parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 27/09/15

26ª domenica Tempo Ordinario /B
 
 

Letture: Numeri 11,25-29; Salmo 18; Giacomo 5,1-6; Marco 9,38-48.

 

Dal Vangelo di Marco capitolo 9, versetti 38-48

38Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». 39Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40chi non è contro di noi è per noi.

41Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

42Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. [44] 45E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geenna. [46] 47E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geenna, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.


Vigiliamo su ogni forma DI fondamentalismo

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«Chi non è contro di noi è per noi».

Il bene viene sempre da Dio

L’episodio che ci presenta il Vangelo di oggi mette in evidenza una mentalità diffusa anche oggi da cui stare attenti. Giovanni, uno dei dodici, si presenta a Gesù e gli dice: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». E pensa di aver fatto bene, ma si sbaglia. E Gesù con pazienza, come fa anche con noi ogni domenica, spiega e corregge.

Il comportamento di Giovanni è quello di chi vuole difendere i propri privilegi, le proprie posizioni; un atteggiamento che porta non solo alla chiusura verso gli altri, alla contrapposizione, ma spesso a divisioni profonde, degenerando in  scontri e persino in guerre.

Un episodio simile è raccontato anche nel libro dei Numeri: due uomini qualunque che non fanno parte del gruppo dei settanta responsabili di Israele, senza essere stati incaricati da qualcuno, si mettono a profetizzare. Con molto zelo, arrabbiato e preoccupato, il giovane Giosuè corre da Mosè chiedendogli di intervenire e impedire a quei due di parlare. E Mosè gli risponde: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!” (Nm 11,29).

Anche Gesù risponde in maniera decisa a Giovanni che voleva impedire a uno di fare il bene perché non apparteneva al suo gruppo: “Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi”. Il bene, dovunque esso sia e da chiunque è compiuto, viene sempre da Dio. Chiunque aiuta i bisognosi, conforta i disperati, esercita l’accoglienza, promuove l’amicizia, si adopera per la pace, è pronto a perdonare, costui viene sempre da Dio.

Il rischio del fondamentalismo e del riduzionismo

Papa Francesco, parlando al Congresso degli Stati Uniti nei giorni scorsi, dinanzi a tanti conflitti in corso, a tante divisioni e contrapposizioni, ha messo in guardia da questa mentalità manifestata dal giovane Giosuè e da Giovanni, pure lui molto giovane, mentalità molto diffusa anche oggi, che porta al fondamentalismo e al riduzionismo: “Nessuna religione  è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Dobbiamo essere particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere”.

Per difendere la propria religione o le proprie idee si arriva alla violenza più crudele come stanno facendo gli estremisti islamici di oggi, ma come hanno fatto anche i cristiani non solo al tempo delle Crociate ma anche in tempi più recenti quando si puniva persino con la morte chi non condivideva le stesse idee religiose, o peggio, non professava alcuna religione.

Circa il riduzionismo il papa ha continuato: “Ma c’è un’altra tentazione da cui dobbiamo guardarci: il semplicistico riduzionismo che vede solo bene o male, o, se preferite, giusti e peccatori. … Dinanzi a tante ferite aperte nel mondo di oggi, bisogna affrontare ogni forma di polarizzazione che divide gli uomini in due campi, quello dei buoni e quello dei cattivi”.

Ovviamente noi ci mettiamo sempre nel campo dei buoni.

Alziamo lo sguardo da noi stessi e seguiamo il Vangelo

Il Vangelo ci fa comprendere che ci sono dei tagli da fare nel nostro modo di pensare, di includere alcuni ed escludere altri. “Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile”. Non si tratta di autolesionismo ma cambiamenti da attuare negli atteggiamenti e nel cuore per andare avanti insieme in fraternità e pace, collaborando tutti per il bene comune.

Una notizia di pace che ha avuto poco spazio è stata quella di un accordo di pace per mettere fine alla guerra civile in Colombia, iniziata quasi 70 anni fa, con mezzo milione di vittime. Papa Francesco ha incoraggiato gli sforzi in atto da anni e ha ricevuto le parti in conflitto che hanno visto in lui “l’amico dei poveri, il missionario della concordia”. Con papa Francesco camminiamo anche noi sulla via del Vangelo ed essere con lui testimoni dell’amore di Dio.

Intenzioni di preghiera

1) Aiutaci, o Signore, a riconoscere l’opera del tuo Spirito ovunque si manifesta, senza pregiudizi e a vigilare su noi stessi, per non fare della nostra vita un possesso ma un dono per tutti.

2) Signore, proteggi Papa Francesco. Con lui oggi ti preghiamo per tutte la famiglie. Fa’ che l’amore e la comunione si dimostrino più forti di ogni crisi e di ogni debolezza e ogni famiglia possa vivere nella solidarietà e nell’apertura al mondo, il suo servizio alla vita per tutte le generazioni. Accompagna il nostro vescovo Crescenzio.

3)Ti preghiamo, Signore, perché nel nostro mondo siano abbattuti tutti i muri che dividono gli uomini. Proteggi i migranti, le famiglie che cercano rifugio e che spesso vengono respinte. Fa’ che tutti possano trovare accoglienza per la loro vita.

4) Ti preghiamo, o Signore, per chi è condannato a morte, perché trovi clemenza e perché la giustizia non escluda mai la speranza di una nuova vita e l’obiettivo della riabilitazione. Sostieni il lavoro per l’abolizione della pena di morte nel mondo.

5) Mentre ti ringraziamo, o Signore, per il cammino di pace intrapreso in Colombia, non cessiamo di pregarti per i paesi ancora in guerra, perché possano trovare le vie della pace. Ricordati della Siria, dell’Iraq e di quanti in quei paesi soffrono. Proteggi la vita di tutti quelli che sono stati sequestrati.