parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 13/05/12

6a Domenica di Pasqua/B
   

Letture: Atti 10,25-26. 34-35. 44-48; Salmo 97; 1 Giovanni 4,7-10; Giovanni 15,9-17

 


"Questo vi comando:
che vi amiate gli uni gli altri."

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 15 versetti da 9 a 17.

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.

16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

una medicina per guarire dall'egoismo

L’amore secondo Dio

Qual è la medicina per curare i mali del nostro mondo? Può sembrare ingenuo, ma se noi interroghiamo tutta la Bibbia e, in particolare, i Vangeli, troviamo la risposta: la medicina è l’amore. Ma un amore non come quello che concepiamo noi, fatto di sentimenti che nascono spontanei dal nostro cuore, fatto di attrazione, simpatia, desiderio, passione, compiacimento e soddisfazione di sé.

Nei Vangeli questo amore viene indicato con la parola greca eros da cui provengono le nostre parole erotico, erotismo, che rappresentano l’amore fisico. Per indicare l’amore disinteressato, gratuito, nei Vangeli troviamo un’altra parola greca, agape che indica appunto l’amore di Dio, che non parte dai nostri sentimenti o dalla nostra psicologia, ma da Dio. Un amore che conosciamo in Gesù: tutto quello che ha detto, ha vissuto, ha fatto, sofferto, è amore, è il modo di amare di Dio.

L’amore di Dio ci dona gioia

Quello che oggi il Signore Gesù ci rivolge con affetto e con insistenza è l’invito ad entrare nel suo modo di amare, ad amare come lui ama noi e ama ogni uomo, anche il nemico, il diverso, quello di un’altra religione o di un altro popolo: «questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi».

E c’è di più. Egli vuole difenderci dalle delusioni, dal nostro modo di amare che cerca la soddisfazione personale più che la felicità degli altri, un amore che non riesce a resistere alle tempeste e ai problemi della vita. E tanti sono quelli che sperimentano questa fragilità.

Il Signore Gesù vuole la nostra gioia «vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Rimanere nel suo amore significa vivere un amore che rimane saldo, perché prima del mio io c’è l’altro.

Liberare il mondo dalle divisioni e dai conflitti

L’amore di Dio non conosce limiti e confini di nessun genere, supera ogni barriera di etnia, di cultura, di nazione, persino di fede, come leggiamo negli Atti degli Apostoli, quando lo Spirito riempì anche la casa del pagano Cornelio.
Un mondo senza questo amore che viene da Dio, rimane prigioniero di conflitti, di scontri, di violenze, di animosità che generano divisioni. Il mondo ha bisogno di amore, ne abbiamo bisogno ognuno di noi, ne hanno bisogno quelli che – proprio per mancanza di amore – restano soli, senza aiuto, senza qualcuno che si fermi accanto a loro.

Chi ama, conosce Dio

Non pensiamo di poterci dire cristiani, stando lontani da questo amore che viene da Dio e che ci realizza pienamente come persone umane. L’apostolo Giovanni, nella sua prima lettera ce lo dice in maniera diretta e chiara: «l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore».

Abbiamo bisogno di imparare ad amare come ama Dio. E il Vangelo è la guida che ci introduce a fare esperienza di questo amore: compiere gesti gratuiti, anche se piccoli, di amore verso un povero, una persona sola, un anziano; ricordarsi di chi soffre, di chi è malato, nella preghiera; pregare per i paesi in guerra, per i cristiani perseguitati come avviene in Nigeria, in Kenya, in Pakistan, in Indonesia.

Gesù è la via per camminare nell’amore

In questo modo diventiamo partecipi delle preoccupazioni di Dio per gli uomini, cominciamo ad uscire da noi stessi e sentire la compassione per coloro che soffrono. Leggiamo il Vangelo ogni giorno, lì troviamo la chiave per cambiare concretamente la nostra vita. Gesù dice: «tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi». Nel Vangelo troviamo il pensiero di Dio come ce lo ha fatto conoscere Gesù.

Solo così impariamo giorno dopo giorno a vivere l’amicizia con Dio e vedere la nostra vita diventare ricca di amicizie nuove, di tanti rapporti che rendono fruttuosa la nostra vita e comunicano ad altri quello che noi stessi gratuitamente abbiamo ricevuto.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore, che ci chiami amici, aiutaci ad aprire il nostro cuore al comandamento dell’amore e rinnova nella vita della nostra Comunità i prodigi della tua misericordia.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa, perché nel mondo sia manifestazione del tuo amore per ogni persona di qualsiasi razza e cultura e sappia suscitare in ogni cuore l’impegno per una convivenza pacifica.
  • O Signore Gesù, che non fai preferenze di persone e ci insegni ad amare senza limiti, aiutaci a crescere nell’amore vicendevole e a fare della nostra vita un dono ai fratelli.
  • Al termine di questa settimana, o Signore, noi ti presentiamo le invocazioni che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera: in particolare ti preghiamo per chi soffre e subisce violenza, perché giungano tempi di pace e cessi ogni inutile spargimento di sangue.
  • Ti preghiamo, o Signore, per chi lotta contro la morte, per chi soffre, per chi è gravemente malato: perché trovi in te soccorso, guarigione, salvezza.