parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 01/07/07
domenica 13ª Tempo Ordinario /C
   
Letture: 1 Re 19,16.19-21; Salmo 15; Galati 5,1.13-18; Luca 9,51-62.


Gesù si voltò e li rimproverò.

Dal Vangelo di Luca capitolo 9,versetti da 51 a 62

51Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme 52e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.

53Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.

54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Ma Gesù si voltò e li rimproverò. 56E si avviarono verso un altro villaggio.

57Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». 60Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio».

61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

CON GESÙ PERCORRIAMO LA VIA DELLA PACE

Incamminarsi nella via di Gesù

Il nostro vivere è un camminare verso … ma verso che cosa? Non sono pochi quelli che sono confusi e non hanno una direzione precisa; altri credono che non ci sia una direzione, un senso vero per la propria vita e vivono alla giornata; altri ancora sono alla ricerca di una direzione per sé e per gli altri.

La pagina del Vangelo di oggi, che conclude il capitolo 9 di Luca inizia così: “Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme” (Lc. 9,51). Gerusalemme significa “città della pace” e per questa pace Gesù dà tutto se stesso.

Ma questo percorso di pace è pieno di ostacoli. Prima ancora di vedere questi ostacoli in quelli che pensano di ottenere la pace con le armi, con la violenza, c’è l’ostacolo che si trova nel cuore delle persone, anche nel nostro cuore.

Pensieri di violenza anche nel cuore dei discepoli

Quando Gesù manda avanti dei messaggeri in un villaggio di samaritani per cercare un posto dove passare la notte, trova un rifiuto; un rifiuto non tanto verso la sua persona ma verso le persone del luogo verso cui era diretto: “essi non vollero riceverlo perché era diretto verso Gerusalemme”. E fra samaritani e gerosolimitani c’erano rancori, astio da lungo tempo, per motivi religiosi. Tante volte la religione invece di unire, divide. Anche oggi.

Ma quello che colpisce riflettendo su questa pagina è vedere che anche nel cuore di coloro che seguono Gesù ci sono pensieri e sentimenti di violenza: “quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”.

Gesù orienta i nostri passi in una via di pace

Tutta l’azione di Gesù, la sua predicazione, i suoi gesti, i suoi incontri, sono un’opera di riconciliazione e di pace. Egli cammina per le strade, entra nelle case, parla a tutti, seguito dai suoi discepoli, per “dirigere i nostri passi in una via di pace” (Lc. 1,79).

Ma questa via di pace passa per il cuore di ciascuno, un cuore da disarmare, da purificare: dalle inimicizie, dalla discordia, dalla gelosia, dai dissensi, dalle divisioni e dalle invidie (cfr. Gal. 5,20).

Per questo c’è bisogno di porci con decisione al seguito di Gesù, far sì che ogni giorno le parole della Bibbia siano il nostro nutrimento, non vivendo di compromessi fra la via che il Signore ci apre dinanzi e la difesa delle nostre priorità.

Da Eliseo impariamo a scegliere con decisione

La pagina del primo libro dei Re ci presenta un uomo forte nel suo lavoro, Eliseo, che “arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo”. Ma la sua forza non diventa resistenza alla chiamata del Signore ricevuta per mezzo del profeta Elia; diventa invece disponibilità e modo deciso di rispondere, bruciando gli attrezzi del suo lavoro come segno di rottura con la vita di prima: “con gli attrezzi per arare fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio” (v.21).

Dinanzi alle divisioni nella nostra città, alle violenze, ma anche al desiderio di tanti di vedere cambiare la propria città, l’invito del Signore è per ciascuno di noi a seguirlo senza riserve, ma con generosità.

Una pace che viene dallo Spirito, a cui condurre tanti altri

La pace che il Signore ci dona viene dal suo Spirito di amore; una pace che non è solo assenza di guerra, di scontri: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (Gv.14,27). Gesù la dà ai suoi discepoli, dopo la sua resurrezione; una pace frutto del suo perdono gratuito dopo l’abbandono dei discepoli.

E nonostante la nostra debolezza e piccolezza, egli manda noi come messaggeri di pace, manifestando con semplicità e libertà “l’amore di Dio riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom. 5,5). Vivendo in pace gli uni con gli altri, noi aiutiamo tanti a comprendere la via della pace aperta dal Signore e a incamminarsi in questa via.
  • Intenzioni di preghiera:
  • Ti ringraziamo o Signore perché il Vangelo che ci viene annunciato di domenica in domenica è per noi simile al mantello che Elia gettò sulle spalle di Eliseo e ci permette di correre dietro a Te con decisione, liberi per servirti.
  • O Signore che ci chiami a seguirti nella tua missione nel mondo donaci la forza della tua grazia che ci sostenga nei momenti più difficili e ci renda capaci di amarti nei nostri fratelli.
  • Ti preghiamo o Signore per il papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio: sostienili con i doni del tuo Spirito perché guidino il tuo popolo nell’unità e nella pace, e per tutta la Santa Chiesa perché sia sempre illuminata dalla grazia dello Spirito.
  • Accogli o Signore le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate lungo questa settimana alla nostra preghiera: consola chi soffre, proteggi chi è in pericolo, guarisci chi è malato, dona a tutti la pace del cuore.
  • Ti chiediamo Signore Pace per quei popoli che soffrono, per quelli che sono sprofondati in un mondo senz’amore, nella cultura della violenza enell’inimicizia.