parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 1°/06/03
Ascensione del Signore - anno B
 

Letture: Atti 1, 1-11; Salmo 46; Efesini 4, 1-13; Marco 16, 15-20.

Ascensione del Signore

dal Vangelo di Marco, capitolo 16, versetti 15-20.

15Gesù apparve agli Undici e disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.

17E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno".

19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.

20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

UNA VITA A SERVIZIO DEL VANGELO

Il lavoro dei discepoli abbraccia tutto il mondo

Dopo quaranta giorni dalla sua resurrezione Gesù sale al cielo. Varie volte si è manifestato ai suoi discepoli in questi quaranta giorni, istruendoli sul Regno di Dio e sul compito che li attendeva.

La loro vita ora sarà a servizio del Vangelo: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura". Il campo del loro lavoro abbraccia il mondo, essi sono mandati ad ogni uomo. Nessuno è escluso dalla loro preoccupazione. Un compito tanto vasto da comprendere tutti gli uomini e tanto profondo da raggiungere ogni cuore.

Paolo dimostra di aver ben compreso queste parole quando dice, scrivendo alla comunità di Roma: "Poiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti: sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma. Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco" (Romani cap. 1, 14-16).

I primi discepoli sono umili pescatori, persone di origini modeste; essi rispondono alle parole del Signore, sicuri che egli continuerà ad operare con loro con la forza dello Spirito che è stato promesso: "avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni … fino agli estremi confini della terra" (Atti 1,8).

Essere testimoni viventi del Vangelo

I discepoli non sono chiamati a fare discorsi eccelsi, a presentare grandi speculazioni intellettuali. Essi sono chiamati ad essere testimoni: hanno la responsabilità di presentare e vivere il Vangelo del Signore senza alterarlo, senza scendere a compromessi. E il Signore guida e protegge i suoi discepoli.

Terminato il vangelo di Gesù Cristo, inizia ora il vangelo della Chiesa. Da allora il Vangelo è entrato nella storia degli uomini, è passato di bocca in bocca; lo Spirito del Signore non ha smesso di agire, scrivendo ogni giorno nuove pagine di vita e di resurrezione in tanti cuori di carne.

Il compito dei discepoli è quello di predicare il Vangelo, continuare quello che Gesù stesso ha iniziato. Egli trasmette loro il potere di liberare dal male, il dono di comunicare con tutti gli uomini, di risanare le ferite e guarire i cuori malati.

Continuare la missione dei primi discepoli

Ognuno di noi che accoglie le parole del Signore può contribuire a far conoscere il suo vangelo e collaborare alla santificazione degli uomini. Beati quelli che si lasciano coinvolgere da queste parole e mettono la propria vita a servizio del Vangelo.

I primi discepoli partiti per le vie consolari aperte dall'impero romano, non si sono fermati più, sono andati oltre con la forza dello Spirito che il Signore comunicava loro. Oggi il Signore continua ad agire per mezzo nostro, per mezzo di tutti quelli che si lasciano da lui istruire e si muovono con la forza dello Spirito che rende capaci di compiere miracoli.

Ringraziamo il Signore con le parole dell'apostolo Paolo, per quanto ci dona di vivere come testimoni e annunciatori del Vangelo: "A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen" (Efesini 3, 20-21).