parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 06/01/03
Epifania del Signore Gesù
 

Letture: Isaia 60,1-6; Salmo 71; Efesini 3,2-3.5-6; Matteo 2,1-12.


I magi, prostratisi, lo adorarono

dal Vangelo di Matteo, capitolo 2, versetti 1-12.

1Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2"Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". 3All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.

4Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
6 E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".

9Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

12Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

LASCIAMOCI GUIDARE DALLA STELLA, COME I MAGI

Uomini in cammino verso il Signore

A Natale ci siamo fermati davanti all'amore del Signore che manda il suo figlio perché abiti in mezzo agli uomini. Oggi, la festa dell'Epifania ci mostra il cammino degli uomini verso il Signore.

Di fronte alla dimensione delle nostre vite spesso angusta, che si svolge dentro un cerchio piccolo dei nostri affetti ed orizzonti, nella festa dell'Epifania sentiamo un respiro di apertura agli altri, una urgenza davanti all'attesa di tanti.

Anche oggi ci sono persone come Erode e quelli di Gerusalemme, che non vogliono essere disturbati nelle loro cose, non vogliono ascoltare la parola delle Sacre Scritture e non fanno posto al Signore nel loro cuore.

Tanti cercano Dio

Ma sono tanti, molto più di quanto noi possiamo credere, quelli che sono in ansia, attendono una visita, un invito, una buona notizia, desiderano incontrare il Signore.
La risposta alla marcia della pace del 1° gennaio, a cui tanti di noi hanno partecipato - eravamo più di mille - è la manifestazione che molti sono quelli che aspettano un segno, un invito, che aspettano un mondo più giusto, un mondo senza guerra e pieno di pace.

Bisogna alzare gli occhi da noi stessi

I magi sono personaggi singolari: di essi non ci viene detto né il numero, né la patria, né ci vengono dati i nomi. Sappiamo che non erano ebrei e non conoscevano le Scritture. Essi rappresentano tutti gli uomini che cercano Dio.
I pastori come i magi sono persone che alzano gli occhi verso il cielo. Essi ci indicano che per conoscere una buona notizia, un futuro nuovo, c'è bisogno di alzare gli occhi da noi stessi. I magi scrutavano il cielo e videro una stella e la seguirono.
Seguire la stella: è seguire qualcun altro, è avere una guida. La stella per noi è il Vangelo, la Scrittura che ci fa mettere in cammino e ci fa incontrare il Signore. I magi al vedere la stella provarono una grandissima gioia. È la gioia e il sollievo nel sentirsi guidati e non abbandonati a se stessi e al proprio destino.

Avere una stella che ci guida

Oggi sembra dominare un forte individualismo che spinge a vivere ciascuno solo per se stessi, staccandosi dagli altri, puntando alla autosufficienza. Nel tempo, soprattutto nei momenti più difficili, si scopre quanto è triste essere da soli, trovarsi abbandonati a se stessi frutto di scelte nei vari momenti della vita.

È bello scoprire la gioia di dipendere dalla stella, che per noi è soprattutto il vangelo.

Tanti di noi si sono messi in cammino guidati dalla parola del Signore e oggi ci ritroviamo davanti a lui con i doni che vogliamo offrirgli come hanno fatto i magi del Vangelo.

I nostri doni da portare al Signore

L'oro indica la preziosità delle tante amicizie che il Signore ci ha regalato nel corso degli anni. Tante amicizie nate - possiamo dirlo - all'ombra del Vangelo. Il Vangelo fonte di amicizie nuove e belle: l'amicizia tra anziani e con gli anziani, l'amicizia con i tanti poveri, gli amici del Dormitorio Pubblico, gli anziani degli istituti nella nostra città, le tante persone che vivono da sole e sono in difficoltà. Penso all'amicizia fra tanti di noi, anch'essa nata dall'incontro col Vangelo, penso ai giovani che desiderano amicizia ma non conoscono la strada per avere amicizie vere e durature.

L'incenso col fumo che sale al cielo indica la nostra preghiera che sale al Signore: quando ci ritroviamo insieme durante la settimana, quando preghiamo nelle case, quando personalmente ci rivolgiamo al Signore ogni giorno prendendo fra le mani le preghiere dei salmi che ci insegnano a pregare e meditando la Scrittura.

E infine la mirra, profumo che usavano i ricchi, indica il profumo dell'amore del Signore che rende la nostra vita più bella, più gioiosa e diffonde intorno a noi l'amore e la pace del Signore.

"I magi per un'altra strada fecero ritorno al loro paese": riprendiamo il cammino nelle nostre giornate, ma non ripercorriamo gli stessi sentieri delle nostre abitudini individuali. La stella del Vangelo ci ha aiutato a trovare il Signore.

Sono tanti quelli che aspettano un segno

Tanti altri aspettano che qualcuno indichi loro la stella perché anch'essi possano mettersi in cammino e incontrare il Signore. E allora vedremo crescere questa famiglia del Signore, vedremo altri venire davanti al Signore, scoprire la gioia di lasciarsi guidare dal Vangelo.

E noi tutti vedremo crescere la gioia perché la luce del Signore non solo si è riversata su di noi, ma perché questa luce si diffonde e richiama tanti altri.

"Alzati, rivestiti di luce, la gloria del Signore brilla sopra di te … Alza gli occhi intorno e guarda … i tuoi figli vengono da lontano … A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore".

Che sia questa l'esperienza che si possa vivere insieme, in tanti, in modo sempre più profondo nel tempo che abbiamo davanti, incamminandoci lungo il cammino di questo nuovo anno.