parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 21/12/14

4ª Domenica di Avvento/B
 

Letture: 2Samuele 7,1-5.8-12.14.16; Salmo 88; Romani 16,25-27; Luca 1,26-38.

 

AnnuncCostant«Ec ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù»

Dal Vangelo di Luca, capitolo 1, versetti da 26 a 38

26Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe.

La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».


29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.

30L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.

31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».

35Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.

36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio».

38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

DIO CERCA CASA NEL CUORE DEGLI UOMINI

Maria, donna dell’Avvento

È ancora Maria che ci accompagna per accogliere Gesù nella nostra vita.

Lei, piccola e povera, viene scelta da Dio come madre del Figlio suo. Non la va a cercare nella grande città, nei grandi palazzi, ma nell’umile casa di Nazareth, piccolo paese della periferica Galilea. Queste scelte di Dio ci fanno riflettere sulle nostre scelte, sulle nostre preferenze.

E questa piccola donna conosce la gioia che viene dalla gratuità dell’amore di Dio. Dio fa grandi cose in lei non per la sua capacità, ma per la forza dello Spirito, che è spirito di amore. Maria è sorpresa per questo dono gratuito ed inaspettato e si rende disponibile perché il Signore possa operare nella sua vita.

Il regalo di Dio a Natale: l’amore

E noi, che Natale stiamo preparando? Viviamo in un mondo segnato dalla paura e dall’incertezza, che accetta la guerra e l’ingiustizia, che allontana con facilità e fastidio i deboli, che vuole tutto senza il rischio dell’amore e della responsabilità.
A Natale si fanno e si ricevono regali. Il regalo di Dio è l’amore. Maria è riempita di amore, gratuitamente. E Dio vuole riempire di amore anche la nostra vita. Accogliere quel bambino che nasce significa accogliere l’amore che Dio vuole riversare nei nostri cuori.

Maria è la prima casa di Dio

È Natale quando Dio trova casa nel cuore degli uomini, come ha trovato spazio nel cuore e nella vita di Maria. È triste leggere nel Vangelo che «per loro non c’era posto nell’albergo». Maria è la prima casa di Dio. E lui continua a cercare casa nel cuore degli uomini.

Maria non aspetta a rispondere, non prende tempo, anche non ha tutto chiaro. Non vede su bito i frutti, ma lascia spazio alla Parola di Dio. Elisabetta dirà: «beata colei che ha creduto all’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». È una beatitudine che è anche per noi se ci apriamo a quanto il Signore ci fa conoscere.

Prepariamo un posto per chi non lo ha

Apriamo il nostro cuore al vangelo e il mondo si aprirà all’amore. Prepariamo anche fisicamente un posto per chi non lo ha. Questo è il senso del pranzo con i poveri, qui in chiesa, proprio nel giorno del Natale di Gesù. Natale è accogliere quel bambino e chiunque è povero e debole come lui.

Questo è Natale! Imitiamo Maria che accoglie le parole dell’angelo per diventare anche noi liberi di amare. Chiediamo al Signore di sciogliere la freddezza del nostro cuore, di vincere le paure che ci bloccano e sperimentare la bellezza di amare come Dio ama.

  • Intenzioni di preghiera
  • Ti ringraziamo, o Signore, per la testimonianza di Maria che oggi ci coinvolge nell’attesa del tuo Figlio. Fa’ che sappiamo riconoscere i segni della tua visita nella nostra vita, per esultare nella gioia e per renderti testimonianza davanti a tutti gli uomini.
  • Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Santa Chiesa perché sia ovunque segno dell’amore e dell’attenzione tua per i tuoi figli, particolarmente per quanti sono nella sofferenza, nella tristezza, nel dolore.
  • Mentre ti ringraziamo, Signore, per la storica riconciliazione tra Cuba e Stati Uniti, ti invochiamo perché si moltiplichino nel mondo i segni di speranza. Fa’ che le ferite della guerra, dell’ingiustizia, della violenza possano essere guarite e tutti i popoli del mondo riscoprano il dono dell’unità e della pace.
  • Accogli, Signore, le invocazioni che ti presentiamo. Dopo la strage di bambini in una scuola di Peshwar, ti preghiamo per tutte le vittime e per il Pakistan, così duramente martoriato. Proteggi, in quel paese, le nostre comunità, impegnate nel dialogo, nella difesa dei più deboli, nella costruzione della pace.
  • Ti preghiamo, Signore, per la liberazione di quanti sono ancora sequestrati in Siria e in Iraq, come i vescovi Mar Gregorios Hibrahim, Paul Yazigi, Padre Paolo Dall’Oglio, i padri Maher Mahfuz e Michel Kayyal.