Festa dell'Immacolata /A

8
dicembre
2001
Letture: Genesi 3, 9-15.20; salmo 97; Efesini 1, 3-6.11-12; Luca 1, 26-38.

l'annunciazione

dal Vangelo di Luca, capitolo 1, versetti 26-38

26Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". 29A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".

34Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". 35Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio ". 38Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei

 

CON MARIA INIZIA IL TEMPO
DI UNA NUOVA CREAZIONE

Con Maria inizia il tempo nuovo della salvezza

Anche se ogni giorno sentiamo tante notizie di dolore e di morte, se tante volte vediamo attorno a noi divisioni e ingiustizie, noi sentiamo che non siamo fatti per vivere in questa situazione.

La realtà della divisione e del sospetto - così ci insegna l'antico libro della Genesi - nasce dal distacco dell'uomo da Dio, dal cercare un'autonomia volendo essere ciascuno capo a se stesso.

La vita di Gesù, come ci viene presentata nei Vangeli, è lo svolgimento di quest'opera di ricucitura dei rapporti, ricreando rapporti che si sono interrotti.

Uno sconosciuto villaggio della Galilea

La pagina del Vangelo di oggi - festa dell'Immacolata - ci mette davanti a una fanciulla (probabilmente di 12/13 anni) che conosce l'intervento di Dio che irrompe nella sua vita. E da questo intervento inizia il compimento delle antiche attese dei profeti: una nuova creazione, un nuovo inizio, la venuta del regno di Dio in mezzo a noi, regno di pace, di giustizia, di amore e di misericordia.

Non siamo nel contesto del tempio di Gerusalemme, come è avvenuto per la manifestazione di Dio al sacerdote Zaccaria; Dio si manifesta a una fanciulla che vive in una insignificante borgata, Nazaret, localizzata nella semi-pagana Galilea, un villaggio che non gode buona fama ed è totalmente ignoto ai libri dell'Antico Testamento.

Con Maria che crede alle parole dell'annuncio e si apre all'azione di Dio nella sua vita, noi possiamo comprendere il progetto che Dio ha su questo mondo. Possiamo comprendere il senso della Chiesa e della sua presenza in mezzo agli uomini; e comprendere anche il servizio che il Signore chiede a quelli che credono nel suo nome proprio alla luce del servizio chiesto a Maria e della risposta libera, gioiosa e responsabile con cui lei si pone come serva del Signore. Come Abramo, Mosè, Davide, i profeti e lo stesso Servo sofferente, Gesù.

Nella risposta di Maria "Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" c'è una preghiera, un sentimento di gioia: ella desidera di cuore che si realizzi la parola dell'angelo.

Anche noi siamo chiamati a partecipare

Come non sentirci anche noi partecipi di questa nuova creazione che inizia con l'annuncio a Maria? Come non sentirci anche noi "scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità"? (Efesini 1,4).

Maria, all'annuncio inatteso dell'angelo, esce dall'anonimato, si mette in cammino, si pone attivamente a servizio della Parola ricevuta, inizia un cammino di fede. La fede di Maria certamente ha progredito secondo la legge di ogni fede: mediante l'accoglienza dell'evento e della parola, mediante la riflessione e la ricerca, mediante l'impegno di tutta la vita.

Mentre il Signore fa giungere anche a noi la sua Parola, guardiamo a Maria per aprirci anche noi al servizio che oggi il Signore chiede alla Chiesa tutta e a ciascuno di noi, ponendoci con responsabilità davanti ai nostri simili, a tutta l'umanità per manifestare la via della riconciliazione e della pace che gli uomini da soli non sanno trovare.


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