parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 27/01/02
3ª domenica Tempo Ordinario - anno A
 
Letture: Isaia 8,23 - 9,3; salmo 26; 1 Corinzi 1,10-13.17; Matteo 4,12-23.

"Seguitemi,
vi farò pescatori di uomini"

dal Vangelo di Matteo, capitolo 4 versetti 12-23

12Gesù, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea 13e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
15"Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; 16 il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata".

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".18Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.

19E disse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". 20Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. 22Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

23Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

LO STUPORE NEL VEDERSI, POCO A POCO, TRASFORMATI DAL SIGNORE

Chiamati ad essere uniti

Una esortazione accorata ci è rivolta oggi per mezzo dell'apostolo Paolo: "Fratelli, vi esorto nel nome del Signore Gesù ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti" (1 Corinzi 1,10).

Tanti uomini di religioni diverse ad Assisi, tutti uniti nel parlare in favore della pace, e unanimi nel rivolgere - ciascuno secondo la propria fede - la preghiera insistente al Signore Dio perché scendesse nei cuori degli uomini la pace che viene dall'alto: non è stata solo una bella immagine, ma una vicinanza reale di persone e di cuori, un avvicinamento vicendevole per unire le forze della preghiera a Dio in favore di questo mondo troppo diviso.

Noi ci sentiamo interpellati da questo incontro di preghiera, ci interroghiamo se fra di noi ci sono divisioni, se nel nostro cuore vivono sentimenti malevoli verso gli altri e verso il mondo che ci circonda.

Gesù si avvicina e dice: "Cambiate modo di pensare"

La prima parola che Gesù rivolge quando si avvicina agli uomini è: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino". Il regno di Dio si manifesta proprio con Gesù che si accosta a noi, ci parla.

"Convertitevi" significa "cambiate modo di pensare". Seguendo Gesù, cominciando a camminare dietro di lui, Simone e Andrea e poi Giacomo e Giovanni, avrebbero scoperto lentamente che con quel maestro era iniziata per loro una rivoluzione interiore che passava per la propria mente e il proprio cuore.

Sono cambiamenti graduali, in un processo di trasformazione complessa, che ogni discepolo camminando dietro al Signore, va scoprendo con stupore e con gioia.

Gesù dice a quei primi discepoli e continua a ripeterlo attraverso i tempi: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". Vi farò pescatori di uomini, come lo sono io: Gesù pescatore di uomini che attrae al regno di Dio e rende capaci di fare altrettanto. Tutti noi, se ci mettiamo a camminare dietro il Signore - ascoltando, vedendo e comprendendo poco a poco - diventiamo pescatori di uomini.

Diventare capaci di attrarre al Signore

È bella questa capacità che il Signore dona di attrarre gli uomini, non verso se stessi ma verso di Lui. È una capacità che si manifesta e cresce, mano a mano che questa rivoluzione interiore, questo cambiamento di pensieri e di sentimenti, avviene in noi.

Per i primi discepoli è stato importante stare col Signore, vivere come gruppo unito a lui. Molte volte non hanno compreso certe scelte di Gesù, certi gesti verso persone emarginate o condannate. L'avrebbero capito lentamente nel tempo. Conta il mettersi a camminare dietro di Lui.

Gesù non è stato un maestro con una sede fissa dove i suoi allievi andavano ad apprendere; egli si è messo a camminare e ancora continua a camminare per le strade degli uomini, lungo le rive del mare della vita. E insegna a camminare con lui, incontrare gli uomini e attrarli al regno di Dio.

Dove? Nei luoghi abituali degli uomini, possiamo dire nei luoghi feriali e con linguaggio mutuato dall'ambiente in cui si vive: quello del lavoro, della scuola, del quartiere, della città, del palazzo in cui si abita.

Una scuola itinerante dietro Gesù

E sono ambienti misti quelli in cui viviamo, come mista era la popolazione dove Gesù ha voluto iniziare il suo ministero. La Galilea e Cafarnao - dove Gesù si stabilisce - erano luoghi di passaggio dei traffici tra Egitto e Siria, lungo la costa mediterranea, per la via detta "via del mare". Simone è un nome ebraico mentre Andrea è un nome greco: ci rivelano quel misto di cultura ebraica e greca tanto diffusa nella Palestina del I secolo, specialmente in Galilea.

Anche gli ambienti che noi frequentiamo sono misti per più versi: origini diverse, a volte razze diverse, atteggiamenti diversi verso la religione, temperamenti e comportamenti a volte aperti e simpatici, altre volte chiusi e irritanti. È qui che Gesù ci insegna a diventare "pescatori di uomini".

Mentre tanti oggi vedono l'incontro tra diverse culture ed etnie come un pericolo, una perdita di identità, noi ci fermiamo a riflettere sulla scelta di Gesù: egli inizia la sua attività proprio da un luogo di crocevia, partendo di lì per creare il nucleo di quel nuovo popolo dove ogni uomo e donna sono accolti non per la propria provenienza o storia o razza o condizione, ma perché esseri umani, figlio di Dio a pari titolo di tutti gli altri.

Lasciamo che il Vangelo ci converta ai sentimenti larghi del Signore, liberati da muri di separazione di vario genere che dividono i cuori e le menti. Lasciamoci coinvolgere da questa rivoluzione interiore che nasce col Vangelo e che spiana la via non solo alla pace dei cuori ma anche alla pace fra gli uomini.