoci a questo lavoro comune di pace e riconciliazione, a questo servizio di umanità, impariamo dal Signore a compiere gesti di misericordia, di cui c’è tanto bisogno in un mondo troppo conflittuale, diviso, litigioso.

Guardiamo ai primi cristiani, che non erano dotati di qualità particolari, ma insieme, uniti, con la forza dello Spirito Santo operavano cose buone che facevano crescere questa nuova famiglia. Oggi il mondo aspetta una nuova linfa di vita per mezzo nostro, per mezzo di cristiani, persone comuni, ma trasformate e rinnovate dalla forza che Gesù ci comunica abbondantemente.

Intenzioni di preghiera

1) Signore Gesù, risorto e vivo, mentre ci mostri le tue piaghe, donaci di riconoscerti presente e di accogliere l’abbraccio della tua Divina Misericordia.

2) Signore Gesù, che agli apostoli offri la tua pace, ascolta la nostra preghiera per la Chiesa, perché condivida con tutti questo dono prezioso e poco presente nel nostro mondo diviso. Proteggi e sostieni Papa Francesco e il nostro vescovo Crescenzio.

3) Ti preghiamo, Signore, per chi dubita, per chi è incredulo, per coloro che cercano la verità e per i giovani, perché la loro attesa di felicità e di vita si realizzi nell’incontro con te e la Pasqua susciti in ogni cuore il desiderio di conoscerti.

4) O Signore, noi ti chiediamo: guarisci chi è malato, dona a tutti la medicina della tua consolazione.

5) Signore, tu che hai vinto la morte e con la Resurrezione ci doni la vita, ascolta la nostra preghiera per il mondo intero, per la pace tra i popoli, per la prosperità di tutte le terre, perché il male sia vinto e la violenza non domini più sugli uomini. Veglia sulla Siria e libera tutti i prigionieri.