Domenica della SS.ma Trinità
10
giugno
2001
Letture bibliche: Proverbi 8, 22-31; Salmo 8; Romani 5, 1-5; Giovanni 16, 12-15.

dal Vangelo di Giovanni cap. 16, versetti 12-15

12Gesù disse ai suoi discepoli: "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
13Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
14Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà".

ENTRATE TUTTI NELLO SPAZIO DELL'AMORE DI DIO

Il cammino della Pentecoste:
da Gerusalemme al mondo intero

Con la Pentecoste inizia la storia degli atti degli Apostoli: per opera loro comincia la comunicazione del Vangelo fino a giungere ai nostri giorni.

Da un piccolo gruppo di persone che sono state a fianco del Signore, si sviluppa un movimento che passa per i cuori di tanti, ne cambia profondamente gli orientamenti e fa entrare le nostre povere vite nell'ambito della vita stessa di Dio.

Lo Spirito che scende dall'alto libera quei primi discepoli dalla paura e li porta in terre e luoghi in tutto il mondo allora conosciuto perché tanti altri potessero fare la loro stessa esperienza di vita, col Vangelo che lentamente ma profondamente, ti cambia nell'intimo.

L'esperienza
del Vangelo
non è mai conclusa

Ma noi uomini, facilmente, riduciamo alla nostra misura limitata questa esperienza che non viene dalla terra. Siamo portati ad accontentarci di quanto abbiamo conosciuto, di quanto abbiamo cominciato a vedere; questo è limitare, soffocare il respiro dello Spirito che agisce in noi.

"Molte cose ho ancora da dirvi", dice il Signore ai discepoli, e ripete oggi a noi. Molte cose abbiamo ancora da scoprire e da vivere.

La gioia dell'incontro nella festa che abbiamo celebrato ci mostra la fecondità di un cammino col Signore. Ma questo cammino è lungo una strada che porta lontano. "Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera", continua il Signore.

Lasciamo
che lo Spirito operi in noi, senza frenarlo

Bisogna pensare alla vita della comunità del Signore non secondo le nostre piccole soddisfazioni, le visioni limitate che a noi già sembrano molto larghe; bisogna entrare nella dimensione dello Spirito e diventare docili alla sua azione, perché il suo soffio conduca i passi della comunità dove egli vorrà.

I nostri dubbi, le nostre resistenze, i nostri limiti, vengono vinti dall'azione dello Spirito, che scioglie, illumina, raccoglie, rende capaci di perdonare, di andare incontro.

La nostra vita, da quando abbiamo cominciato a metterci alla Scuola del Vangelo, è entrata in un mistero grande, il mistero dell'amore di Dio.

La festa della Trinità, oggi, non è una dottrina complicata nello sforzo di capire che cosa è; è piuttosto la dimensione dell'amore di Dio che si manifesta a noi; è la vita stessa di Dio, fatta di questo legame profondo fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che è un legame di amore.

Noi siamo posti davanti a questo mistero, cioè davanti a questa realtà di amore che supera il nostro modo di intendere l'amore e siamo chiamati ad entrare in questa sfera superiore, in questo mondo di Dio che è per realizzare pienamente le nostre umanità.

La pedagogia del Signore

"Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso". L'amore paziente del Signore si manifesta in questa gradualità con cui egli ci guida all'esperienza dell'amicizia con Lui, alla comprensione dei rapporti fra noi, con i poveri, con il dolore di questo mondo. Vivere col Signore significa crescere nella comprensione di questo mondo, di noi stessi, ma crescere nell'amore che il Signore dona largamente a quelli che si aprono con fiducia a Lui.

Il Signore ci vuole bene e attende con paziente amore che noi ci radichiamo sempre di più in Lui, meditando la sua Parola. Egli desidera che noi cresciamo con la forza di questo amore, che manifestiamo in maniera più forte, più larga che tutti possono vivere in questa via di amore.

Pregare,
amare, desiderare

"Tu, dunque, quando nella tua fede t'imbatti in un più occulto mistero, osa e di', non per il desiderio di incontrare, ma di seguire: Come avvengono queste cose? Ma la tua domanda sia la tua preghiera, il tuo amore e il tuo umile desiderio. […]

Sbrigati, dunque, a farti partecipe dello Spirito Santo. È presente, quando viene invocato; se non ci fosse, non sarebbe invocato. E quando viene, viene con l'abbondanza della benedizione di Dio. È fiume impetuoso, che letifica la città di Dio.

E quando arriva, se ti trova umile, sereno e rispettoso della Parola di Dio, si poserà su di te, e ti rivelerà ciò che il Padre nasconde ai sapienti e avveduti di questo mondo; e cominceranno a brillare ai tuoi occhi quelle cose che i discepoli non riuscirono ad assorbire, finché non fosse venuto lo Spirito di verità, che avrebbe detto loro tutta la verità. Verità che non può essere rivelata da nessun uomo"

(Guglielmo di Saint-Thierry, Speculum fidei).


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