parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 03/01/10

2a Domenica dopo Natale/C
   

Letture: Siracide 24, 1-4.8-12; Salmo 147; Efesini 1, 3-6.15-18; Giovanni 1, 1-14.

 


"Il Verbo si fece carne e venne
ad abitare in mezzo a noi"

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 1 versetti da 1 a 14

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 

Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

dio ha preso dimora in mezzo agli uomini

A Betlemme nasce una famiglia che deve crescere

Continuiamo oggi la riflessione sul Natale di Gesù a Betlemme. Attorno a quella mangiatoia abbiamo visto la famiglia di Gesù. È una famiglia diversa, i cui volti li abbiamo visti nelle tante mense che sono state apparecchiate. Sono volti di persone di cui abbiamo imparato i nomi, volti spesso segnati dalla sofferenza, dalla durezza di una vita difficile. Ma sono illuminati dalla luce che viene da Betlemme. Non è come le luce artificiali di questo mondo che si accendono solo nei luoghi del benessere, la sua luce raggiunge i luoghi bui e dirada le tenebre, fa uscire dall’anonimato di chi vive l’umiliazione di non esistere per nessuno.

“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” – dice l’evangelista Giovanni. Questa luce ha raggiunto noi assieme a tanti poveri, assieme a tante donne e uomini di buona volontà che si sono uniti a noi. È un sogno che si realizza, quello di un mondo che diventa famiglia: lo vediamo vicino a noi ma sappiamo che si allarga e raggiunge tanti luoghi fino agli estremi del mondo. È una luce che non conosce confini, che non si indebolisce man mano che raggiunge un numero sempre più grande di luoghi e di persone.

Una famiglia in cui impariamo ad amare sempre di più

In questa famiglia comprendiamo che c’è bisogno di fare sempre più spazio al Signore perché cresca e ai poveri perché siano realmente accolti; e sentiamo che c’è bisogno di liberarci dal nostro protagonismo che ostacola l’armonia e la gioia di questa famiglia, c’è bisogno di amare di più, di non essere avari di tempo e di vita per questa famiglia.

L’esperienza che viviamo ci spinge ad andare in profondità, per “comprendere a quale speranza siamo stati chiamati – scrive l’apostolo Paolo - quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità tra i santi”. Questo mondo può diventare famiglia, questi spazi di umanità liberati sono una realtà e possono crescere, allargarsi. Quello che noi viviamo, quello che è sotto i nostri occhi, viene da Dio. E Dio veramente è venuto ad abitare in mezzo a noi.

Essere portatori di Dio in mezzo agli uomini

L’antica sapienza de libro del Siracide, riferendosi al Signore, dice: “ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità, nell’assemblea dei santi ho preso dimora”. Noi siamo il suo popolo santo, portatori di Dio in mezzo agli uomini, chiamati a parlare la lingua della carità, una lingua da imparare e praticare sempre di più.

L’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo sono intimamente connessi, anzi l’amore per i poveri vissuto in maniera concreta manifesta che l’amore di Dio vive in noi e si riversa sugli altri. Già il profeta Isaia affermava che non si può onorare Dio senza “dividere il pane con l’affamato, introdurre in casa i miseri, senza tetto, vestire uno che vedi nudo. Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, allora brillerà fra le tenebre la tua luce; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono” (58,7-11).

La buona notizia del Natale ha raggiunto tanti

L’esperienza di questo Natale è stata una buona notizia per tutti noi. Ma lo è stata anche per tanti che vivevano al buio, per tanti poveri nel mondo, per tanti che cercavano un senso per la propria vita e lo hanno scoperto nella gioia di questa famiglia. È una famiglia che realizza in maniera sempre più larga le parole dell’Apocalisse, quando parla di “una moltitudine immensa di ogni nazione, tribù, popolo e lingua” (7,9).

È una famiglia che vuole crescere e comunicare pace agli uomini. La politica, la violenza, il denaro non riescono a creare questi legami familiari, anzi alimentano divisioni, lotte, esclusioni. A Betlemme non abbiamo incontrato un forte, non c’erano eserciti armati, non c’erano i potenti, abbiamo incontrato un bambino che è il Signore. Con lui noi possiamo cambiare, questo mondo può essere cambiato.

Non fermiamo la corsa del messaggio del Natale, non rallentiamo la sua corsa, preghiamo perché il Signore ci dia uno spirito di sapienza che ci faccia comprendere il disegno di amore al quale ci ha predestinati, la benedizione spirituale che ha riversato su di noi, la speranza da comunicare e realizzare nella grande famiglia del Signore.

Intenzioni di preghiera

  • Ti preghiamo o Signore perché a partire dal Natale, il Verbo, la tua Parola, divenga carne della nostra vita: rendici assidui nell’ascolto, aperti all’azione del tuo spirito, fedeli nella preghiera.
  • Ti ringraziamo o Signore per il Natale appena trascorso, perché hai visitato di nuovo la nostra vita, per la bellezza del banchetto attorno al quale con tanti poveri ci hai radunato nella gioia; perché sappiamo custodire e far crescere questo dono di pace in una familiarità senza confini.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la santa Chiesa. Guidala sulle strade del mondo, perché annunci ovunque il Vangelo e orienti il cammino di tutti i popoli verso di te.
  • O Signore ti presentiamo l’invocazione di tutti coloro che in questa settimana si sono affidati alla nostra preghiera. Ti preghiamo per la pace in ogni luogo dove non c’è pace. Fa che cessi ogni violenza e veglia sul mondo intero.
  •  Ti preghiamo Signore per chi cerca parole di salvezza e consolazione per la propria sofferenza e per tutti i malati.  Tu che sei la salute delle anime nostre, salva anche le nostre fragili membra.