parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 06/01/07
Epifania del Signore
   
Letture: Isaia 60,1-6; Salmo 71; Efesini 3,2-3a.5-6; Matteo 2,1-12.

.


"Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra "

Dal Vangelo di Matteo capitolo 2 versetti da 1 a 12

1Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2«Dov`è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».

3All`udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s`informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.

5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6 E tu, Betlemme, terra di Giuda,non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l`avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch`io venga ad adorarlo».

9Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.

11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

12Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un`altra strada fecero ritorno al loro paese.

TRovare il Signore guidati dalla stella

In ogni tempo Dio si manifesta agli uomini

Celebriamo oggi la festa dell’epifania del Signore, della sua manifestazione agli uomini. Sin dagli inizi della storia umana, il Signore non ha smesso di cercare gli uomini perché potessero vivere in armonia e in pace. La pagina del Vangelo di Matteo ci fa incontrare con uomini che cercano il Signore e con uomini che lo respingono, lo rifiutano. Per invidia, per torpore, per pigrizia.

Nel suo amore per gli uomini Dio trova ogni volta i modi più adatti per attirarli a sé, tirarli fuori dal buio in cui tanti trascorrono la propria vita. Nel Vangelo del Natale troviamo che egli si manifesta a dei poveri pastori che fanno la guardia al loro gregge di notte. Una luce nel buio e le parole di un angelo che comunica la buona notizia. E si manifesta anche a degli uomini sapienti, i magi, che scrutano il cielo alla ricerca di segni, di indicazioni. E vedono la sua stella. E si mettono in cammino.

La Chiesa, stella che guida all’incontro con Dio

In tanti modi il Signore continua a manifestarsi anche nel nostro tempo. Egli sa raggiungere le persone alle varie età, alle varie latitudini, nelle diverse situazioni di vita. “Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo” – dicono i magi, secondo il racconto di Matteo. Anche nei luoghi più bui ci sono uomini e donne, bambini che guardano verso il cielo cercando una stella da seguire.

La Chiesa è un dono per questo mondo. È una famiglia che si apre a tutti, perché ci ritroviamo assieme come figli dello stesso Dio e quindi fratelli gli uni accanto agli altri, in un mistero di amore che ci unisce. Le parole del profeta ci chiamano a vedere con gli occhi della fede la realtà nuova che nasce da Dio: “Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio”. Non possiamo non stupirci di fronte a quanto il Signore ha operato e opera in mezzo a noi e per noi. Non possiamo vivere in maniera distratta la ricchezza della vita che ci è donata.

Anche oggi ci sono nel nostro mondo persone che come i magi si mettono in cammino alla ricerca del Signore. Hanno visto un segno, una luce, una stella. La domanda che essi pongono ai credenti, ci può trovare come gli abitanti di Gerusalemme: indifferenti come i suoi religiosi, come i ricchi di quella città. Ci sono anche gli ostili, come gli uomini del potere, come Erode.

Saper rispondere con la vita a chi ci chiede: dov’è il Signore?

Quegli uomini chiedono: “Dov’è il re dei Giudei che è nato?”. Anche noi possiamo vivere la tentazione di dare delle risposte esatte, ma in maniera distaccata, senza coinvolgerci, senza partecipazione diretta. I sommi sacerdoti e gli scribi sanno rispondere con le parole della Scrittura. Ma sono parole che essi sanno solo ripetere, è una conoscenza che non diventa vita. “È venuto ad abitare in mezzo a noi” - proclama l’evangelista Giovanni – “e a quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”.

Lasciamoci interrogare e coinvolgere dalla domanda di chi cerca un salvatore, una guida per la propria vita. Anche nella nostra città ci sono uomini e donne che hanno “visto la sua stella” e chiedono. Chiedono di essere accompagnati, condotti all’incontro con un Signore che si è fatto piccolo, creando attorno a lui una piccola famiglia che poco a poco crescerà.

La furbizia e l’inganno di Erode non portano a nessun incontro. Contengono piuttosto pensieri di difesa del proprio piccolo potere. E a volte giungono sino a pensieri omicidi; togliere vita a piccole vite credendo così di difendere la propria. Noi vogliamo accompagnare con affetto e con gioia i cercatori di Dio che ci sono anche oggi, nella nostra città, nelle diverse città degli uomini.

Presentiamoci al Signore con i nostri doni

E vivere la gioia di essere parte della famiglia che nasce e vive attorno a quel bambino, che è la sorgente di ogni vita, il difensore della vita dei più deboli. Al Signore, accompagnando quelli che hanno intrapreso un viaggio, non ci presentiamo a mani vuote. Anche noi abbiamo dei doni che gli presentiamo. La fraternità, l’amicizia larga che il Signore ci fa vivere, è un bene prezioso come l’oro. Noi glielo offriamo sapendo che è Lui, il Signore, all’origine della ricchezza di vita che abbiamo. E nel presentargliela gli diciamo che vogliamo diventare sempre più ricchi di questa amicizia nella generosità della vita di ogni giorno.

La preghiera che abbiamo imparato ad amare, quella che ci vede riuniti lungo la settimana, è il nostro incenso. Sentiamo di chiedergli perdono se ci troviamo con poco incenso fra le mani. Perché tante volte siamo stati pigri nel venire a preghiera, siamo stati dissipati e distratti mentre egli parlava al nostro cuore, siamo stati avari di tempo quando abbiamo preso fra le mani il libro della Scrittura. La nostra preghiera sia come incenso che sale al Signore proclamando la sua lode e invocando pace e solidarietà per questo mondo. C’è bisogno di pregare senza stancarsi, come faceva la vedova del Vangelo.

E poi presentiamo al Signore il profumo del sollievo, della compagnia, della vicinanza silenziosa, dell’accompagnamento ai tanti che lui stesso ci ha fatto incontrare nella malattia, nel bisogno di aiuto, nella solitudine dell’abbattimento e del dolore. Proprio come l’olio profumato col quale Maria cosparse i piedi di Gesù, poco prima della sua passione..

Essere anche noi una luce per quelli che cercano il Signore

Il Signore non smette di cercare uomini e donne in ogni tempo e in ogni luogo, non cessa di far sorgere la sua stella che conduce all’incontro col Signore. La Chiesa che vive il Vangelo è una stella che guida tanti all’incontro con Dio. C’è bisogno che questa stella sia luminosa, perché possa far luce, indicare il cammino per giungere al Signore. Non offuschiamo la luce di questa stella, con le nuvole dei nostri umori, dei risentimenti, con la difesa delle nostre piccole ragioni. Operiamo con umiltà, con fedeltà, con generosità, perché la Chiesa diventi sempre più la luce che guida il cammino dei popoli. Perché le tenebre che ricoprono tanti luoghi, la nebbia fitta che avvolge interi popoli, si diradi, e la luce dell’amore che viene da Dio possa penetrare e riscaldare quelli che sono al freddo.

Questo è il sogno del Signore per gli uomini. E questo è il sogno di ogni discepolo del Signore: “a quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore. In quei giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace”. Questo sogniamo, questo crediamo, per questo vogliamo vivere tutti i giorni della nostra vita.

  • Intenzioni di preghiera:

  • O Signore, mentre facciamo memoria della tua manifestazione davanti al mondo, ti chiediamo la grazia di prendere parte alla tua missione, per vivere, servendo il vangelo, la responsabilità di rendere il mondo più vicino a te.
  • Ti ringraziamo o Padre per il dono della tua Parola, che è luce per il nostro cammino. Donaci di essere fedeli e assidui nell’ascolto, per non perdere mai l’orientamento verso di te nella nostra vita.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio; sostienili con la forza del tuo Spirito e guida la santa Chiesa sulle strade del mondo, perché annunci ovunque il Vangelo e guidi tutti i popoli verso di te.
  • Ti preghiamo, Signore, per tutti i poveri, per i soli, per i malati, per quelli la cui vita è considerata niente, per i prigionieri e i condannati a morte perché siano consolati e possano vedere la luce di giorni nuovi nella loro vita.
  • Ti preghiamo o Signore per tutti i cristiani perché cresca il desiderio di unità e nell’amore reciproco si possa rendere una testimonianza piena nel tuo nome.