parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 27/01/13

3a Domenica Tempo Ordinario/C
   

Letture:Neemia 8,2-4.5-6.8-10; Salmo 18; 1ª Corinzi 12, 12-31; Luca 1,1-4; 4,14-21.

Giornata di Memoria della Shoah.


«Oggi si è compiuta questa Scritura
che voi avete ascoltato»

Dal Vangelo di Luca capitolo 1 versetti da 1 a 4, capitolo 4 versetti da 14 a 21

1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19a proclamare l'anno di grazia del Signore.

20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui.

21Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

«OGGI» IL SIGNORE CI CHIAMA AD OPERARE CON LUI PER UN MONDO PIÙ UMANO

Memoria del più grande massacro di essere umani

Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria, dedicata al ricordo di uno dei più atroci eventi della storia, la Shoah, lo sterminio di sei milioni di persone, durante la seconda guerra mondiale, da parte della Germania nazista.

Queste persone erano soprattutto ebrei, ma anche rom, malati mentali, disabili o appartenenti ad altre minoranze sociali e religiose. Queste persone venivano deportati in campi di concentramento, per poi essere avvelenati nelle camera a gas e i loro corpi bruciati in grandi forni crematori. Nessuno veniva risparmiato, nemmeno i bambini, le donne, gli anziani, i malati.

Il 27 gennaio 1945 venne liberato il più grande di questi campi di sterminio. Per questo motivo quella data è stata scelta per ricordare ogni anno quello che è successo e comprendere che la diversità e la varietà sono la ricchezza dei popoli.

Il Vangelo di Gesù chiama alla liberazione degli oppressi

Perché anche noi ricordiamo questo massacro avvenuto nei confronti degli ebrei, e lo facciamo durante la liturgia? Perché oggi, come ogni domenica, è stato proclamato il Vangelo di Gesù che è venuto – come abbiamo ascoltato – a proclamare ai prigionieri la liberazione, a rimettere in libertà gli oppressi.

Ogni domenica noi ci raduniamo come quella antica assemblea del popolo – di cui ci parla il libro di Neemia - convocata dal sacerdote Esdra, per ascoltare la parola del Signore. Oggi, in questa nostra assemblea, il Vangelo, scritto con cura dall’evangelista Luca, ci parla della prima predica di Gesù a Nazareth.

Avere un tempo per leggere il Vangelo

Una cura dell’evangelista che invita ciascuno di noi ad avere la stessa cura nel leggere il Vangelo, nell’ascoltarlo e ripartire ogni giorno da esso, leggerlo per essere aiutati a comprendere il senso vero della nostra vita, la vocazione a cui ognuno è chiamato. Proponiamoci di avere ogni giorno un tempo in cui leggere il vangelo e pregare.

Al termine del brano di Isaia, Gesù dice delle parole che sono rivolte anche a ciascuno di noi: oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato. Gesù è il primo che si mette a fare quanto ha proclamato, per le strade della Palestina, parlando alle folle, incontrando ogni genere di persone e manifestando la forza del suo Spirito di amore che cura le ferite materiali e spirituali.

La parola «oggi» è rivolta a ciascuno

Ma quella parola «oggi» è anche per ciascuno di noi. E qui ci riportiamo alla memoria della Shoah. Oggi possiamo partire per aiutare il Signore perché si realizzi quella liberazione, perché giunga la buona notizia per la vita di tanti che sono oppressi.

«Oggi» voglio venire a trovare te che aspetti una visita; «oggi» voglio iniziare a dire quelle parole di amore che non sapevo pronunciare o che mi portavo dentro; «oggi» voglio andare oltre il rancore, la paura, il giudizio verso gli altri; «oggi» voglio essere generoso; «oggi» voglio chiedere perdono a chi ho offeso o tradito; «oggi» voglio aiutare un povero che chiede e ha bisogno di tutto; «oggi» voglio aiutare che è prigioniero della solitudine o della violenza.

«Oggi». Senza rimandare al domani per paura, per pigrizia.

I cristiani: artefici di un mondo più unito dove si vive in pace

È questo a rendere santo il giorno del Signore, questo è il motivo della festa, questo è ciò che da gioia, che ci porta a condividere con gli altri qualcosa di ciò che abbiamo. «Questo giorno è consacrato al Signore … Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato … la gioia del Signore è la vostra forza».

Ogni volta che il vangelo viene proclamato, come in questo giorno, si compie questo «oggi» di Dio, l’oggi della liberazione, della festa, del Vangelo. Ogni volta che apriamo il Vangelo dobbiamo sentirci dire: «Oggi si adempie questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

Il Vangelo che accogliamo nella nostra vita non ci fa restare in silenzio dinanzi alle violenze di questo tempo, ma soprattutto ci rende artefici di un mondo più unito, dove ognuno si riconosce come parte di un unico corpo, di un’unica famiglia, ciascuno con un compito di pace, di comprensione, di aiuto, lì dove si trova a vivere e a operare.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore, aiutaci a riconoscere nella Parola che ascoltiamo, la tua voce, che proclama l’inizio di un tempo nuovo; donaci di collaborare alla tua opera di liberazione dal male e di salvezza per il mondo intero.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa a cui hai affidato una Parola viva, capace di rinnovare i cuori e la vita. Donale di comunicarla a tutti con generosità e larghezza.
  • Ti preghiamo, Signore, per la nostra Comunità: proteggila, guidala, perché possa essere rifugio e speranza per tanti.
  • Al termine di questa settimana accogli, o Signore, le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate alla nostra preghiera: stendi la tua misericordia sulla terra perché i poveri, gli affamati, i soli, gli afflitti, i malati, possano gustare i frutti della tua bontà.
  • Ti preghiamo, o Signore, tu che sei la pace, fa’ che la pace torni dove c’è guerra, divisione, inimicizia.