parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione dell' 11/03/12

3ª Domenica tempo Quaresima/B
   

Letture: Esodo 20,1-17; Salmo 18; 1Corinzi 1,22-25; Giovanni 2,13-25.

 


"Distruggete questo tempio
e in tre giorni lo farò risorgere"

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 2 versetti da 13 a 25.

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.

15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».

17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».

21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

siamo un tempio vivo, spirituale, con gesu' pietra angolare

Il mercato nel Tempio

Poco prima della Pasqua dei Giudei, Gesù sale a Gerusalemme per celebrare la Pasqua assieme a tutto il popolo. Ma – come avveniva proprio negli ultimi giorni prima della Pasqua ebraica – negli atrii del Tempio c’era un grande movimento di vendita e di cambio di monete. Anche noi ci stiamo preparando alla Pasqua, per vivere con Gesù i giorni della sua passione, morte e resurrezione, i giorni della Settimana più importante di tutto l’anno, chiamata Settimana santa.

Nel tempio Gesù trova «gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete». Con un gesto molto forte caccia tutti fuori e libera il tempio da questo mercato; possiamo dire: uno scatto di gelosia da parte di Gesù, per la casa del Padre suo: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».

Una domanda personale

Gesù è venuto a costruire un nuovo tempio, non fatto di pietre ma di persone vive; insieme esse costituiscono il nuovo tempio spirituale di cui egli è la pietra angolare, il capo di un corpo fatto di tante membra. Dinanzi al gesto di Gesù ci poniamo una domanda personale: che cosa trova Gesù nel nuovo tempio spirituale che è la Chiesa, che è la nostra comunità, di cui ciascuno di noi è una pietra viva?

L’apostolo Pietro ci parla di questo tempio nuovo, un edificio spirituale fatto di persone unite saldamente a Cristo. Scrive l’apostolo: «Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo» (1Pietro 2,4-5).

Gesù e la Chiesa, segno vivo per questo mondo

Dinanzi al gesto di Gesù, i Giudei si ribellano, chiedono un segno. E Gesù dà un loro segno, il segno è lui stesso, pietra angolare del nuovo edificio spirituale, la Chiesa, la comunità, che sono il corpo di Cristo. I Giudei non credono e saranno proprio loro a mettere a morte Gesù con la violenza, ma egli dopo tre giorni risorgerà. I discepoli non comprendono subito, ma colgono l’amore di Gesù per la purificazione del cuore e della vita degli uomini, per il rinnovamento della vita di questo mondo.

La Chiesa, la comunità cristiana, sono il segno nuovo per tutti gli uomini. Gesù non può tollerare che la casa del Padre suo sia inquinata, anche se si tratta di piccoli commerci. Sa bene che in un tempio dove si accolgono questi piccoli commerci, si arriva a vendere e a comprare, per soli trenta denari, anche la vita di un uomo, la vita di Gesù.

Sgombrare il cuore da calcoli e interessi, fare spazio alla gratuità

Dinanzi al gesto forte di Gesù fermiamoci a riflettere su un mercato sul quale conviene riflettere: è quello che si svolge dentro i cuori. E questo mercato scandalizza ancora di più il Signore, perché il cuore è il vero tempio che Dio vuole abitare.

È il mercato che riguarda il modo stesso di concepire la vita, quando essa viene ridotta ad una specie di compravendita, così che nulla è fatto gratuitamente. Infatti si è perso il senso e soprattutto la pratica della gratuità, della generosità e della grazia. Si agisce troppo per interesse. Ma sappiamo e constatiamo che da tale pratica generalizzata crescono le erbe velenose dell’arroganza, della insaziabilità e della voracità, che rendono la vita più amara per tutti.

Gesù vuole entrare nella nostra vita, come entrò nel tempio e rovesciare questo primato: manda all’aria le bancarelle dei nostri interessi meschini e riafferma il primato di Dio. È lo zelo che il Signore ha per ognuno di noi, per il nostro cuore, per la nostra vita perché si apra ad accogliere Dio.

Il Vangelo, forza spirituale che cambia i cuori

Ogni domenica il Vangelo diviene come la sferza che Gesù usa per cambiare il nostro cuore, la nostra vita. Anzi, ogni volta che apriamo il piccolo libro del Vangelo, esso scaccia dal cuore l’attaccamento a se stessi e ci avvia ad una vita in pace e in armonia, «edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù» (Efesini 2,20).

Così prende forma e visibilità una società umana, aperta e accogliente verso tutti, come un tempio santo dove Dio si fa presente e prende dimora, come ci spiega molto bene l’apostolo Paolo: «In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito” (Efesini 2,21-22).

Lungo il cammino di questo tempo santo, la Quaresima, apriamo più frequentemente il Vangelo, meditiamo ogni sua parola e lasciamo che entri in ogni piega dei nostri pensieri e sentimenti, li purifichi e li rinnovi per accogliere il Signore e diventare segno della sua presenza nel mondo.

Intenzioni di preghiera

  • Signore Gesù, tu che sei il vero tempio di Dio e non desideri un culto esteriore purifica in questa Quaresima i nostri cuori, perdonaci di ogni infedeltà perché possiamo essere tuo tempio santo.
  • Ti ringraziamo o Dio perché la tua legge ci rende liberi dalla schiavitù del male, orienta la nostra vita anche nei momenti più difficili, suscita in noi il desiderio di amare Te e il nostro prossimo. Ti preghiamo perché sia sempre luce al nostro cammino.
  •  Signore, che hai manifestato la tua potenza in ciò che agli occhi degli uomini appare stolto e debole, aiuta la tua Chiesa, ovunque diffusa, a sentirsi protetta solo dalla forza del tuo Vangelo.  Ti preghiamo per il papa Benedetto, per l’Arcivescovo Williams, Primate della Chiesa Anglicana e per il nostro vescovo Crescenzio. Aiuta le nostre Chiese a percorrere in fretta il cammino dell’unità: che il tuo amore universale bruci nei nostri cuori e ci guidi ad essere amici e fratelli.
  •  Accogli, o Signore, le invocazioni che questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera. Aiutaci con la potenza della tua Parola, l’umiltà del tuo amore, la grazia dello Spirito Santo a soccorrere chi più soffre per l’abbandono e la miseria: continua a trasmetterci la passione e l’amore per la vita, anche quando è debole, ferita dalla malattia, segnata dalla povertà.
  • Signore, noi ti preghiamo perché la morte e la guerra non siano più padrone della vita di tanti uomini: posa la tua mano su questo mondo perché conosca la tua pace e ascoltaci mentre ti invochiamo perché cessi nel mondo ogni violenza e ogni contrapposizione.