parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 21/02/10

1ª Domenica di Quaresima/C
   

Letture: Deuteronomio 26, 4-10; Salmo 90; Romani 10, 8-13; Luca 4, 1-13.

Memoria di san Pier Damiani (1007-1072). Fedele alla sua vocazione monastica, amò tutta la Chiesa e spese la sua vita per riformarla. Ricordo dei monaci in ogni parte del mondo.


"Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"

Dal Vangelo di Luca capitolo 4 versetti da 1 a 13

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

la nostra forza viene dalla parola di dio

Anche Gesù conosce le tentazioni degli uomini

Abbiamo iniziato il cammino quaresimale che ci conduce alla Pasqua con l’umile e austero segno delle ceneri poste sul nostro capo, un gesto di chi riconosce la propria debolezza e ripone la sua fiducia in Dio.

Oggi facciamo insieme la prima sosta di questo cammino verso la Pasqua. E la Chiesa ci fa riflettere su questa pagina riportata da tutti e tre i vangeli sinottici: Gesù viene tentato dal diavolo sin dall’inizio del suo ministero in favore degli uomini.

Lo Spirito guida Gesù e anche noi nel deserto

Guidato dallo Spirito, egli va nel deserto dove rimane per quaranta giorni tentato dal diavolo. Sono giorni di preghiera ma anche giorni nei quali egli conosce da vicino l’aridità di quella terra. E lo Spirito che guida il Signore, guida anche noi nel deserto di questo mondo.

È il deserto di solidarietà, di comunione, di partecipazione alla vita degli altri. E il contatto col Signore, nella preghiera che è soprattutto ascolto della sua Parola, ci apre gli occhi e ci fa rendere conto di tante dure realtà che colpiscono le persone più deboli.

La tentazione di chiudere gli occhi sulla dura condizione di tanti

È lo Spirito del Signore che non ci fa chiudere in noi stessi, ma ci conduce nei luoghi aridi di umanità e lì, parlando al nostro cuore, ci manifesta la sua compassione, la sua tenerezza per i deboli e gli emarginati. Ma ogni giorno c’è la tentazione di chiudere gli occhi per non vedere, di chiudere le orecchie per non sentire e pensare solo a sé.

È la tentazione del diavolo che ci inganna, che ci vuole far credere che non si può fare altrimenti, che bisogna accettare la realtà, che l’unica cosa che si può fare è pensare a salvare se stessi. È una tentazione che sperimentiamo nelle diverse situazioni, dinanzi a quelli che incontriamo, a coloro che soffrono, a quelli che sperimentano indifferenza e anche ostilità.

Sperimentiamo nella preghiera la forza di amore che Dio ci comunica

E nei momenti in cui siamo più deboli – come Gesù che al termine di quei giorni ebbe fame – allora la tentazione si fa più forte. Ma il tempo di Gesù nel deserto è stato un tempo di preghiera, di colloquio col Padre suo. Ed è questo che rende forti anche nella debolezza.

Le tre tentazioni riportate dai Vangeli sono tentazioni che anche gli uomini conoscono, anche noi conosciamo. La tentazione di pensare soprattutto se non esclusivamente ai propri bisogni materiali, la tentazione di voler possedere sempre di più o quella di mettere Dio al nostro servizio e non viceversa o prendersela con il Signore per quanto di male ci accade.

La Parola di Dio per non piegarci alle tentazioni

E noi sappiamo quanto facilmente ci lasciamo dominare da quella che abbiamo chiamato “la dittatura del materialismo”, quanto facilmente ci pieghiamo a tante cose senza farci tanti scrupoli, quanto spesso arriviamo a prendercela con Dio se non ci protegge come noi vorremmo.

Ma vediamo che Gesù ad ogni tentazione risponde sempre con la Parola di Dio. È di lì che viene la forza per vincere le sollecitazioni, i richiami del diavolo ingannatore, di colui che è l’avversario di Dio, il principe del male, nemico del bene.

Dice Gesù: “sta scritto: non di solo pane vivrà l’uomo”, cioè non solo di quello che riguarda la nostra vita materiale.

Eppure noi, mentre ci preoccupiamo di nutrire ogni giorno il nostro corpo, non facciamo altrettanto per nutrire la nostra mente e il nostro cuore. E così diventiamo aridi, deboli nei sentimenti, distanti e disinteressati a quello che accade intorno a noi.

Il tempo della Quaresima è tempo opportuno per riscoprire se non scoprire la forza della Parola di Dio nella nostra debole vita.

La Parola di Dio ci rende forti dinanzi ai compromessi

La forza di questa Parola ci rende forti dinanzi ai compromessi con la nostra coscienza, dinanzi alla voglia di avere, di possedere, senza farsi tanti scrupoli. Vedendo lo scadimento di tanti comportamenti intorno a noi è facile finire anche noi coinvolti o accettare passivamente rimanendo in silenzio dinanzi alla ingiustizia che colpisce le persone che non sono in grado di difendersi.

Anche dinanzi a questo tipo di tentazioni Gesù risponde con la Parola di Dio che gli è familiare: “sta scritto: il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. Gli amici di Dio, i discepoli del Signore di ogni tempo consumano i propri occhi nella lettura quotidiana della Parola di Dio. È da lì che viene la vera forza che fa vincere il male che si insinua dentro il nostro cuore.

Il Signore ci ha chiamati a vivere in una terra “dove scorrono latte e miele”

E infine, la tentazione di prendersela con Dio anche quando abbiamo fatto scelte avventate, quando ci accadono cose che non ci piacciono o quando ci accade qualcosa di brutto. Dinanzi alla tentazione di mettere Dio al nostro servizio piuttosto che essere noi a seguire lui, Gesù risponde ancora con le parole della Bibbia: “è stato detto: non metterai alla prova il Signore Dio tuo”.

Viviamo questo tempo di Quaresima avendo un tempo per il Signore ogni giorno. La sua Parola ci rende forti contro il male, ci aiuta a vedere e riconoscere quanto il Signore ha fatto per noi, come ci ha accompagnati in questi anni; ci aiuterà a ricordare la nostra condizione di persone disperse nella confusione di questo mondo, l’essere stati presi per mano da lui e portati a vivere in una famiglia dove si impara a vivere da fratelli e sorelle, si impara ad incontrare i poveri, gli emarginati, che arricchiscono le nostre povere umanità, ci avvicinano a Dio.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore Gesù che sconfiggi le tentazioni con la potenza della Parola di Dio, aiutaci nel pellegrinaggio della Quaresima ad essere assidui nella lettura delle Scritture, nella preghiera umile e fiduciosa e generosi nella carità. Fa’ che sappiamo cercarti con perseveranza perché abbiamo bisogno di te per resistere al male e alle sue seduzioni
  • Ti preghiamo o Signore per tutta la nostra Comunità perché viva unita a te il dono della Quaresima. Rendila più forte nella fede, più salda nell’amore e proteggila da ogni male.
  • Signore, noi ti preghiamo perché questo tempo, con l’aiuto della tua grazia, sia per ogni cristiano e per tutta la Chiesa, un tempo di conversione, di rinnovamento, di perdono. Ti preghiamo  ancora per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio: sostienili nel loro ministero.
  • Ti presentiamo o Signore le invocazioni che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera. Ti preghiamo per i malati, per i sofferenti che chiedono aiuto e consolazione: dona loro guarigione e salvezza.
  • Ti preghiamo o Signore per chi è disperato, sopraffatto dalle prove della vita, per chi non vede più un futuro innanzi a sé. Perché il male non sia più padrone della vita di tanti uomini e di tante donne; perché le terre ridotte ad un deserto dalla violenza e dalla guerra possano rifiorire alla pace.