parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 24/07/11

17a Domenica Tempo Ordinarioi/A

   

Letture: 1Re 3,5.7-12; Salmo 118; Romani 8, 28-30; Matteo 13, 44-52.

 

discepoli
"Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo"

Dal Vangelo di Mattteo capitolo 13 versetti da 44 a 52

44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

La scelta gioiosa dinanzi al tesoro trovato

Il bene prezioso che abbiamo incontrato

Le tre parabole del Vangelo di oggi chiudono il capitolo 13 del Vangelo di Matteo, il capitolo delle parabole. Esse ci pongono dinanzi a quello che è già nelle nostre mani e dinanzi alla scelta che ciascuno di noi è chiamato a compiere, una scelta da fare con gioia se si è intelligenti nel comprendere la preziosità di quello in cui ci siamo imbattuti.

Il regno dei cieli si è fatto presente, è qui ed ora: lo vediamo essere concreto nella Vangelo che riceviamo, che diventa vita, che tocchiamo con mano nella famiglia che nasce dal Vangelo, la Comunità cristiana, dei discepoli del Signore.

Persone comuni che sanno scegliere

Quell’uomo che trova il tesoro nascosto nel campo è un poveraccio, non è il padrone di quel campo, è un salariato che lavora a giornata. Ma coglie l’occasione unica che gli si presenta, e punta tutto su quel campo per avere il tesoro. L’altro è una persona che di mestiere fa il mercante di perle. Ma quando si trova dinanzi alla perla di grande valore, anch’egli punta tutto su quella perla unica, preziosissima.

Queste brevi parabole di Gesù ci interrogano sul nostro comportamento, sulle nostre scelte dinanzi al bene unico, prezioso, che ci è stato donato di incontrare. Non si possono scegliere le mezze misure, tenersi qualcosa per sé, quasi a dubitare che convenga investire tutto su questo bene.

Il dono prezioso fatto alla nostra vita

Siamo deboli, peccatori, ma il Signore ha guardato con tenerezza, con compassione alla nostra vita, egli che è buono e misericordioso. E ci ha fatto conoscere questo tesoro. Per noi, rispetto a quell’operaio del campo e a quel mercante, il bene prezioso si manifesta in maniera ancora più chiara.

Altri, prima di noi hanno scoperto il tesoro del Vangelo, della Comunità, dei poveri. Noi stessi abbiamo avuto già modo di vedere quanto questo bene è prezioso non solo per la nostra vita, ma per la vita degli uomini, per questo nostro mondo troppo diviso, troppo violento, troppo ingiusto nei confronti dei più deboli.

“Non comprendete ancora?”

È il momento di coinvolgerci nella stessa decisione dei due uomini delle parabole, che subito e con gioia, danno tutto quel poco che hanno per entrare in quel bene di valore incommensurabile.

A noi Gesù si rivolge come fece con i suoi primi discepoli: “Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via? Non comprendete ancora?" (Marco 8, 17-21).

Quante cose abbiamo visto, abbiamo vissuto? Si potrebbero ricordare tante e tante cose avvenute in comunità. E anche tante cose avvenute sotto i nostri occhi? Il lavoro per la pace con tanti frutti, quello per la convivenza pacifica, la resurrezione di tanti che erano come morti e sono tornati alla vita. E la nostra stessa vita strappata a un vagare senza una meta, al colore grigio che avvolge tanti.

La scelta della saggezza

E allora: non comprendete ancora? Non capite quello che vedete, che è sotto i vostri occhi? Ciascuno di noi – al di là dell’età che ha, giovane, adulto o anziano che sia – è chiamato alla saggezza di Salomone che non chiede a Dio beni per sé, ricchezze di questo mondo, ma solo di poter vivere l’amicizia con lui, che è la vera ricchezza dell’uomo.

Ciascuno di noi è chiamato ad essere come quello scriba che conosce la Scrittura. Diventato discepolo del Signore “è simile ad un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”. È l’intelligenza dello Spirito che rende capaci di leggere i segni dei tempi, la realtà e i problemi che vive la società del nostro tempo e di trovare le risposte adatte attingendo al tesoro del Vangelo.

Intenzioni di preghiera

  • 1. O Signore, che nella tua casa ci fai trovare il tesoro nascosto e la perla preziosa, concedi a ciascuno di noi il discernimento del tuo Spirito perché sappiamo apprezzare il valore del tuo Regno e della vita che ci doni.
  • 2. O Signore, il tuo Regno è come una rete gettata nel mare che accoglie tutta l’umanità perché riceva il dono della salvezza: rendi anche noi capaci di accoglierlo, viverlo e comunicarlo.
  • 3. Ti preghiamo, o Signore, per il papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa che tu chiami ad annunciare e a far crescere sulla terra il tuo Regno: guidala e sostienila.
  • 4. Ti preghiamo, Signore, per la nostra Comunità. Accompagnala nel suo servizio, benedici i frutti del suo lavoro e proteggila da ogni male. Aiuta questi tuoi servi ogni giorno a scegliere la via impegnativa del bene, per resistere al male nella compassione, nell’amicizia e nella solidarietà con chi soffre.
  • 5. Accogli o Signore le invocazioni che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera. Ti chiediamo di disarmare i disegni dei violenti, perché la morte e la violenza non dominino più sul cuore degli uomini e ovunque torni a regnare la pace.
  • 6. Ti affidiamo in questo tempo o Signore chi è più debole, più isolato e per chi è malato. Proteggi i più anziani, veglia sui più piccoli, guida ogni uomo e ogni donna.