parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 27/12/15

Festa della Santa Famiglia /C
 
 

Letture: 1 Samuele 1,20-22.24-28; Salmo 83; 1 Gv. 3,1-2.21-24; Luca 2, 41-52.

Memoria di san Giovanni, apostolo ed evangelista: "il discepolo che Gesù amava" e che sotto la croce prese con sé Maria come sua madre.

Dal Vangelo di Luca capitolo 2, versetti da 41 a 52

41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.

46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.

48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.


CRESCERE ANCHE NOI IN SAPIENZA, ETÀ E GRAZIA

Gesu12Tempio500
«Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio,
seduto in mezzo ai maestri».

Comprendere meglio il mistero del Natale

Dopo pochi giorni dal Natale, la liturgia ci fa incontrare oggi con la singolare famiglia di Gesù, tornata a vivere nel villaggio di Nazaret. L'episodio del pellegrinaggio a Gerusalemme ci aiuta a comprendere meglio il mistero del Natale. Di Dio che viene a vivere in mezzo a noi per trasformare la nostra vita e quella di questo mondo.

Maria e Giuseppe seguendo gli insegnamenti della religione ebraica, ogni anno si recano in pellegrinaggio a Gerusalemme. E prima ancora che Gesù compisse il 13º anno, quando per ogni ebreo iniziava l'obbligo del pellegrinaggio, essi prendono con sé Gesù perché partecipi alla Pasqua, quando aveva ancora solo 12 anni.

Scoprire ciò che è essenziale alla nostra vita

L'episodio nel tempio ci aiuta nella comprensione di quel bambino nato da Maria, protetto da Giuseppe, nato povero fuori della città di Betlemme. Qual è il segreto di quel bambino annunciato dagli angeli ai pastori? Quale forza è nascosto in Lui, che ci ha fatto ritrovare nella grande famiglia raccolta nella liturgia e nei pranzi di Natale?

Sono domande che ci poniamo per crescere con Lui, dentro questa famiglia che il Signore ci ha donato. Tanti, in questo tempo sembrano essersi dimenticati di Dio, vivendo una vita che corre dietro gli affanni di ogni giorno. Gesù di Nazaret ci porta a scoprire ciò che è essenziale e prioritario nella nostra vita: la sua presenza di Gesù, la sua parola che ci nutre e ci fa crescere come figli e fratelli nella sua santa Famiglia.

Il legame col Padre ci fa crescere in umanità e sapienza

I pellegrini che andavano a Gerusalemme viaggiavano per lo più in gruppi abbastanza grandi, nei quali ci si poteva perdere di vista. Maria e Giuseppe pensano che il fanciullo si trovi con parenti o amici e sperano di rivederlo la sera dopo il primo giorno di marcia, lì dove si radunava la carovana.

Incomincia una ricerca che li conduce di nuovo a Gerusalemme dove, dopo tre giorni, essi ritrovano il figlio in mezzo ai dottori del tempio e ai loro discepoli, mentre ascolta e fa domande. Alla domanda della madre densa di rimprovero Gesù risponde con parole che ci riportano alla radice del nostro essere figli: “non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. È la prima frase che ci viene tramandata di Gesù.

Questo è il legame che ci fa crescere in umanità, ci rende sapienti, misericordiosi, teneri di cuore. Pensiamo ai trent'anni vissuti da Gesù nella famiglia di Nazaret, alla educazione ricevuta da Maria e Giuseppe: l’ascolto delle Scritture, la preghiera con i Salmi. Così essi lo vedevano crescere in mezzo a loro, dentro il loro cuore, mentre aumentava il loro effetto e la loro comprensione.

Succhiare ogni giorno il latte spirituale, che è il vangelo

E così abbiamo bisogno anche noi di far crescere il corpo spirituale e non solo quello fisico. Il corpo spirituale cresce col latte spirituale che è la Parola di Dio, da succhiare ogni giorno. Il mistero del Natale ci chiede di crescere nella conoscenza e nell'amore di Gesù, imitando Maria che accoglie, custodisce e fa crescere quel figlio.

Il silenzio di Giuseppe, uomo giusto e l'esempio di Maria, che custodiva ogni cosa nel suo cuore, ci fanno entrare nel mistero pieno di fede e di umanità della Santa famiglia.

“Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”: uniti a lui possa anche a noi questo. Cresca in noi la sapienza del Vangelo, la statura spirituale di ciascuno, la misericordia e la tenerezza nei confronti degli altri. Possa la nostra comunità crescere davanti a Dio che ci accompagna con amore e possano tutti crescere in amicizia e amore ovunque il Signore ci condurrà nel tempo che viene.

Intenzioni di preghiera

1) O Signore, uniti alla famiglia di Nazareth, a Te innalziamo la nostra preghiera perché tutte le famiglie possano essere luogo di crescita in sapienza e grazia e veri santuari della vita e dell’amore, per tutte le generazioni.

2) O Padre, dal quale proviene ogni paternità in cielo e sulla terra, noi ti preghiamo per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e ti chiediamo di sostenere la Chiesa, perché sia nel mondo la grande famiglia di Dio, accogliente verso tutti ma particolarmente verso chi è povero.

3) O Signore, noi ti preghiamo per la nostra Comunità. Guarda a questa tua famiglia: fa’ che sia unita nella comunione e rafforza in essa i vincoli di misericordia, bontà, umiltà, pazienza e perdono.

4) O Signore, di fronte al male che continua ad operare e a minacciare la vita dei popoli, noi ti preghiamo perché la pace torni ad abitare tra gli uomini; in Siria, in Iraq, in Burundi. Fa’ che ovunque al fragore delle armi succedano canti di pace. Libera chi ancora è sequestrato e proteggi chi è in pericolo.

5) O Signore, ti preghiamo per tutti coloro che nel nostro mondo, come te, non trovano un posto: per i poveri, i senza fissa dimora, gli stranieri, i nomadi, per tutti coloro che sono soli, per i prigionieri e i condannati a morte. Fa’ che possano essere consolati e trovare nella famiglia dei tuoi discepoli affetto ed accoglienza per la loro vita.