parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 31/12/06
Festa della santa Famiglia/C
   
Letture: 1 Samuele 1,20-22.24-28; Salmo 83; 1 Gv. 3,1-2.21-24; Luca 2, 41-52.

Ringraziamento al Signore per l'anno trascorso.
Per i musulmani è la festa del pellegrinaggio alla Mecca (Aid-l Kabir )


"Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini "

Dal Vangelo di Luca capitolo 2 versetti da 41 a 52

41I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l0usanza; 43ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.

44Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.

47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero le sue parole.

51Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

il "tesoro" della famiglia di nazareth

Abbiamo appena celebrato il Natale di Gesù e oggi la Chiesa ci mette innanzi la santa famiglia nella quale egli è vissuto e cresciuto sino all’età di trenta anni. Nazareth ha custodito la vita di Gesù, accompagnato da Maria e Giuseppe.

Nazareth rappresenta per noi il luogo della nostra vita ordinaria, dove poter crescere ogni giorno avendo con noi il Signore Gesù, custodendo la sua presenza e meditando le sue parole come fa Maria sua madre.

Sappiamo quante difficoltà devono affrontare le famiglie di oggi, sia nel rapporto tra i coniugi che nella crescita dei figli. Tante volte c’è una specie di smarrimento, di non sapere in quale direzione andare, come vivere una comunione bella fra marito e moglie e in che direzione orientare l’educazione dei figli.

Il mondo consumistico che ci circonda ci spinge a lavorare di più con l’idea che avendo più soldi possiamo meglio curare la crescita dei figli: dando loro più comodità, più svaghi, più attenzione al loro sviluppo fisico. Ma vediamo diminuire il tempo da trascorrere insieme, di parlare in famiglia, di affrontare insieme i problemi che si presentano. E capita anche che anche quando si sta insieme si sa poco comunicare. La presenza della televisione, del computer, di internet possono finire con l’isolarci ciascuno nel piccolo mondo dei propri pensieri.

E poi c’è da ricomprendere quello che conta per sé e per gli altri, gli elementi fondanti di una vera vita in cui le nostre umanità si sviluppano nella via del bene. Maria e Giuseppe che vanno con Gesù al tempio di Gerusalemme perché osservavano le tradizioni religiose d’Israele e sentivano l’obbligo dell’educazione di Gesù. Essi dicevano insieme le preghiere del mattino e della sera.

Quale spazio ha nelle nostre famiglie la preghiera? C’è un momento di preghiera comune, anche se breve e semplice? E si insegna ai propri figli a pregare come in passato hanno fatto coloro che ci hanno preceduto, nei confronti dei loro figli?

Dalla famiglia di Nazareth noi apprendiamo non solo la preoccupazione di sostenere la propria famiglia, di essere premurosi per i figli, ma anche quella di leggere insieme e ascoltare le Scritture Sante, le preghiere dei salmi e tante altre consuetudini religiose.

In questo contesto si colloca il primo viaggio di Gesù a Gerusalemme all’età di dodici anni. È una occasione in cui la stessa Maria e Giuseppe scoprono una profondità che fino a quel momento non avevano ben compresa. Il centro di quel nucleo familiare è Gesù, il tesoro nella vita della loro famiglia. Attorno a lui è maturata una vita fatta di affetto, comprensione, amore vicendevole.

L’angoscia che essi provano quando non riescono più a trovare Gesù è perché la loro vita è centrata su Gesù. Quanto facilmente noi siamo capaci di restare giorni e settimane lontani da Gesù, dalla sua Parola, dal suo Vangelo. È lui la fonte dell’amore, della comunione, dello sviluppo della nostra umanità e di quella dei nostri figli.

Maria e Giuseppe si muovono, si mettono in cerca di Gesù. E lo trovano non tra i parenti o conoscenti – è difficile trovarlo lì – ma nel tempio, tra i dottori. Anche noi troviamo Gesù quando veniamo nel tempio, che è la sua casa. Da lui apprendiamo che quello che ci lega profondamente è l’essere tutti figli di Dio. E da questa figliolanza discende il nostro essere fratelli e sorelle e il sentirci chiamati a vivere la fraternità fra di noi e sentire nostri fratelli quelli che normalmente sono detti “estranei”. È la familiarità che in tanti abbiamo respirato e sperimentato nella casa di Dio, ritrovandoci assieme nel pranzo di Natale con i poveri.

Si parla oggi spesso di crisi della famiglia, di unioni di fatto, di convivenze, di incomprensioni tra coniugi che tante volte portano alla separazione e al divorzio. Da Nazareth, da Maria e Giuseppe noi apprendiamo cose buone e belle per crescere con Gesù “in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”.

  • Intenzioni di preghiera:

  • O Signore noi ti preghiamo per la nostra Comunità. Guarda a questa grande famiglia che hai radunato in ogni parte del mondo: fa’ che sia sempre unita nella comunione e rafforza in essa i vincoli di misericordia, bontà, umiltà, pazienza e perdono.
  • O Signore di fronte al male che continua ad operare nel mondo e a minacciare la vita dei popoli noi ti preghiamo perché la pace torni ad abitare tra gli uomini; perché tutte le nazioni ritrovino la concordia e ovunque al fragore delle armi succedano canti di pace. In particolare ti preghiamo per l’Africa, per il Medio Oriente, e per ogni terra segnata dalla guerra.
  • Ti preghiamo o Signore per la Chiesa, famiglia di Dio, chiamata ad accogliere tutti gli uomini: perché ad essa corrano numerosi i popoli da ogni angolo della terra e ti chiediamo di accompagnare con il tuo Spirito il nostro vescovo il papa Benedetto.
  • O Signore, proteggi e benedici ogni famiglia umana e fa che sull’esempio della famiglia di Nazareth, tutte possano crescere nell’amore e saper accogliere e difendere la vita con responsabilità e premura.
  • Ti preghiamo o Signore per chi cerca parole di salvezza e di consolazione per la propria sofferenza e per tutti i malati.Tu che sei la salute delle anime nostre salva le nostre fragili membra da ogni male.