Estate: tempo di riposo del corpo e anche dello spirito
Tempo d’estate, tempo di riposo. Ognuno, secondo le sue possibilità cerca di vivere qualche giorno di distensione, di stacco dagli impegni della vita ordinaria. Ma non è anche un tempo di riposo col Signore.
Il riposo col Signore è stare accanto a lui, ascoltarlo e meditare su quello che egli ha compiuto e compie in mezzo agli uomini. Questo aiutandosi col testo della Bibbia e con alcune letture che guidano la riflessione biblica e la comprensione di fatti e avvenimenti nel mondo attuale.
Le «possibilità» dell'amore
Le letture bibliche di questa diciassettesima domenica del tempo ordinario ci aiutano ad uscire da una visione delle cose troppo materiale e “quantitativa” nell’affrontare i problemi, aprendoci ad una dimensione ancora troppo poco compresa da noi.
Nella prima lettura, un uomo di Dio, un profeta – Eliseo – compie quello che Gesù avrebbe manifestato in maniera ancora più ampia: «come posso con venti pani d’orzo sfamare cento persone?». E il profeta risponde: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: ‘Ne mangeranno e ne faranno avanzare’». E così avviene, anzi ci sono anche degli avanzi.
E Gesù, nel Vangelo - davanti a una grande folla che lo cerca e lo segue attratta dalle sue parole e dai gesti di amore che compiva sui deboli, sui malati, sui poveri – compie in misura maggiore quello che Eliseo aveva fatto dinanzi a gente che aveva fame.
Abbiamo solo cinque pani e due pesci
Ci sono solo cinque pani d’orzo e due pesci. E la gente che ha davanti è una folla di cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. «Che cos’è questo per tanta gente?» - dice Andrea, il fratello si Simon Pietro a Gesù.
Ma Gesù prende i i cinque pani e due pesci, prega, li benedice e tutta quella gente, seduta sul prato distribuita in piccoli gruppi, viene sfamata; anzi alla fine riempiono dodici canestri con i pezzi avanzati. È la matematica che dinanzi alla forza dell’amore non regge più.
Come è possibile tutto questo? In questi giorni di caldo, di stanchezza, di voglia di evadere, questo miracolo del vangelo si è ripetuto e continuerà ancora. In tante luoghi della nostra città e della nostra regione – ma dobbiamo dire anche in tante parti dell’Italia e del mondo – tanti piccoli gruppi composti ora da poveri e da giovani, ora da anziani soli e da adulti, ora da stranieri assieme a persone della nostra città – hanno visto con i loro occhi questo miracolo del Vangelo compiersi.
Il miracolo dell'amore: chi dà riceve e anche chi riceve dà a sua volta
La parola di Dio, presa sul serio, produce frutti, compie miracoli. E sono miracoli non solo nel senso che con piccoli mezzi si sfamano tante persone, ma con la forza della parola di Dio, dell’amore che suscita nei cuori, tutti sono saziati. E anche chi ha dato il suo piccolo contributo torna a casa col cuore riempito di gioia, di gratitudine, più ricco di umanità. Insomma chi dà riceve molto di più di quello che dà; e anche chi riceve non manca di dare, di comunicare qualcosa che vale più del piccolo nutrimento che ha ricevuto.
La parola di Dio accolta nel proprio cuore è feconda di frutti di amore, di dolcezza, di unione, di fraternità. E i gesti gratuiti di amore rallegrano il cuore e liberano dalla prigionia di una vita che gira sempre intorno a noi stessi. L’apostolo Paolo nella seconda lettura di oggi – lettera egli Efesini, capitolo quarto – dal carcere, dove è finito a causa della predicazione del Vangelo, scrive e parla anche a noi: «comportatevi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, cn umiltà, con dolcezza, con pazienza … un solo corpo e un solo spirito … che opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti».
Il Signore continua ad operare miracoli per mezzo nostro
Alla fine di uno di questi momenti di festa nella giornata di ieri, una donna che vive sola ed ha sofferto tanto per molte prove che ha subito, ha detto: “spesso sono triste ed abbattuta, ma stando con voi ho ricevuto una forza, ho respirato un’aria di fraternità che mi ha fatto bene e mi è di grande aiuto. Grazie”. È proprio vero che anche oggi, con la forza della Parola di Dio, con pochi mezzi e con l’amore di Dio il Signore continua ad operare miracoli operando per mezzo nostro e raggiungendo tante persone.