parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 26/07/15

17ª domenica Tempo Ordinario /B
 

Letture: 2Re 4,42-44; Salmo 144; Efesini 4,1-6; Giovanni 6,1-15.

Memoria di Maria, malata psichica, morta a Roma. Assieme a lei ricordiamo tutti i malati psichici

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 6, versetti da 1 a 1534

Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. 3Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

5Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. 7Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9«C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo.

Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. 11Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. 12E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

14Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». 15Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo


Con pochi mezzi e molto amore si compiono miracoli

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Gesù disse a Filippo:
«Dove potremo comprare il pane per sfamare tanta gente?»

Estate: tempo di riposo del corpo e anche dello spirito

Tempo d’estate, tempo di riposo. Ognuno, secondo le sue possibilità cerca di vivere qualche giorno di distensione, di stacco dagli impegni della vita ordinaria. Ma non è anche un tempo di riposo col Signore.

Il riposo col Signore è stare accanto a lui, ascoltarlo e meditare su quello che egli ha compiuto e compie in mezzo agli uomini. Questo aiutandosi col testo della Bibbia e con alcune letture che guidano la riflessione biblica e la comprensione di fatti e avvenimenti nel mondo attuale.

Le «possibilità» dell'amore

Le letture bibliche di questa diciassettesima domenica del tempo ordinario ci aiutano ad uscire da una visione delle cose troppo materiale e “quantitativa” nell’affrontare i problemi, aprendoci ad una dimensione ancora troppo poco compresa da noi.

Nella prima lettura, un uomo di Dio, un profeta – Eliseo – compie quello che Gesù avrebbe manifestato in maniera ancora più ampia: «come posso con venti pani d’orzo sfamare cento persone?». E il profeta risponde: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: ‘Ne mangeranno e ne faranno avanzare’». E così avviene, anzi ci sono anche degli avanzi.

E Gesù, nel Vangelo - davanti a una grande folla che lo cerca e lo segue attratta dalle sue parole e dai gesti di amore che compiva sui deboli, sui malati, sui poveri – compie in misura maggiore quello che Eliseo aveva fatto dinanzi a gente che aveva fame.

Abbiamo solo cinque pani e due pesci

Ci sono solo cinque pani d’orzo e due pesci. E la gente che ha davanti è una folla di cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. «Che cos’è questo per tanta gente?» - dice Andrea, il fratello si Simon Pietro a Gesù.

Ma Gesù prende i i cinque pani e due pesci, prega, li benedice e tutta quella gente, seduta sul prato distribuita in piccoli gruppi, viene sfamata; anzi alla fine riempiono dodici canestri con i pezzi avanzati. È la matematica che dinanzi alla forza dell’amore non regge più.

Come è possibile tutto questo? In questi giorni di caldo, di stanchezza, di voglia di evadere, questo miracolo del vangelo si è ripetuto e continuerà ancora. In tante luoghi della nostra città e della nostra regione – ma dobbiamo dire anche in tante parti dell’Italia e del mondo – tanti piccoli gruppi composti ora da poveri e da giovani, ora da anziani soli e da adulti, ora da stranieri assieme a persone della nostra città – hanno visto con i loro occhi questo miracolo del Vangelo compiersi.

Il miracolo dell'amore: chi dà riceve e anche chi riceve dà a sua volta

La parola di Dio, presa sul serio, produce frutti, compie miracoli. E sono miracoli non solo nel senso che con piccoli mezzi si sfamano tante persone, ma con la forza della parola di Dio, dell’amore che suscita nei cuori, tutti sono saziati. E anche chi ha dato il suo piccolo contributo torna a casa col cuore riempito di gioia, di gratitudine, più ricco di umanità. Insomma chi dà riceve molto di più di quello che dà; e anche chi riceve non manca di dare, di comunicare qualcosa che vale più del piccolo nutrimento che ha ricevuto.

La parola di Dio accolta nel proprio cuore è feconda di frutti di amore, di dolcezza, di unione, di fraternità. E i gesti gratuiti di amore rallegrano il cuore e liberano dalla prigionia di una vita che gira sempre intorno a noi stessi. L’apostolo Paolo nella seconda lettura di oggi – lettera egli Efesini, capitolo quarto – dal carcere, dove è finito a causa della predicazione del Vangelo, scrive e parla anche a noi: «comportatevi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, cn umiltà, con dolcezza, con pazienza … un solo corpo e un solo spirito … che opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti».

Il Signore continua ad operare miracoli per mezzo nostro

Alla fine di uno di questi momenti di festa nella giornata di ieri, una donna che vive sola ed ha sofferto tanto per molte prove che ha subito, ha detto: “spesso sono triste ed abbattuta, ma stando con voi ho ricevuto una forza, ho respirato un’aria di fraternità che mi ha fatto bene e mi è di grande aiuto. Grazie”. È proprio vero che anche oggi, con la forza della Parola di Dio, con pochi mezzi e con l’amore di Dio il Signore continua ad operare miracoli operando per mezzo nostro e raggiungendo tante persone.

Intenzioni di preghiera

1) Signore Gesù, come le folle del Vangelo, veniamo desiderosi di incontrarti in questa celebrazione: donaci il Pane della tua Parola e di vivere la comunione con te nella preghiera, nell’ascolto, nella carità.

2) Ti preghiamo, o Signore, per papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio  e per la santa Chiesa: fortificala, con il pane della vita, perché sappia incontrare gli uomini e le donne del nostro tempo e saziare la loro fame del corpo e dello spirito.

3) Ti preghiamo, o Signore, per chi in questo periodo estivo è più solo, per gli anziani, per i malati e i carcerati. Veglia sulla loro vita e fa’ che tutti trovino conforto e consolazione.

4) Ti preghiamo, o Signore, per i poveri della terra, per quanti chiedono pane da mangiare, giustizia, libertà e sicurezza per vivere. Guarda a chi è profugo e fa’ che trovi un approdo sicuro per la sua vita.

5) Signore, noi ti preghiamo per la pace, particolarmente in Siria, in Iraq, in Libia. Proteggi i cristiani che ancora vivono in quelle terre e veglia sulla vita di tutti coloro che sono stati rapiti e sono in pericolo.