parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 4/08/02
Domenica 18ª del tempo Ordinario - anno A
 
Letture: Isaia 55, 1-3; Salmo 144; Romani 8,35.37-39; Matteo 14, 13-21.

Tutti mangiarono e furono saziati

dal Vangelo di Matteo, capitolo 14 versetti 13-21.

13Quando udì della morte di Giovanni Battista, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città. 14Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

15Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". 16Ma Gesù rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare". 17Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!". 18Ed egli disse: "Portatemeli qua".

19E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. 20Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.

21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

LA COMPASSIONE E LA PREGHIERA RENDONO POSSIBILI I MIRACOLI

La preghiera e la nostra relazione con Dio

Gesù ha appena saputo che Giovanni Battista è stato ucciso crudelmente da Erode con la decapitazione. E sceglie di ritirarsi con la barca in un luogo deserto, appartato, dall'altra parte del lago di Galilea, per pregare.

Nei Vangeli molto spesso troviamo Gesù che per pregare si ritira in luoghi solitari, a volte di notte. La preghiera di Gesù manifesta il rapporto continuo che egli ha col Padre che non lo lascia mai solo.

Ma c'è una folla che lo cerca, che riconosce in lui una attenzione e un amore che non trova negli altri. Infatti, nello scendere dalla barca Gesù vede questa folla che lo ha seguito a piedi, camminando lungo la riva del lago; sente compassione per loro e guarisce i malati che essi si portavano dietro.

Una folla che invoca e cerca

Non leggiamo questa pagina pensando solo al passato. Anche oggi c'è una grande folla che cerca qualcuno che si fermi accanto, la ascolti e la aiuti. Sono anche nelle nostre città, mezze vuote per le ferie estive: stanno nelle case dove nessuno si reca, alcuni fanno fatica a camminare per procurarsi il necessario da mangiare.

Ma è una folla che si trova anche fuori dalle nostre città, in tanti continenti del nostro mondo dove non si va in vacanza, dove si vive momento per momento senza sapere quello che avverrà il giorno dopo. È la condizione di tanti popoli dimenticati, specialmente in Africa. Ma sono folle che solo cuori aperti riescono a vedere e a sentirne le invocazioni.

I discepoli sono chiamati a non accontentarsi, ad andare oltre

I discepoli di Gesù stanno con lui, vedono quello che egli fa, sono Contenti, ma si preoccupano anche di creare uno spazio protettivo attorno al loro maestro. Quando si fa sera, vedendo che sono lontani dai luoghi abitati, consigliano Gesù di congedare la folla, perché ritorni nei villaggi e si procuri da mangiare.

Essi non pensano che si possa fare altro. Hanno qualcosa che si sono portati dietro, cinque pani e due pesci, appena sufficienti per poter mangiare loro dodici assieme a Gesù, alla fine di una giornata. Non sanno che quel poco che abbiamo, messo nelle mani di Gesù, può aiutare tanti, tantissima gente.

Essi non hanno ancora compreso appieno la parabola del granellino di senapa, della piccola quantità di lievito capace di fermentare tutta la massa di farina. I discepoli del Signore sono persone comuni, senza grandi mezzi; ma uniti al loro Signore possono comunicare una grande energia, possono vedere moltiplicarsi quello che hanno e raggiungere tanti.

Ascoltare quanto ci dice il Signore

Gesù all'invito dei discepoli di congedare la folla, risponde in maniera diretta: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare" (v.17). E mentre la folla si dispone sul prato a gruppi, Gesù prende i pani, alza gli occhi al cielo, li benedice e poi li dà ai discepoli perché siano essi a distribuirli alla folla.

"E tutti mangiarono e furono saziati" dice il Vangelo.

Più volte, nelle Scritture, troviamo episodi dove la forza di Dio che raggiunge gli uomini, li rende capaci, con piccole cose, di fare opere grandi. È l'esperienza di Davide (2Sam 6,19), del profeta Elia (1Re 17,14) ed Eliseo (2Re 4,42-44). È l'esperienza dei discepoli fedeli del Signore, in ogni tempo.

Dalla compassione e dalla preghiera nascono miracoli

Tutto nasce da quella compassione, tenerezza di cuore che il Signore dona a quelli che camminano con lui; tutto è possibile in quel rapporto costante col Signore nella preghiera, che vediamo in Gesù e che possiamo vivere anche noi ogni giorno.

Gesù che alza gli occhi al cielo e poi benedice i pani ci aiuta a comprendere che la sua forza viene dal Padre e al Padre anche noi dobbiamo sempre rivolgerci.

Gesù che restituisce i pani ai discepoli perché essi stessi li distribuiscano alla folla ci aiuta a crescere nella fede, nella fiducia in Lui, nella disponibilità ad essere discepoli umili e docili.

Non ci affanniamo dietro tante cose che non nutrono veramente, ascoltiamo quanto il Signore ci dice, operiamo con lui e vivremo una vita piena anche se non abbiamo molto danaro o molte energie o molti mezzi: "o voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente … ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti … ascoltate e voi vivrete" (Isaia 55, 1-3).