parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 09/12/07
2ª domenica di Avvento/A
   

Letture: Isaia 11, 1-10; Salmo 71; Romani 15, 4-9; Matteo 3, 1-12.


"Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! "

Dal Vangelo di Matteo capitolo 3, versetti da 1 a 12

In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, 2 dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!". 3 Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

4 Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. 5 Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; 6 e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.

7 Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira imminente? 8 Fate dunque frutti degni di conversione, 9 e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.

10 Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.

11 Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.

12 Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile".

facciamo silenzio nella nostra vita
per poter ascoltare

Fare silenzio per poter ascoltare

In questa seconda domenica di Avvento la liturgia ci invita a guardare il Battista. Scrive l’evangelista: “In quei giorni comparve Giovanni Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. È una voce, che grida. Può restare una voce tra le tante; può essere facilmente allontanata; possiamo cercarne altre meno dure, più suadenti, che ci rassicurano perché non ci chiedono niente e ci danno sempre ragione.

Oggi ci vien chiesto di ascoltare Giovanni Battista: è la voce più alta dell’uomo. Esprime l’attesa che il mondo intero ha di salvezza. I farisei l’ascoltano con sufficienza. “Abbiamo Abramo per padre”, pensano tra loro. Sono tranquilli e non vogliono farsi agitare; credono di poter evitare lo sforzo del cambiamento. Forse giudicano umiliante per gente importante come loro mettersi a dare frutti, misurarsi con le difficoltà vere. Forse provano fastidio per una voce così diretta, personale, abituati come sono a fare da soli, a non sentire nessuno, ad obbedire ad una legge senza amore.

Una proposta importante per la nostra vita

Il Vangelo ci invita a prendere sul serio l’invito di Giovanni Battista. Egli non fugge il deserto per starsene nella tranquillità dell’amore per sé. Giovanni “compare” nel deserto, entra in questo luogo difficile dove non ci sono sicurezze e sono tanti i dubbi e le domande. Egli tralascia le tante cose che possono occuparci e distrarci: sta nel deserto davanti a Dio.

In queste settimane di Avvento facciamo un po’ di silenzio e, di fronte ai drammi del mondo, prendiamo in mano il Vangelo. Sentiremo anche noi Giovanni ricordarci che la scure è posta alla radice degli alberi: che non è vero cioè che c’è sempre tempo, come uno sconsiderato ottimismo vuole farci credere. Dare frutti significa non restare sterili come chi tiene tutto per sé e non regala mai niente. Tutti possiamo dare frutti di bontà, di amore, di sensibilità. Non sta a noi misurare i frutti e comunque Dio non disprezza nulla, neppure un filo d’erba. Dunque: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.

Una scelta quotidiana

Convertirsi significa ascoltare il Vangelo. Nessuno è tanto lontano, rovinato, piccolo, vecchio da non poterlo fare. Non è un imperativo astratto, lontano dalla vita. Noi cambiamo per amore, non per una legge! E non c’è nessuno che sia così buono da non doverlo fare! Cambiare è anche fatica, perché qualche volta siamo così abituati a quello che siamo da sembrarci troppo duro. Come faccio a cambiare? Sono ormai anni che agisco sempre così, mi arrabbio per niente, reagisco sempre allo stesso modo, ho poche parole di amore per gli altri, non so chiedere perdono, penso solo a stare bene, e così di seguito.

Sono a tal punto diventato regola a me stesso da non riuscire ad ascoltare davvero. A volte delusi diciamo: “Ci ho provato, ma poi mi ritrovo quello di sempre”. Convertirsi è un cammino lento. Ma guai a pensare che ognuno deve essere se stesso, fino in fondo, sempre. Resteremmo prigionieri della nostra solitudine. Ed è ovvio che non basta cambiare situazione e contesto per essere diversi. Dobbiamo metterci davanti al Signore e ascoltare la sua Parola perché giunga sino al cuore e lo trasformi.

  • Intenzioni di preghiera:

  • Ti preghiamo o Signore perché accogliendo la predicazione di Giovanni Battista, in questo tempo di Avvento, sappiamo rinnovare la nostra vita, per venire incontro a te con frutti degni di conversione.
  • Ti preghiamo o Signore per tutte le comunità perché nell’attesa che tu venga sappiano testimoniare in una vita grata e serena la tua misericordia e comunicare a tutti il Vangelo della pace.
  • O Signore noi ti preghiamo per la tua Santa Chiesa: perché possa vivere la sua missione universale di preparare la via a te che vieni. Accompagna con il tuo amore il Papa Benedetto ed il nostro vescovo Crescenzio.
  • (un bambino) Signore Gesù mentre aspettiamo la tua nascita fa che ci facciamo più vicini a quelli che sono più poveri e più deboli
  • (un adolescente) Signore Gesù ora che ti stiamo conoscendo e stiamo diventando amici aiutaci a far conoscere agli altri quello che stiamo imparando da te
  • Ti presentiamo o Signore le invocazioni che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera e ti chiediamo di proteggere tutti i bambini dalla violenza, dal dolore, dall’abbandono: perché la loro vita sia custodita, guidata ed amata.
  • Ti preghiamo o Signore per chi in questo freddo inverno vive per strada, pei i barboni, i nomadi, per chi è senza lavoro e riparo, per chi non ha più casa: perché trovi conforto, aiuto e amicizia. Perché Gesù che viene sia riparo per la loro vita.