parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 28/07/02
Domenica 17ª del tempo Ordinario - anno A
 
Letture: 1° Re 3,5.7-12; Salmo 118; Romani 8, 28-30; Matteo 13, 44-52.

Egli parlò loro di molte cose in parabole

dal Vangelo di Matteo, capitolo 13 versetti 44-52.

Gesù disse alla folla: Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.


45Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

SCEGLIERE CON GIOIA PER QUELLO CHE VERAMENTE VALE

Il regno di Dio è come un grande tesoro o una perla molto preziosa


Le tre parabole del Vangelo di oggi chiudono il capitolo 13 di Matteo, dedicato tutto alle parabole. In esse vi possiamo cogliere un invito pressante a scegliere di aderire al regno dei cieli, realtà molto preziosa per noi. Gesù paragona il suo regno ad un vero e proprio tesoro, a una perla rarissima che vale molto.


Le prime due parabole sottolineano non tanto la scoperta del tesoro e la ricerca della perla preziosa, quanto la decisione del contadino e del mercante di vendere ogni cosa per puntare tutto su quello che hanno scoperto.


Nel primo caso si parla di un contadino che si imbatte in un tesoro casualmente, mentre sta lavorando in un campo non di sua proprietà. Per questo, se vuole entrare in possesso del campo, deve acquistarlo. Di qui la decisione di rischiare tutti i suoi averi per non perdere quella occasione veramente eccezionale.


Nella seconda parabola troviamo un ricco trafficante di preziosi che ha esperto conoscitore ha individuato una perla di raro valore. Anche lui decide di puntare tutto sulla perla, al punto di vendere tutte le altre.


Si tratta, in ambedue i casi, di sacrificare tutto quello che si ha, ma per acquistare qualcosa che è veramente di grandissimo valore.


Il tesoro dell'amicizia col Signore


Il tesoro e la perla sono due immagini di cui si serve Gesù per parlarci della sua amicizia, della vita nella sua casa, del regno di Dio in questo mondo. Se riusciamo a comprendere la pienezza di questa vita con lui, che ci viene inaspettatamente presentata, noi saremo disposti a sacrificare tutto il resto, come fanno il contadino per il tesoro e il mercante per la perla.


Giovanni Crisostomo, commentando questa pagina del Vangelo, scrive:


"Con queste due ultime parabole noi apprendiamo non solo che è necessario spogliarci di tutti gli altri beni per abbracciare il Vangelo, ma che dobbiamo fare questo atto con gioia. Chi rinunzia a quanto possiede, deve essere persuaso che questo è un affare, non una perdita. Vedi come il Vangelo è nascosto nel mondo, al pari di un tesoro, e come esso racchiude in sé tutti i beni? Se non vendi tutto, non puoi acquistarlo e, se non hai un'anima che lo cerca con la stessa sollecitudine e con lo stesso ardore con cui si cerca un tesoro, non puoi trovarlo. … E come chi possiede la perla sa di essere ricco, ma spesso la sua ricchezza sfugge agli occhi degli altri, perché egli la tiene nella mano, … la stessa cosa accade del Vangelo: coloro che lo posseggono sanno di essere ricchi, mentre chi non crede, non conoscendo questo tesoro, ignora anche la nostra ricchezza" (Commento a Matteo 46,2).


L'ultima parabola ci fa ripensare a quella della zizzania: il bene e il male sono mescolati durante la storia di questo mondo; solo alla fine Dio separerà il male dal bene. Noi sappiamo di essere tutti peccatori, nessuno si può dire giusto. Ma sappiamo anche che quello che conta agli occhi di Dio è l'amicizia con lui.


Far crescere l'amicizia di Dio in questo mondo


Scegliere per questa amicizia è scegliere per il tesoro e la perla di cui ci parlano le parabole: il tesoro dell'amicizia di Dio che vuole crescere dentro ciascuno e attorno a noi. Non basta aver trovato questo tesoro, aver capito che è una cosa bella e importante.


Conta scegliere di vivere pienamente per questa vita col Signore che ci è dato di vivere insieme. Tutto questo non è un sacrificio, una rinuncia triste, ma aver compreso quello che vale veramente per la nostra vita e scegliere di viverlo pienamente e con gioia.


Nella pagina del 1° libro dei Re proclamata oggi si parla di Salomone, figlio di Davide. Egli poteva scegliere tante cose: una vita lunga, la ricchezza, la vittoria sui nemici. Sceglie di avere un cuore docile all'insegnamento del Signore per poter "rendere giustizia al popolo e saper distinguere il bene dal male". Egli chiede di poter vivere sempre nell'amicizia del Signore. Ha scelto per la vera ricchezza.


Possa essere questa la scelta di quelli che hanno trovato il tesoro nel campo, la perla preziosa che vale più di tutte le altre.