parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 30/01/11

4ª Domenica Tempo Ordinario/A

   

Letture: Sofonia 2,3;3,12-13; Salmo 145; 1 Corinti 1,26-31; Matteo 5,1-12.

 


"Beati i miti perchè erediteranno la terra"

Dal Vangelo di Matteo capitolo 5 versetti da 1 a 12

1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 4Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.

5Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. 6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

la via della vera felicita'

Gesù ci comunica la vera sapienza, quella di Dio

Gesù guarda con tenerezza le folle che vengono a lui da ogni parte, si commuove su di loro perché le vede come pecore, senza nessuno che le guidi. Ed è dinanzi a queste folle che Gesù chiama a sé i discepoli, li fa salire sul monte assieme a lui e svela loro la via per riformare se stessi e rinnovare questo mondo. Salire sul monte è avvicinarsi a Dio e allontanarsi da quella concentrazione su noi stessi che restringe il nostro sguardo al piccolo orizzonte personale.

La pagina delle beatitudini ci svela la sapienza di Dio che egli vuole comunicare agli uomini. Una sapienza che è l’opposto di quella che gli uomini ritengono sapienza. L’apostolo Paolo l’ha ben compresa quando riflette su quello che è avvenuto nella comunità di Corinto e lo scrive nella prima lettera che egli rivolge loro: “non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili”. Eppure Dio ha operato grandi cose in mezzo a voi, nonostante la vostra debolezza, la realtà da cui provenite, la vostra storia personale.

Un piccolo popolo, povero e umile, che può orientare gli uomini smarriti

Anche oggi il Signore continua a parlare, riunendo attorno a se un popolo umile e povero, segno della presenza di Dio e dell’azione di Dio in mezzo agli uomini. È il popolo che si lascia ammaestrare da Gesù, colui che è venuto non per essere servito, ma per servire.

Vediamo tutti come la nostra società vive in uno smarrimento dei valori che costituiscono i tratti veramente umani degli uomini; la ricerca di beni materiali ha immiseriti i nostri sentimenti, ci ha allontanati gli uni dagli altri, ha creato solitudine e indifferenza nei confronti di coloro che soffrono.

In questa realtà il Signore ci indica la via delle beatitudini come via profondamente umana, perché gli uomini possano vivere insieme, nella giustizia e nella pace, solidali gli uni con gli altri. Ed è una via molto concreta, praticabile, che comincia da un rinnovamento interiore e conduce a nuovi atteggiamenti e comportamenti nei confronti degli altri.

I tratti di questo popolo umile e povero

“Beati i poveri in spirito”: chi sono i poveri in spirito? Sono quelli che smettono l’abito dell’orgoglio, dell’autosufficienza, smettono di giudicare gli altri e diventano liberi di affidarsi al Signore, accogliendo docilmente la sua Parola, il suo vangelo. Il libro del Siracide (33,13) spiega bene questo atteggiamento interiore con una immagine molto plastica: “Come argilla nelle mani del vasaio che la modella a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati e li ricompensa secondo il suo giudizio”.

Solo così il Signore può fare di noi nuove creature, può far emergere l’uomo nuovo che, seguendo la via delle beatitudini, rivela i tratti stessi dell’umanità di Gesù. È lui l’uomo delle beatitudini, povero, mite e umile di cuore, affamato di giustizia, appassionato e misericordioso, perseguitato e messo a morte.

Tenere i nostri occhi fissi sul Signore Gesù

Guardando a lui, ascoltandolo e seguendo lui, impariamo ad avvicinarci a quelli che sono nel dolore, a trattare tutti con mitezza, a non accontentarci solo di stare noi un po’ meglio, un po’ tranquilli. Le parole di Gesù ci spianano la strada verso una vita piena, una gioia molto più profonda delle nostre soddisfazioni spesso insignificanti.

Il mondo continuamente, con messaggi che poi si rivelano ingannevoli, ci indica una strada diversa per arrivare alla felicità: pensare solo a se stessi, cercare di possedere più cose, stare lontani dal dolore degli altri. Sono messaggi martellanti che vogliono fare breccia in ognuno di noi.

Essere luce del mondo e sale della terra

Abbiamo bisogno di cercare ogni giorno il Signore, ascoltare le sue parole che ci insegnano ad amare gratuitamente; il mondo ha bisogno di questo popolo umile e povero che vive in mezzo agli altri come una luce che illumina, che tutti possono vedere ed esserne illuminati; un popolo che in mezzo agli altri è come il sale della terra, che fa conoscere il sapore nuovo e la gioia che viene dal dare, dal servizio gratuito nei confronti di chi è povero.

Lasciamoci istruire, educare da questo maestro buono che non inganna, che si prende cura di noi, che ci attira a vivere come lui, e assieme a lui aiutare gli uomini a far venir fuori il meglio di sé, quei tratti di bontà che sono in ciascuno, perché tutti siamo stati creati a immagine e somiglianza sua. E solo uniti a lui possiamo vivere una vita veramente umana, anticipazione della vita piena nel suo regno.

Intenzioni di preghiera

  • Signore, che nel Vangelo delle Beatitudini ci riveli il volto di Gesù e ci indichi la strada per essere felici, concedici di non confidare in noi stessi e nel nostro benessere ma solo in te che sei Signore della vita.
  • Signore, che vuoi strapparci ad una vita irrilevante e ci proponi la tua umanità mite, appassionata, misericordiosa, aiutaci a guardarti e a seguirti per conoscere la piena beatitudine.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Santa Chiesa, perché il suo cammino nel mondo sia sempre guidato dallo spirito delle beatitudini.
  • Ascolta, o Signore, le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate alla nostra preghiera lungo questa settimana. Ti preghiamo per chi vive per strada, per i barboni, per chi è messo ai margini del nostro mondo ricco. Tu che ti ricordi di tutti, proteggi la loro vita e dona a noi di continuare a vivere l’amicizia verso i nostri fratelli più poveri come una benedizione per la nostra vita.
  • Signore, guarisci questo mondo dal male della guerra, della violenza, dell’ingiustizia. Aiuta tutta l’umanità ad essere una vera famiglia di popoli e sostieni tutti coloro che operano per la giustizia e per la pace.