parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 01/09/02
Domenica 22ª del tempo Ordinario - anno A
 

Letture: Geremia 20, 7-9; Salmo 62; Romani 12, 1-2; Matteo 16, 21-27


Se qualcuno vuol venire dietro a me
rinneghi se stesso

dal Vangelo di Matteo, capitolo 16 versetti 21-27.

21Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.

22Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". 23Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!".
24Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
25Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26Qual vantaggio infatti avrà l`uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l`uomo potrà dare in cambio della propria anima? 27Poiché il Figlio dell`uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.

28In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell`uomo venire nel suo regno".

LA PAROLA DEL SIGNORE CI LIBERA DAL CONFORMISMO E DALLA MENTALITA' DI QUESTO MONDO

Gesù torna a stare con noi per parlarci apertamente


Ancora una volta - leggendo la pagina odierna del Vangelo - troviamo Gesù riunito con i suoi discepoli, che parla con loro. È passato un po' di tempo da quando avevano ricevuto il primo invito da Gesù. Con lui hanno più volte attraversato tante strade della Palestina, imparando da Gesù a fermarsi davanti agli altri, a chinarsi su tanti uomini e donne sofferenti.

Hanno sentito tante volte Gesù parlare alla gente, con parole semplici, con esempi presi dalla vita quotidiana; altre volte Gesù si è ritirato in disparte solo con loro, facendosi conoscere in maniera più chiara e profonda.

Questa volta - dice il Vangelo - "Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto … e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno".

Ascoltare il Signore anche quando quello che ci dice non ci piace


Ai discepoli non piacciono queste parole di Gesù e Pietro si incarica, a nome anche degli altri, di rimproverarlo per queste parole.

Pietro non capisce, non si rende conto che questo voleva dire che - per Gesù - smettere di ascoltare il Padre, agire di testa sua e cercare il compromesso con quello che dicono le voci dei capi di questo mondo.
Questo significava rinnegare il Padre, cedere alla tentazione di pensare a salvare la propria vita e cercare solo i propri interessi.

Per questo Gesù rimprovera aspramente Pietro.


L'ascolto assiduo delle parole del Signore ci libera dal conformismo alla mentalità di questo mondo.

Questo ci fa comprendere ancora una volta che solo ascoltando con assiduità e seguendo la Parola del Signore, noi potremo essere discepoli del Signore, prendere parte alle vicende degli uomini, portando loro l'affetto e la misericordia del Signore.

Non stanchiamoci mai di meditare le parole del Vangelo, di cercare nella santa liturgia, - l'assemblea nella quale il Signore ci parla mentre stiamo insieme - come dice il salmo: "nel santuario ti ho cercato".

Solo così non ci conformeremo alla mentalità di questo mondo, ma potremo vedere i pensieri della nostra mente trasformati dal Signore (vedi Romani 12,2). E non resteremo in silenzio davanti ai deboli oppressi, agli stranieri usati come braccia da lavoro finché ci servono e non accolti come persone che si possano integrare nel nostro paese. Non resteremo indifferenti davanti alle voci di guerra, non ci stancheremo di innalzare la nostra preghiera insistente perché venga la pace dove oggi si combatte, come in Terra Santa.

Anniversario dell'inizio della IIª guerra mondiale


Proprio oggi, 1° settembre, ricorre l'anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale (1° settembre 1939) che provocò milioni di morti in tante parti del mondo e distruzioni gravissime. La Parola di Dio ci trasforma in donne e uomini di pace, che imparano a stare insieme, ad accogliere i diversi; e ci fa diventare operatori di pace.

Lasciamoci attrarre dal Signore, seguiamolo attraverso le parole che egli ci rivolge, lasciamo che sia lui, i suoi pensieri, i suoi insegnamenti, a prevalere su di noi e sui nostri pensieri, proprio come dice il profeta: "mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso".