parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 05/05/13

6a Domenica di Pasqua/C
   

Letture: Atti 15, 1-2.22-29; Salmo 66; Apocalisse 21,10-14.22-23; Giovanni 14, 23-29.

 

discepoli
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 14, versetti da 23 a 29

Gesù disse [ai suoi discepoli]: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

27Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.

lA forza del vangelo che ci unisce a gesu'

I cristiani, forza di amore e di pace

L’incontro della domenica, tutti assieme, attorno alla mensa della Parola di Dio e del pane eucaristico, ci chiama a vivere con una responsabilità bella nei confronti degli uomini e delle donne nostri contemporanei.

Ogni epoca ha i suoi problemi; e anche oggi le nostre società vivono tensioni, divisioni, difficoltà che conosciamo personalmente perché si ripercuotono anche nella nostra vita. Dinanzi a tutto questo noi cristiani non possiamo essere né passivi né rassegnati. Dal Signore ci viene una forza, una visione e una conoscenza che il mondo non ha.

Chi segue il Vangelo vive unito a Gesù

La pagina del Vangelo di oggi, ci riporta all’ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli. Stanno per venire ore difficili, i discepoli sono spaventati e incerti, sono un piccolo numero. E quando Gesù dice loro «Vado e tornerò da voi», si sentono smarriti, si rattristano.

Ma i discepoli non restano soli. Questo è vero per quella prima piccola comunità ed è vero anche per i cristiani di oggi. Forse dobbiamo riflettere su come viviamo il nostro rapporto con Gesù. «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

È la parola del Vangelo che ci fa essere con Lui, con Gesù. La sua Parola ci fa entrare in un circuito di amore, ci unisce al Padre suo, si crea una unione che ci fa vivere in compagnia del Signore.

Gesù è la nostra pace

Uniti a Lui, conosciamo la pace. «Non come la dà il mondo, io la do a voi» - dice Gesù. La pace che viene da Dio non è un compromesso fra le parti che fanno un accordo, non è nemmeno la pace che viene dopo scontri e guerre. La pace che ci dona Gesù è fondata sull’amore. Il Vangelo ci insegna ad amare e chi ama vive in pace con gli altri, perché ama anche i nemici.

Noi cristiani siamo ancora troppo tiepidi, perché ci fondiamo sui nostri ragionamenti, crediamo poco che dal Vangelo si sprigiona una forza capace di sanare ferite, di avvicinare i lontani, di creare comunione fra le persone.

Col Vangelo si appianano le difficoltà della comunità

Anche nelle prime comunità, all’inizio del cristianesimo, sorsero dei problemi, come ci racconta la pagina del libro degli Atti. Alcuni volevano imporre a tutti la circoncisione in uso presso gli ebrei; ma Paolo e Barnaba ritenevano non fosse necessario. Per questo si riuniscono a Gerusalemme gli apostoli e affrontano il problema. Possiamo considerare questa riunione a Gerusalemme, il primo Concilio.

E uniti nella preghiera, alla luce del vangelo, si supera la difficoltà, senza imporre la circoncisione ai pagani che diventavano cristiani. E così la comunità cristiana cresceva unita, e vedeva ogni giorno crescere il numero dei credenti.
Leggiamo ogni giorno una pagina del vangelo

C’è una identità tra l’amore per Gesù, l’osservanza della sua parola e la presenza di Dio. Per incontrare Dio basta il vangelo. L’apostolo Giovanni nella sua prima lettera afferma: «chi osserva la parola di Gesù, in lui l’amore di Dio è perfetto» (1Gv. 2,5).

Purtroppo la maggior parte di noi crede poco che il Vangelo è la perfezione e la vita eterna. Siamo appena agli inizi di una comprensione vera del Vangelo, una comprensione che richiede un’adesione appassionata e un coinvolgimento totale.

Leggiamo il vangelo, amiamo il Vangelo, viviamo il Vangelo. E una forza nuova di amore verrà in noi, la forza dello Spirito santo, che ci fa missionari di amore in mezzo agli altri.

Intenzioni di preghiera

  • Signore Gesù, che hai promesso ai tuoi figli il dono dello Spirito, sostieni la nostra Comunità: fa’ che la parola che ascoltiamo diventi vita e che in ogni circostanza sappiamo rendere ragione della speranza che è in noi.
  • O Signore, che ci hai lasciato la tua pace e liberi il nostro cuore dalla paura, aiutaci a riconoscere la presenza del tuo Spirito nella nostra vita e nella storia degli uomini, per essere ovunque operatori di pace.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa: donale la forza del tuo Spirito, perché sappia annunciare al mondo il Vangelo con parole credibili, ma soprattutto con la carità verso tutti.
  • Al termine di questa settimana ti presentiamo, o Signore, le invocazioni che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera. Ti preghiamo per tutti coloro che sono soli, afflitti, senza speranza, perché il Consolatore faccia loro sentire la tenerezza di Dio Padre che non abbandona mai.
  • Signore, ascolta la nostra preghiera per la Siria perché cessi il tempo dell’odio e si torni a cercare una via di riconciliazione e di pace. Proteggi la vita di Mar Gregorios Ibrahim e di Paul Yagizi.